"NON MORDO MICA SAI?"

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Tay's pov:

"Respira Tay, respira...."
Continuo a fare avanti e indietro come se non ci fosse un domani, credo di aver consumato il pavimento a forza di pesticciarlo.

Mi sono già cambiata, mettendomi una maglietta di Alex. Ho cercato invano dei pantaloni che potessero andarmi bene ma, sfortuna vuole, che non ce ne fosse nemmeno uno.

Ma io dico doveva per forza fare la lavatrice oggi? Non lava mai un calzino e all'improvviso decide di trasformare casa sua in una lavanderia...
Per fortuna la t-shirt è lunga fino alle ginocchia.

Lo so che non è la prima volta che dormiamo insieme o mi vede così, però adesso è strano, dopo stasera tutto è diventato più imbarazzante.

Sento la porta aprirsi e vedo una chioma riccioluta apparire nella stanza: È Thom "Hey allora? Avete chiarito?" Entra chiudendo la porta alle sue spalle

"Si... più o meno"

"Ah menomale ma allora perché è in bagno da un quarto d'ora? Se non si sta cagando addosso non vedo altre spiegazioni plausibili..."

Scuoto la testa ruotando gli occhi al cielo "Non lo so okay?
Aspetta perché diamine tieni il conto del tempo che Alex passa in bagno?"

Gli domando muovendo le braccia a casaccio

"Non sto prendendo il tempo, pensavo semplicemente che lo avessi fatto fuori o che lui stesso avesse deciso di farsi fuori, affogandosi nel cesso.
Secondo te perché sarei venuto qui altrimenti?"

Lo guardo malissimo inarcando un sopracciglio

"Lo vedi?"

"Cosa?"

"Il mio sguardo da adesso muori "

Thom indietreggia bruscamente sbattendo il piede sulla zampa del tavolino. Lo sento imprecare, per poi andare verso la porta e uscire spaventato , ma prima si volta a guardarmi "vedi di risolvere davvero stavolta"

Prendo un cuscino lanciandolo verso la sua faccia, lui è troppo veloce: colpisco solo la porta sfortunatamente.

Mi siedo sul letto iniziando a torturarmi le mani, ad un tratto la porta si apre mi alzo prendendo di nuovo il cuscino e lanciandolo verso la testa che vedo apparire 

"Eh no ora basta Thom!"

"Ehi! Ti sembra che porti delle stupide fasce sulla testa?"

"Ah... scusa credevo fossi..."

"Thom. No mi spiace, come vedi sono Alex"

Mi sorride leggermente entrando nella stanza, chiude la porta e lancia i vestiti sulla sedia.
Ha una t-shirt nera e dei pantaloncini larghi che arrivano al ginocchio.

Lo osservo ostinatamente e forse non è proprio il caso infatti si volta , dopo aver chiuso le tende, guardandomi con aria perplessa.
Faccio finta di niente e mi tolgo i calzini, lui si avvicina ed io senza pensarci due volte mi allontano bruscamente.

Continua ad avvicinarsi, ma solo per spegnere la luce della lampada.
Mi guarda spiazzato ma anche dispiaciuto ne sono sicura.

Non l'ho fatto apposta è stato un movimento involontario! Sono molto agitata se non si fosse notato

Gli faccio spazio sul letto, mettendomi a ridosso della parete, mentre lui si sdraia.

Sempre involontariamente tendo ad allontanarmi. A momenti finirò nella camera di Thom  se continuo di questo passo.

"Non mordo mica lo sai vero?" Ingoio il groppo in gola e prima di rispondere mi volto di lato verso Alex, anche se la luce è spenta riesco ad intravedere i suoi lineamenti: È a pancia in su mentre guarda il soffitto buio... non capirò mai perché fa sempre così prima di andare a dormire.

"Lo so Alex" avverto una leggera smorfia simile ad una risata.
Continuo ad osservarlo, per quel poco che mi è possibile, fino a quando non sento nuovamente la sua voce.

"Sai, non avrei mai pensato che stasera sarebbe stata così, così..."

"Tragica, strana, apocalittica?" Continuo la frase facendolo ridere un po'

"No. Sorprendente" respiro profondamente, in che senso? Che ansia

"Cosa intendi con sorprendente?"

"Tutto e niente a dire il vero... lascia stare fa finta che non abbia detto niente sto delirando, hai ragione tu un'apocalisse sarebbe stata meno disastrosa"

Lo sento inspirare ed espirare, ha chiuso gli occhi. Ha le braccia incrociate dietro la testa.

"Alex"

"Mmmh" mugugna tranquillamente.

"Lo sai che non sono arrabbiata con te vero? Non mi pesa assolutamente aiutarti, sei importante per me, quello che ho fatto oggi lo rifarei mille volte..."

"Lo so" Senza dire niente mi avvicino a lui abbracciandolo, per poi poggiare la testa sul suo petto. Sento il suo battito accelerare per  poi riprendere come prima.

Anche se mi ha detto che era convinto che non fossi infuriata con lui, sono sicura che in fondo un po' fosse preoccupato.

Senza pensarci mi alzo col busto, poggiando le mani sul suo petto e mi avvicino verso di lui, lasciandoli un bacio sulle labbra.

Alex non mi respinge , come temevo potesse fare, scrocia le braccia e avvicina la mano sinistra sul mio viso tirandomi più a sé, mentre  si regge con con l'aiuto del gomito.

"Che stai facendo..." mi domanda staccandosi solo per un secondo.
Continuo a dargli dei baci sfiorandogli le labbra.

"Ti dimostro quanto non mi penta di ciò che ho fatto"

Alex si alza sedendosi  sul letto con la schiena appoggiata alla testiera, le sue mani scivolano lungo il mio busto, andando verso i fianchi e lungo le cosce, che afferra, mi fa sedere sopra di lui continuando ad accarezzarmi.
Ogni suo tocco mi provoca brividi che non avevo mai provato, continuo a baciarlo stringendo i suoi capelli nelle mani.

Mi stacco dal bacio poggiando la fronte sulla sua. Non so cosa sto facendo, credo che questo modo di dimostragli il fatto che non sia arrabbiata con lui, sia pessimo, veramente pessimo.

Nessuno dice niente. Silenzio.

"Alex..."

"Non dire niente, va tutto bene" dopo questa frase mi sento molto a disagio,mi aiuta ascendere  da lui dopodiché mi sdraio di nuovo.

Mi volto verso il muro... stupida!  Che cosa imbarazzante.

Non sento più la voce di Alex, okay domani mattina scappo dalla finestra come era mia intenzione fare.
È deciso.

Friendzone: Il Mio Migliore Amico Mi AmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora