Capitolo 8 ~ Nuova Missione

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LEVI'S POV

Rimasi immobile, imbambolato, a guardare un punto fisso nel vuoto. Il calore alle guance si era affievolito, le labbra si erano serrate.

Ero incazzato, si, enormemente incazzato. Ma non tanto con Mikasa, quanto con me stesso. Avevo permesso ad una stupida mocciosa di rompere le mie mura possenti costruite nell'arco di quei lunghi anni nel corpo di ricerca.

"Come ho fatto ad essere così stupido?"

Rimurginai sull'accaduto finché Mikasa non fu pronta. Uscita dal bagno, dopo essersi finalmente (oppure no) vestita, si parò davanti a me, aspettandosi una spiegazione da parte mia.

Io, tornato apatico come sempre, gli spiegai della missione affidataci da Erwin.

NARRATORE'S POV

I due corvini andarono prima a casa di Armin, poiché la più vicina a quella di Mikasa.

Spiegarono anche al biondo la situazione. Dopodiché andarono tutti e tre all'abitazione di Eren, per poi informare anche quest'ultimo.

Una volta riuniti tutti, il capitano Rivaille li portò al cospetto dell'uomo biondo che era il suo capitano.

MIKASA'S POV

Entrammo tutti e quattro in una stanzetta dove si trovavano pile e pile di librerie stracolme di libri fatte di mogano, una grande scrivania perfettamente ordinata del medesimo materiale e, dietro di essa, su una sedia di un legno più scuro, il capitano Erwin.

Ci fece cenno di accomodarci, così ci sedemmo su delle sedie disposte davanti al tavolo uguali a quella del biondo.

Ci sedemmo tutti silenziosamente, tranne Eren, che fece cadere per sbaglio la sedia. Sì guardò intorno con una mano dietro la testa ed un sorriso tirato in viso, parecchio imbarazzato. Lo guardammo tutti senza muovere un ciglio, tranne Armin, che sembrava avesse la nausea dall'ansia.

Quando anche il castano fu seduto, Erwin cominciò a parlare con voce rauca e seria.

Erwin: <<Bene, vedo che ci siete tutti. Vi informo che vi è stata assegnata una nuova missione: capire chi è l'uomo o la donna che si nasconde dietro il gigante dalle fattezze femminili. Ho richiesto la vostra collaborazione, cadetti, poiché due persone qui presenti, oltre al capitano Rivaille, hanno visto da molto vicino il titano anomalo. Di conseguenza vorrei che cercasse di ricordarvi più dettagli possibili, anche quelli che sembrano più futili.>>

Ci fu un silenzio che durò all'incirca un minuto buono. Stavo elencando mentalmente tutte le caratteristiche che riuscivo a ricordare del gigante biondo. Una volta terminato, parlai:

Mikasa: <<Con permesso, credo di avere molte informazioni utili riguardo quella bestia.>>

Alzai lo sguardo verso Erwin, che annuí, spingendomi a proseguire.

Mikasa: <<Ho visto molto da vicino quella creatura, ho visto i suoi movimenti. Ci sono molte particolarità da non sottovalutare: tralasciando l'aspetto fisico insolito, il titano aveva anche uno stile di combattimento corpo a corpo decisamente superiore rispetto alla norma. Di conseguenza, il soggetto che stiamo cercando, potrebbe essere un soldato dei tre corpi, date le sue abilità nel combattimento. Anche l'aspetto estetico del gigante non va sottovalutato, dato che la vera forma di Eren è molto simile a quando si trasforma. Di conseguenza il ricercato, o meglio, la ricercata, dovrebbe avere queste caratteristiche: una forza fisica superiore alla norma, capelli biondi ed occhi azzurri, ed una tecnica di combattimento corpo a corpo eccellente.>>

Dissi, con voce severa e piatta.

Finito il mio discorso, voltai gli occhi in direzione dei miei amici: avevano la bocca spalancata e gli occhi sgranati.

"Possibile che ci sia arrivata solo io?"

Guardai Levi: lui, invece, stava guardando senza mostrare alcuna emozione il biondo aldilà della scrivania.

Ripresi a guardare il mio superiore dagli occhi dello stesso colore del cielo. Lui non sembrava sorpreso, come se già sapesse tutte le cose che gli avevo elencato cinque secondi prima.

Teneva i gomiti poggiati sul tavolo davanti a lui, con le mani unite strette tra di loro, che gli servivano come appoggio per il mento.

Socchiuse gli occhi per un paio di secondi, come per rimurginare sulle informazioni appena datagli.

Quando li riaprí, parlò:

Erwin: <<Perfetto, ho fatto bene a scegliere voi come squadra di supporto per il comandante Rivaille. Ottimo lavoro, Ackerman.>>

Sorrisi interiormente. Anche se ero entrata nel corpo di ricerca solo per salvaguardare il mio fratellastro, quel lavoro era fatto per me. Ero nata per uccidere i giganti. Ero perfettamente consapevole della mia bravura, e ciò era molto gratificante. Sinceramente, non mi ero mai interessata alle cause che spingevano il corpo di ricerca a missioni suicide, ma quando tenevo la spada in mano, quando volteggiavo tra i tetti della mia città, mi sentivo inarrestabile, come se nessuno potesse fermarmi. Riuscivo ad esprimere tutte le mie emozioni semplicemente trafiggendo la carne di uno di quei mostri. Era l'unica cosa che riusciva a salvarmi, l'unico modo per non esplodere. Mi sentivo bene, serena.

Erwin: <<Bene, allora cosa state aspettando? Cercate tra i fascicoli dei cadetti addestrati negli ultimi cinque anni e trovate una donna che combaci con la descrizione di Ackerman. Se non riusciste a trovarla, cercate tra i fascicoli dei cadetti scomparsi, o tra quelli dei veterani.>>

Così dicendo, il biondo, si alzò dalla sedia, per poi accompagnarci verso la porta.

Erwin: <<Signori, la missione è ufficialmente iniziata.>>

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ANGOLO AUTRICE:

Scusate tanto per l'assenza in questi ultimi giorni. Durante le vacanze non sono riuscita a scrivere più di tanto. Ecco il motivo del capitolo corto. Mi farò perdonare, promesso.

Buone feste, ci vediamo tra poco.
SHAUUU👻👻

▪•You Found Me•▪ ~RivaMikaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora