Inaspettatamente tu

Capitolo 21

Un mese dopo.

Sono seduta e sto ascoltando insieme a tutta l'università il discorso di commiato di una nostra compagna di classe,siamo riusciti a laurearci. Sono passata a pieni voti,le mie amiche mi tengono per mano sedute di fianco a me.
Appena finito scoppia un applauso e il professore annuncia i nostri nomi,mi alzo e vado a prendere la mia pergamena,seguita dalle mie amiche. Dalila mi stringe la mano sorridente.

-"Congratulazioni dottoressa Lewis"mi tende la mano.
-"Grazie professore"
Da lontano vedo i miei genitori insieme a David e c'è anche Anthony,è riuscito a venire,sono contenta.
Corro in contro a David e lo abbraccio forte.
-"Auguri amore!"
-"Grazie"dico euforica.
Mi fanno tutti gli auguri compreso Anthony,e altre compagne.
Intravedo Marc tra la folla e decido di andarlo a salutare per l'ultima volta.
-"Dove vai Carola?"mi chiede David.
-"A salutare Marc"
Mi fissa in disapprovazione.
-"Ah non guardarmi così,non lo vedrò più"annuisce.
-"Vi tengo d'occhio"
Vado da lui e lo abbraccio.
-"Ehi Carola"
-"Auguri Marc"
-"Grazie anche a te,sei stata brava"
-"Beh anche tu,ora partirai vero?"
-"Oh si,tra una settimana,ho già firmato il contratto"
-"Grandioso,verrò a vederti qualche volta"
-"Ne sarei felice,fammi sapere e sono sicuro che Los Angeles ti piacerà"
-"Marc..."lo chiamo.
-"Dimmi?"
-"Grazie! dico davvero"
-"E per che cosa?"
-"Per tutto,sei un ottimo amico"
Sorride e mi posa un bacio sulla guancia prima di andare via.
Ritorno dalla mia famiglia e David mi guarda di traverso.
-"Che c'è?"
-"Ti ha baciato e..."
-"Oh ma finiscila!"dico esasperata.
-"Che cosa? non mi piace Carola,già te l'ho detto!"
-"Anche a me non piace la tua amichetta mora,ma l'ho superata"
-"Non ci ho fatto nulla,solo quel bacio che vedesti al locale...siamo amici io e Cassidy tutto qui"
-"Comunque l'hai fatto,e per quello io sono diventata un alcolizzata"sbotto.
Tutti si girano a fissarci e mi sento in imbarazzo,hanno sentito? spero di no!
Lo lascio lì e corro fuori la scuola,non può fare il geloso in questo modo,non ne ha il diritto.
Sento una mano posarsi sulla spalla e credendo che fosse David me lo scrollo di dosso,ma non è lui.
-"Carola"
-"Anthony"mi giro e lo abbraccio.
-"Hanno sentito vero?"chiedo sul suo petto.
-"Non preoccuparti,nulla che possa rovinarti"
-"Lo spero,ho sudato tanto per questo titolo"
-"Lo so,ora devi solo ritornare a galla...quando andrai lì?"
-"La settimana prossima ho appuntamento con il dottor Liam"
-"Bene,ci riuscirai ne sono sicuro"
-"Sarà difficile non poter più bere,anche ora ne ho voglia"
-"No Carola,resisti"
Annuisco e gli dico che torno dentro.
Passo davanti al banchetto con le bibite e mi fermo fissando le bottiglie. Cosa potrebbe farmi un bicchiere? No non posso.
Le fisso ancora non sapendo cosa fare...ma si,solo uno e basta.

Sono nella mia macchina con la bottiglia in mano,l'ho presa di nascosto mentre un cameriere era girato,nessuno mi ha vista.
Vedo David uscire di corsa dalla porta e guardarsi intorno,starà cercando me. Nascondo la bottiglia sotto al mio seggiolino e scendo dall'auto.
Mi vede e viene verso di me.
-"Carola dov'eri?"
-"A prendere un po' d'aria,credevi che fossi con Marc!"rido.
-"Carola hai bevuto?"
-"No...beh si ma solo un bicchiere"mento.
-"Non dire bugie,si vede dagli occhi che non è solo un bicchiere...dov'è la bottiglia?"
-"Non ce l'ho David,credimi"
Mi prende per le spalle e mi scuote.
-"Non farti del male Carola,non posso sopportarlo"
Mi sale il nervoso.
-"La colpa è tua!"urlo.
Indietreggia come se lo avessi colpito. È l'alcool a parlare,non so nemmeno cosa sto dicendo.
Gira i tacchi e ritorna dentro,io lo seguo per fermarlo.
-"Aspetta David,scusami non sei tu,sono io che..."
-"Basta,non ne posso più...non puoi tirare in ballo sempre la stessa cosa,ormai è passato un mese...lo so è colpa mia ma non puoi ferirmi così,forse è meglio se..."
-"No David mi dispiace scusa,è che non riesco a trattenermi ormai,anche se tu non c'entri più nulla"
-"Fatti aiutare da me"
-"Non puoi salvare qualcuno che hai ucciso stesso tu"rivelo.

I suoi occhi si riempiono di lacrime e prima di poter replicare e scusarmi se ne va,oltrepassando e dandomi una spallata.
Rimango ferma e tremolante,le mie ginocchia si piegano e mi accascio a terra.
-"Oh mio Dio,che cosa ho detto?"sussurro singhiozzando.

Guardo il soffitto da circa mezz'ora,ormai è sera e David non mi ha più richiamata ne si è fatto vedere da ieri. Ha ragione ad essere arrabbiato con me,ho detto una cosa che l'ha ucciso. Io l'ho perdonato,perché ritorno sempre sul passato? forse perché allora non ci siamo chiariti nel migliore dei modi.
Infilo le scarpe e vado da lui,non posso stare così in pena.
Arrivata busso la porta e aspetto che apra,tarda ad arrivare. Poi sento la serratura aprirsi e una ragazza con solo una camicia addosso mi apre,rimango senza parole sul ciglio della porta.

-"C-cercavo David"
-"Oh si tu devi essere Carola,sapeva che saresti venuta ma ahimè è sotto la doccia!"
Ho un tuffo al cuore,è stata a letto con lei? C'è anche Damian,potrebbe essere la sua ragazza o scopamica. Però ha una faccia conosciuta ma non ricordo dove l'ho vista.
Non devo farmi strane idee.
-"Posso aspettare"
-"Mi ha detto esplicitamente che non vuole vederti,come vuoi che te lo spieghi"indica il livido che ha sul collo.
Il cuore si ferma e il mio sangue si gela nelle vene.
Sento una porta aprirsi è prima che lui esca dal bagno,corro via per le scale.
Mi ha tradita,come ha potuto farmi una cosa del genere. Dov'è finito l'amore che provava per me,aveva detto di amarmi.
Corro più veloce e salgo in auto sfrecciando via da qui,non metterò più piede al centro di New York.
Mi fermo a pochi passi dalla spiaggia e appoggio la testa sul volante. Sento un rumore sotto il seggiolino così mi abbasso per vedere cos'è. La bottiglia di vodka che ho preso alla scuola ieri,me ne ero dimenticata.

Non farlo Carola,non farti del male.

Parla la mia coscienza,fino ad ora se n'è stata buona. Ne ho bisogno,ho bisogno di non pensare a nulla.

Che ne sarà di te,di noi,vuoi morire? non ne vale la pena per uno come lui che ti ha tradita.

Mi premo la testa con le mani,non voglio sentire niente.
Tolgo il tappo e bevo,il liquido brucia giù per la gola e inizio a sentirmi meglio.
Tiro un sospiro di sollievo,devo farmi curare.
Fisso la bottiglia con occhi tristi,non posso farlo ma ne ho bisogno. Bevo un altro sorso,un altro ancora fin quando non finisce.
Traballante scendo e scaravento la bottiglia a terra e urlo,urlo tutto il dolore che ho in corpo.
-"Perché è così doloroso,perché mi fai del male sempre?"sussurro al vento,con la consapevolezza che lui non può sentirmi,si starà divertendo con quella ragazza.
Mi è parso di conoscerla,ma...certo è lei,la mora di quella maledetta sera. Cosa ci faceva a casa sua? mi aveva detto che era solo una amica,si è consolato con lei. Stronzo,lo odio!
Arranco sulla sabbia e inciampo tra i miei piedi,cado e finisco distesa sulla sabbia fredda. Non ho la forza di rialzarmi così rimango in questa posizione. Mi addormento con le lacrime agli occhi e con l'immagine di David a letto con quella mora.

°°°°°
Eccomi di nuovo.
Si lo so non uccidetemi,non ne va una giusta tra Carola e David.
Lei si è laureata e litiga con David per via di Marc,il quale ha salutato.
David è molto geloso di lei e nella lite Carola dice una cosa che ferisce molto David. Se ne va e la lascia così senza dire altro.
Il giorno seguente non si parlano,poi Carola decide di andare da David e chiarire ma ha una sorpresa.
Ad aprirle è una ragazza,che all'inizio non riesce a riconoscere ma che è la mora di quella sera nel locale,Cassidy.
Scappa da lì e come al solito si rifugia nell'alcool.
Non c'è mai tranquillità tra i nostri amici,cosa succederà ora?
Davvero David ha tradito Carola?
Lo scoprirete presto.
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