Parte 25

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STO guardando l'uomo che ci ha appena raggiunto,il padre di Ghali.

Nella mente di Ghali:

E' lui e quasi stento a crederci,mio padre ora è  qui con me.

X:"Ghali,figlio mio."dice avvicinandosi,troppo.La sua voce cosi cupa e grezza,me la ricordo ancora.Mi si forma un nodo in gola,mi sembra di soffocare e indietreggio un po.Lui mi guarda speranzoso,come in attesa di qualcosa e di qualche parole,ma non ho nulla da dirgli.Simona intanto ha ancora la sua mano nella mia e fissa la scena,in evidente stato di tensione.

X:"Ghali sei cresciuto ho bisogno di parlarti,ci sono cose che non sai."dice guardandomi negli occhi.Non  riesco a smetterlo di guardarlo,la sua barba,i suoi capelli e i suoi occhi mi fanno tornare in mente ricordi.Ma non voglio tornare indietro.

Io:"Vattene.."dico calmo,ma in realtà glielo vorrei urlare.

X:"Ghali lo so,lo so che sono imperdonabile per quello che ho fatto ma..."dice ancora immobile davanti a me.

Io:"Per quello che hai fatto?Tu non hai fatto mai nulla per noi,solo per te.Vattene,se ti serve qualcosa non voglio aiutarti."dico pensando per quale cazzo di motivo si presenta ora.

X:"No io non voglio nulla,se non un po del tuo tempo.Mi manchi,ora che sei un uomo potrai capire delle cose che non sai di me."dice convinto,afferra il mio braccio e io al suo tocco mi irrigidisco.

Ghali:"Non toccarmi."dico nervoso,lui rimette la mano apposto e mi guarda ancora.

Ghali:"Tu dicevi che il tempo non è mai abbastanza,ricordi?Il tempo è denaro i ricchi camminano e i poveri corrono,ricordi quando mi ripetevi ciò?Bene ricordatelo perchè io di tempo per te non ne ho,come tu non l'hai utilizzato per crescermi e stare affianco a mia madre.Quella donna che tu non sei neanche degno di nominare,quella che ha piu palle di te.Mi fai solo schifo.Io si a differenza tua sono un uomo,ma qualunque cosa tu mi voglia raccontare o far capire,non fa una piega.Perchè rimani quello che non ci è mai stato per me,non puoi venire ora e pretendere cio che vuoi.Dici che ti manco,allora dove sei stato finora? Che hai fatto in questi 16 fottuti anni?Sai non lo voglio neanche sapere,basta.Vattene."dico urlandogli contro,tutto quello che non ho mai avuto la possibilità di dirgli.Le mie stesse parole mi fanno male e danno al tempo stesso un senso di sollievo,ma non di calma.Lui non ribatte nulla,ma china il capo stando ancora fermo qui.Mi sembra che sul viso scorrino delle lacrime, oppure sarà la neve che scende a bagnarli la faccia e comunque non mi interessa.Quelle che ho versato io sono di più.Mi volto e mi incammino con Simona non so dove,non voltandomi indietro.Sento rabbia mista a inquietudine,perchè tutto questo?

Nella mente di Simona:

STO con Ghali al parchetto in cui va lui di solito,abbiamo raggiunto Baggio a piedi e ora ci sediamo su una panchina.Nevica,scende neve su neve e noi siamo qui.Io,lui e nessun'altro e si mette il cappuccio chinando la testa,io gli sto affianco e non parla.

Io:"Ghali..."dico richiamando la sua attenzione,lui si volta e mi guarda.

Io:"Vuoi che faccia qualcosa,dimmi."dico per non farlo chiudere in se stesso,ma che potrei fare?

Ghali:"No,non si puo nulla."dice sospirando,alzandosi e lasciando la mia mano.

Ghali:"Non hai bisogno di un paranoico come me ora,mi faccio vivo io."dice andandosene,io lo lascio andare e vado al bar.

Nella mente di Ghali:

Dopo aver lasciato Simona al parchetto,ho vagato in giro per Milano e nei miei pensieri.                     Ora sono a casa di Sami con Fawzi e Amed,sono sdraiato sul sofà mentre faccio un tiro e vegeto.    Parlo e scherzo con loro,fingendomi onesto dico tutto è perfetto e invece no.Ma i miei amici hanno altri cazzi a cui pensare,che star a sentire me che gli racconto di chi si è fatto vivo.                   Suonano alla porta e Amed porge sul tavolo le pizze appena arrivate,ci mettiamo a mangiarle e scorrono delle ore parlando di tutte le cose che dobbiamo fare.

Come andare in paradiso ma senza morire.  GHALIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora