Capitolo 26

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Io e David siamo in auto e mi sta accompagnando di nuovo in clinica,ieri è stata la terza domenica che sono tornata a casa. I miei genitori hanno parlato con Liam per chiedergli se prima di Natale potevo finalmente tornare a casa,ma loro non mi hanno detto ancora nulla.
Arrivati tentenno sull'aprire la portiera,non mi va di rinchiudermi di nuovo in quel posto.
-"Carola ehi!"
-"Mmh?"
-"Sta tranquilla,tornerai a casa tra qualche giorno ne sono sicuro"
Sa sempre cosa dire,mi legge nel pensiero,riconosce ogni mio stato d'animo.
-"Ritornare lì dentro è come ripercorrere di nuovo la stessa agonia iniziale"una lacrima scende dalla guancia e lui mi accarezza tra i capelli.

-"Ritornare lì dentro è come ripercorrere di nuovo la stessa agonia iniziale"una lacrima scende dalla guancia e lui mi accarezza tra i capelli

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-"Resisti ancora un po',noi saremo qui...io sarò qui,non ti lascio...tu mi hai salvato dal mio passato,ed io sto facendo lo stesso con te ora"dice dolcemente.
Sorrido e lo abbraccio forte,come vorrei rimanere tra le sue braccia per sempre. Sono così forti e protettive,mi sento al sicuro tra di esse.
Mi posa un bacio sulla tempia e mi scosto per guardare i suoi splendidi occhi prima di scendere dall'auto.
-"Ci vediamo presto Carola"
Annuisco e gli do un bacio veloce.
Se rimango altri secondi rischio di restare qui e non entrare più,ma non posso rischiare di rimanere chiusa in questa clinica più tempo.
Prima di entrare mi giro per guardarlo di nuovo,ha un sorriso sul viso che vedendolo mi dà forza e speranza,sa di promesse. Lo saluto con la mano e mi chiudo la porta alle spalle.
Eccomi di nuovo qui,nel mio inferno personale.

Liam appena mi vede mi viene in contro.
-"Bentornata Carola"sorride.
-"Per me non lo è"rispondo stizzita.
Aggrotta un sopracciglio confuso.
Lo lascio lì e vado verso la mia stanza,lui mi segue perché sento i suoi passi dietro di me.
-"Cosa è successo?"
Me lo sta davvero chiedendo!
Perdo la pazienza,mi giro e gli urlo contro come un animale rabbioso.
-"È successo che voglio tornare a casa mia,non ci voglio stare più qui"
Il suo sguardo cambia e nei suoi occhi vedo una scintilla di rabbia.
-"Devi stare ancora qui"
-"Che cosa? no Liam,tu domani firmi le carte e mi fai uscire,ormai sono pulita"
Mi prende un polso e sento la sua presa stringere.
-"Lasciami mi fai male"mi lamento.
-"Tu mi fai male Carola,pensando ancora a lui,stando con lui ogni volta che esci di qui"
Capisco di chi sta parlando,David.
-"Lui è il mio ragazzo devi metterlo in testa,noi due non staremo mai insieme"sbotto.
La sua mano stringe di più e dalla gola esce un gemito strozzato.
-"Tu.non.uscirai.mai"scandisce ogni parola.
Ma è pazzo,lui ha bisogno di uno psichiatra non io.
-"Lasciami!"urlo.
Un infermiere passa e si ferma fissandoci stranito,poi rivolge i suoi occhi alla mano di Liam che mi stringe il polso,quest'ultimo lo lascia con uno strattone e se ne va lasciandomi da sola.
L'infermiere viene verso di me e mi chiede se è tutto apposto,rispondo subito di sì e vado a chiudermi nella mia stanza.
Sto tremando e la paura mi assale. Liam non mi farà mai uscire di qui,perché?

Due giorni dopo sono ancora chiusa nella mia stanza,Liam non l'ho più visto e non è passato nemmeno per un controllo. Mi preoccupa il suo atteggiamento,per colpa sua rischio di non uscire davvero più. Devo convincerlo,cosa posso fare?
Bussano la porta e un chioma bionda compare sulla soglia. Emily,l'unica amica che ho qui dentro,ha vent'anni ed è qui da prima di me,è una tossico dipendente dell'eroina,non ha nessuno solo dei zii in Russia che gli pagano la clinica.
-"Ehi Carola tutto bene? non ti ho vista in questi giorni,non sei uscita dalla stanza!"
-"Ciao si tutto bene,non mi sono sentita bene"
Si siede di fianco a me sul letto e mi prende una mano.
-"Lo so che è difficile,ma tutto si sistemerà"
-"Io non penso,Liam ha detto..."mi fermo di colpo.
Se glielo dico lei potrebbe dirlo a qualcuno,Liam si arrabbierebbe e non uscirei più.
-"Liam cosa?"mi chiede.
-"Ehm...nulla"
-"Avanti puoi parlare con me"
Sento un rumore e sposto lo sguardo sulla porta che è sbattuta al muro,c'è Liam rosso in volto. Mi gelo all'istante,cosa vorrà ora.
-"Emily esci,non puoi stare qui"sbotta.
-"Ero venuta a salutare Carola"
-"Bene l'hai fatto ora vattene"indica la porta.
-"Ma..."la blocca.
-"Niente ma!"
Lei fa come gli ha detto e mi da un bacio prima di andare.
Chiude la porta,fa dei passi per avvicinarsi ed io mi incollo alla testata del letto,non voglio che mi tocchi. Si ferma di colpo.
-"Hai paura di me!"constata.
Non rispondo.
Fissa un punto,il mio polso,dove ci sono i segni delle sue dita.
-"M-mi dispiace"dice continuando a fissarli.
Abbasso le maniche per coprirli.
-"Non è nulla"
Mi alzo perché l'aria mi sta soffocando,tutto dipende da lui,ho paura di farlo arrabbiare e non poter più uscire. Devo trovare una soluzione.
-"Tu mi ami Liam?"
Non so dove cavolo mi è uscito ma sta funzionando,i suoi occhi si illuminano in una luce diversa,più serena.
Diventa rosso e abbassa lo sguardo,allora il suo punto debole sono proprio io!
Con tutto il coraggio che ho mi avvicino a lui e gli prendo le mani.
-"C-Carola"balbetta.
-"Se mi ami non farmi soffrire allora,tenendomi chiusa qui"
-"Non posso"sussurra.
-"Perché? dimmelo"
-"Se te ne vai soffro io"
-"M-ma ci vedremo dopo,ti verrò a trovare"
-"Non mi basta"scuote la testa.
-"Sono mesi che non torno nel mio appartamento,da quando sei arrivata tu dormo qui,la notte passo per la tua camera e ti fisso dormire"
Oh mio Dio,è un maniaco!
Rimango senza parole,non facendogli capire nulla del mio turbamento.
-"Ehm...n-non ti ho mai sentito"faccio un sorriso tirato.
-"Sono molto silenzioso"sorride.
Rimaniamo così per un po' senza dirci nulla.
-"Liam ti prego"dico poi.
Scuote la testa contrariato.
-"Per favore...vuoi vedermi soffrire qui dentro?"
-"No"
-"Allora lasciami andare"
Silenzio.
Scioglie la stretta delle mie mani. Credendo che ormai è tutto inutile lui dice qualcosa che mi fa saltare di gioia.
-"Va bene,vieni con me"
Lo seguo nel suo studio,mi invita a sedermi e estrae una cartellina verde,prende dei figli e una penna. Lo guardo con la gola secca,ora o mai più. Tentenna sul foglio,la sua mano trema. Alza gli occhi e mi fissa triste,io invece gli sorrido facendogli capire che è la cosa giusta. Non si muove,poi fa qualcosa che mi spiazza. Posa la penna e incrocia le braccia. Il mio stomaco si attorciglia,ci avrà ripensato?
Resto calma,non devo abbattermi. Pensa Carola,fai qualcosa che lui vorrebbe che facessi. Dio è così difficile,ho l'adrenalina a mille per via di quella maledetta firma che può darmi la libertà. Mi alzo con scatto e vado verso di lui,mi siedo sulle sua gambe. David perdonami.
-"Che stai facendo?"bisbiglia.
-"Questo"
Gli prendo il viso tra le mani e lo bacio,caccio indietro il senso di vomito,libero la mente e penso che sia David colui che sto baciando,che la lingua è sua,come il sapore e il profumo diverso che sento. Ricambia con bramosità,posa le sua mano sui miei fianchi e mi stringe con fare possessivo,non so se sto facendo la cosa giusta ma è l'unica che ho pensato al momento. Mi stacco dopo un po' riprendendo fiato.
Le sue labbra sono rosse,ha il respiro corto e ha una lussuria negli occhi.
-"Wow!"dice.
Sorrido soddisfatta.
Prendo la penna e gliela porgo.
-"Adesso firma"
La prende e tenendomi ancora ferma scrive il suo nome sulla mia libertà. Sto per scendere dalle sue gambe quando lui mi ferma.
-"Non così in fretta"
Cosa vuole ora? se crede che gli darò un altro bacio si sbaglia di grosso.
-"Cosa c'è?"chiedo.
-"Questa - alza il foglio - è la conferma della tua libertà,ma voglio qualcosa in cambio"
-"C-cosa?"
-"Che tu diventi mia"
-"Che cosa?"mi alzo di scatto.
È impossibile,non può farlo.
-"Ma è un ricatto!"urlo.
-"Allora puoi stare qui per sempre,sai che è la mia parola contro la tua...i tuoi genitori ti amano troppo per farti cadere di nuovo nell'alcool"
-"Non posso,capirebbero"
-"Un altra cosa c'è!"
Si alza e si ferma di fronte a me,mi prende una ciocca di capelli e se la attorciglia tra le dita.
-"Cosa?"
-"Lascia David"
Il mio cuore ha un sussulto,non posso farlo questa è l'unica cosa che non posso fare.
-"Tu vuoi che viva?"domanda poi.
I suoi occhi si sono incupiti.
-"Tu sei pazzo,ti denuncio"
Scoppia a ridere come un forsennato.
-"Chi crederebbe mai ad una alcolizzata!"
Mi butto su di lui e lo prendo a pugni sul petto.
-"Psicopatico,sei malato!"grido.
Mi blocca i polsi e il suo viso si ferma a pochi centimetri dal mio.
-"Lascialo e sei libera,altrimenti gli rovino quel bel visino"
-"No mai!"
-"Ok,l'hai voluto tu"
Torna dietro la scrivania e prende il suo cellulare.
-"È il momento...d'accordo"e stacca.
Un brivido mi sale su per la schiena,questo non promette niente di buono.
Accende il pc e gira lo schermo verso di me.
I miei occhi si spalancano,una telecamera sta riprendendo il portone di casa di David. Lui esce poco dopo e due uomini con il cappuccio si avvicinano,uno gli blocca le braccia e l'altro inizia a dargli dei colpi sullo stomaco e poi in faccia. David non riesce a liberarsi. I miei occhi iniziano a piangere e porto la mano alla mia bocca spalancata.
-"Ti prego basta,smettila"piango.
-"Ma come,è così divertente!"
-"Falli smettere ti prego"
Loro continuano,David non si ribella più.
-"Ok va bene"
-"Cosa,non ho capito"
-"Va bene lo lascio ma falli smettere,per favore"
Prende di nuovo il telefono,l'altro dallo schermo risponde.
-"Va bene così"dice Liam.
Gli uomini lo lasciano inerme per terra,non si muove più,fa che non muoia.
Qualcuno si avvicina e lo soccorrono.
Lo schermo diventa nero,segno che Liam l'ha spento.
-"No!"strillo.
-"Questo lo tengo io - indica il foglio - domani chiamo i tuoi per dire che puoi tornare a casa,e niente passi falsi...se scopro che ti vedi con lui è spacciato"
-"Perché? perché mi fai questo!"
-"Perché se io non posso averti,non ti avrà nemmeno lui"
-"Allora prenditela con me,David non ha colpe...non voglio più la libertà, voglio rimanere qui"
-"Troppo tardi,ho firmato"
-"Annullalo,ti prego"alza le spalle.
-"Basta pregare...se lui non ci fosse tu mi ameresti"
-"Non succederà mai,e lo sai perché? perché io ti odio"
Mi spinge contro la libreria e la spalla pulsa dal dolore.
-"No,tu mi ami e non vuoi ammetterlo perché c'è lui...ora però è fuori gioco quindi,ho vinto io e ti farò capire che vuoi solo me"
-"Mai!"
-"Vuoi che viva?"ripete la frase di prima con un ghigno malefico.
Sono spacciata,sono alla sua merce e non posso fare passi falsi,non posso rischiare che a David gli succeda qualcosa.
-"Cosa dirò a lui? ai miei genitori?"
-"Quello che ti pare,basta che lui ti stia alla larga,hai i miei occhi puntati addosso ventiquattro ore su ventiquattro,lo saprò se non manterrai la promessa"
-"Ok ok va bene"
-"Perfetto,ora puoi andare...è bello fare affari con te"
Reprimo la voglia di sputargli in faccia e scappo da quella stanza,mi rifugio nella mia stanza e scoppio a piangere. Sono libera ma rimango in galera lo stesso poiché non posso avere David,perché questo psicopatico è entrato nella mia vita e mi ricatterà per sempre. Non posso parlare con nessuno perché non mi crederebbero mai.
Devo fare una cosa che non voglio e non pensavo che con la mia libertà dovevo rinunciare alla felicità. Ma se devo fare questo per David lo farò,lui è tutto per me,rinuncerò a lui purché viva e stia bene. Non so cosa dirò e come avrò il coraggio,ma devo riuscirci. Liam non scherza,è pericoloso e credo che abbia studiato tutto alla lettera sapendo che questo giorno sarebbe arrivato. David me lo diceva di stargli alla larga,che è un pazzo malato perché lo vedeva nei suoi occhi l'oscurità che lo riempiva,ma non ho voluto credergli perché non avrei mai pensato che sarebbe arrivato a questi livelli.
Ora devo farmi forza e pensare a cosa devo dire a David.

°°°°°°
Eccomi con un nuovo capitolo.
Qui scopriamo che Liam è un pazzo squilibrato,che prova un amore malato per Carola. La ricatta,la sua libertà per la fine della storia con David. Lei non ci sta e Liam manda degli uomini a picchiarlo,alla fine rinuncia e lei accetta il ricatto.
Vivere una libertà infelice è la più crudele che esista ed ora Carola lo sa.
Cosa succederà adesso?
David come prenderà la decisione di Carola?

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