Capitolo 5

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POV DAVID

La guardo dormire con la testa appoggiata al vetro del finestrino.
Chiamo subito Dalida e risponde al secondo squillo.
-"È con te vero? ti prego dimmi di si"dice preoccupata.
Sanno che se le chiamo è solo per via di Carola.
Saranno ancora al locale perché si sente la musica in sottofondo.
-"Si è con me,solo che non ha ne la giacca ne il telefono"
-"Ok ce l'abbiamo noi,ma dimmi cosa è successo?"sento dire da Annabeth.
-"Sta bene,non chiedetemi altro...la porto a casa mia va bene?"
-"Prenditi cura di lei,ne ha bisogno"rispondono in coro.
Annuisco sapendo che non possono vedermi e attacco dopo averle salutate.
Mi giro e vedo che si sta agitando,ha il respiro affannato e sta sudando.
Appena arrivati a casa la prendo in braccio e la porto in camera. Pesa come una piuma quindi mi risulta facile camminare. La poggio delicatamente sul letto e la spoglio del vestito ormai da buttare. Solo che ci penso la rabbia si impossessa di me,se non fosse stato per lei lo avrei ucciso quel bastardo.
Prendo una mia maglia e gliela infilo piano per non svegliarla,ma da come è ubriaca non sentirà nemmeno le cannonate. È così lunga che gli fa da vestito.
Si gira di lato e mi prende la mano stringendo forte.
Mi sembra di tornare indietro nel tempo dove,non arrivo in tempo e trovo lei in una pozza di sangue.
Scuoto la testa e scaccio i vecchi pensieri che mi uccidono l'anima ogni volta che ci penso.
-"David? d-dove sono?"sento dire da Carola.
-"Ehi sei sveglia? sei a casa mia,al sicuro...dormi ora"dico posando una mano tra i suoi capelli. Riposa la testa sul cuscino e si addormenta di nuovo.
La veglio tutta la notte,di solito scalcia ma appena le accarezzo la testa si calma.
Non so cosa mi abbia fatto ma quando ha dormito qui la settimana scorsa è scattato qualcosa dentro me,l'ho vista sola ed indifesa. L'ho sempre considerata un'amica di scuola e nient'altro ma quando l'ho guardata dormire di fianco a me ho percepito dei sentimenti nuovi,ormai assopiti tempo fa.
Ha bisogno di qualcuno che la ama e la protegga,cosa che a quanto vedo non fa il ragazzo. Le sue amiche mi hanno detto che è come una routine per lei,si sentono poco e non si vedono quasi mai,ha un disperato bisogno di amore che io posso dargli se solo me lo permettesse,anche se ho paura di tutto questo. Non so se sono pronto per immergermi di nuovo in questa situazione,ma con lei mi sembra tutto possibile.
Mentre sono nei miei pensieri sento il suo tocco sul mio petto,lì ha appoggiato la testa e dorme beata,sospira e posa la sua mano sulla mia pancia e stringe la maglia che ho addosso.
-"No,lasciami"urla.
La scuoto e lei apre gli occhi di scatto.
-"Carola è tutto apposto!"la rassicuro.
-"D-David,oddio stringimi ti prego"supplica.
La attiro a me e la incastro tra le mie braccia cullandola. Sospira di nuovo e si riaddormenta in un sonno senza più incubi.

Apro gli occhi all'improvviso ricordandomi di Carola,mi giro di scatto e la trovo con la testa tra i cuscini e un suo braccio sul mio stomaco. Sorrido appena,è così buffa quando dorme. Gira la faccia e apre di poco gli occhi.
-"Oh cazzo,non di nuovo!"sbuffa scocciata.
-"Che?"dico confuso.
-"Perché quando mi sveglio penso sempre di essere nel tuo letto? è un fottuto sogno che faccio ogni notte da quando ti ho incontrato,diamine...e basta! Dio mi scoppia la testa"blatera.
-"Ti porto un'aspirina aspetta"dico accarezzadole una guancia per poi alzarmi.
-"Che? aspetta non è un sogno? oh cavolo!"
Scoppio a ridere e mi fermo appoggiando la spalla allo stipite della porta.
-"No Carola non è un sogno"confesso.
-"Cazzo,ti ho appena detto che ti sogno e...che figura!"si posa le mani sulla faccia.
Ritorno da lei e gliele abbasso.
-"Non nasconderti da me,te l'ho già detto...stai calma non è successo niente,eri solo ubriaca e ti ho portato a casa mia e abbiamo dormito,tutto qui"
Si zittisce e annuisce stendendosi,poi si copre la faccia con la coperta. Rido e vado in cucina per prendere le compresse ed una bottiglietta d'acqua.
Quando torno la trovo nella stessa posizione.
-"Carola tieni"la chiamo.
Abbassa la coperta e ingoia le compresse con un po' d'acqua.
-"Come ti senti?"le chiedo.
-"Un po' stonata..."
-"Cosa ricordi di ieri sera?"mi siedo di fianco a lei.
-"Ehm che ero al pub e c'eri anche tu con quella bionda ossigenata con quel pezzo di stoffa che a malapena gli copriva il sedere,che ho bevuto molto,fin troppo e poi..."si ferma.
La fisso iniziando a preoccuparmi. Non voglio che la brutta disavventura di ieri la segni in qualche modo.
-"Ok va bene,non dirmi altro"la blocco.
-"Mi dispiace,è tutta colpa mia,non so cosa mi sia preso...io non sono così!"
-"No Carola non dirlo nemmeno per scherzo,e so che non sei così sta tranquilla"
-"E la bionda che fine ha fatto?"chiede poi cambiando discorso.
-"Non saprei,forse a casa?!"alzo le spalle e lei inarca un sopracciglio.
-"Ti ho visto uscire con lei dal locale,poi quando sei venuto a difendermi eri solo"puntualizza.
-"Beh ero nella mia auto e mentre ehm..."
-"Si ok fermati,ho capito"risponde irritata.
Posso percepire che è un po' gelosa al riguardo,sorrido mentalmente.
-"Scusami tanto se ti ho rovinato la serata,non hai soddisfatto le tue esigenze di uomo,mi dispiace"
-"Veramente si,avevo appena finito"confesso.
Lei mi guarda sbigottita e scende dal letto non dicendo nulla,si ok questa potevo risparmiarla.
Prende il vestito di ieri che è sulla poltrona e lo fissa,poi lo getta a terra e va in cucina imprecando. La trovo con la testa nel frigo e ne esce con la scatola del latte in mano. Ma certo fa come se fossi a casa tua!
Poi si avvicina a me e mi tende la mano.
-"Dammi il tuo telefono"dice.
-"E perché mai?"sbotto.
-"Devo chiamare un taxi,voglio tornare a casa mia"
-"No,ti accompagno io"
-"Non se ne parla"ribatte.
-"Non fare la bambina ora!"esclamo infastidito.
-"Non faccio la bambina,voglio solo tornare a casa"sbatte i piedi a terra.
-"Prendo le chiavi e ti accompagno"
-"Ho detto di no!"
-"Non hai scelta...e poi non puoi tornare così,cosa penseranno i tuoi?!"rido sapendo che ho ragione.
-"Ok vado a piedi,andrò da Dalida"inizia a camminare andando verso la porta.
-"I miei vestiti?"chiedo divertito.
Non se ne andrebbe mai mezza nuda. Mi pietrifico quando vedo che si sta togliendo la maglia e rimane solo con l'intimo addosso. Cazzo se è sexy!
La guardo dai piedi in su fermandomi un po' di più sul suo seno,Dio questa ragazza mi farà impazzire.
Poi apre la porta ed esce fuori non preoccupandosi che addosso ha solo quel poco di stoffa che,non la copre minimamente.
Prendo le chiavi e la maglia che ha lanciato a terra,la rincorro per le scale del palazzo tentando di fermarla.
-"Carola dove stai andando così,fermati!"urlo ma lei non mi dà retta.
Scendiamo in strada e alcuni ragazzi si fermano fischiandola,io li fulmino con lo sguardo. Aumento il passo raggiungendola e la prendo in braccio,posandola su una mia spalla.
-"Lasciami brutto pervertito"sbatte i pugni sulla mia schiena.
Apro l'auto e la lancio sul sedile del passeggero.
Faccio il giro e mi siedo al volante bloccando le portiere.
-"Fammi scendere"urla continuando a darmi pugni sulle spalle.
-"Perché? perché l'hai fatto? sei uno stronzo"dice con le lacrime agli occhi.
-"Fatto cosa Carola? che stai dicendo?"
Mette il broncio e intreccia le braccia al petto.
Alcuni passanti la fissano e la gelosia inonda tutto il mio corpo.
-"Che cazzo avete da guardare?!"urlo coprendola con la mia maglia.
Per tutta risposta aumentano il passo e distolgono lo sguardo,Carola mi fissa sorpresa.
-"Che c'è?"
-"Tu sei bipolare caro mio"
-"Perché te la sei presa così tanto?"chiedo dopo un interminabile silenzio.
-"Presa su cosa?"dice continuando a guardare fuori al finestrino.
-"Sul fatto che sono stato con la bionda! Sei gelosa?"
-"Gelosa io? pff...non mi interessa di te,puoi fare sesso con chi vuoi"sbotta.
-"Oh davvero! le tue amiche sono single?"
Scatta a fissarmi con la bocca aperta.
-"Come osi? sono fidanzate"
Bugiarda! So che Dalida e Annabeth sono single.
Si è gelosa,si vede lontano un miglio che si sta trattenendo dal non prendermi a schiaffi. Siamo fermi ad un semaforo e una macchina si affianca. Il ragazzo inizia a sorriderle e strizzarle un occhio. Lei arrossisce e distoglie lo sguardo. Stringo di più il volante tra le mani e lo incenerisco con lo sguardo,facendogli capire che lei è mia. Nessuno può permettersi di fissarla oltre me.
-"David è verde,le macchine ci stanno suonando!"mi scuote lei.
Il ragazzo di fianco ingrana la marcia e si allontana.
Ho questa possessività su di lei che non mi piace per niente,devo moderarmi per non rischiare che lei scappi via.
Non rispondo e nell'abitacolo cade il silenzio per tutto il tragitto fino a casa di Dalila,dove mi fa da navigatore dicendo solamente in quale strada girare.
Dobbiamo parlare e chiarire questa situazione,non posso continuare così. Devo averla e se è così testarda da non ammettere che anche a lei piaccio,farò in modo che lo dica una volta per tutte.

°°°°°°
Un nuovo capitolo dei nostri amici.
Questo l'ho dedicato interamente per David,così da farvi capire cosa pensa lui di Carola. Ha questa possessività verso di lei che nemmeno David riesce a spiegare.
Cosa succederà ora?
Spero vi sia piaciuto,al prossimo capitolo.

Inaspettatamente tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora