Capitolo 22 ~ Terza Parte

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MIKASA'S POV

Annie: <<Chi è?>>

Erano giá le 13:16 quando bussai alla porta della bionda.

In fretta e furia preparammo l'occorrente per la missione e partimmo immediatamente, correndo tra le affollate stradine della cittá ed imboccando ogni scorciatoia da noi conosciuta.

Mikasa: <<Annie, sono io: Mikasa!>>

Risposi dall'altro lato della porta in legno di abete.

Levi aveva insistito nel portare le armi, nonostante io gli avessi detto che non sarebbero state necessarie, sicura dell'innocenza della mia (ormai) amica bionda.

Diedi un'ultima occhiata veloce ai miei compagni di squadra, il corvino a destra ed i miei due migliori amici sulla sinistra, appostati ai lati della porta per nascondersi ma udire comunque tutta la conversazione che si sarebbe tenuta all'interno della minuscola casa, che si trovava in un quartiere poco raccomandabile, della sospettata, prima che mi venne aperta la porta.

Annie: <<Hey, ciao Mikasa! Pensavo non saresti piú venuta.>>

Mi annunciò la ragazza di bassa statura, con entusiasmo, mettendosi in punta dei piedi e schioccandomi un sonoro, umido ed innocente bacio sulla guancia.

Mikasa: <<Perdona il mio ritardo, ma Levi mi ha trattenuta per farmi uno dei suoi soliti "discorsetti".>>

Rossa in volto, le risposi imitando le virgolette con le mani alla parola " discorsetti".

Mentre correvamo in direzione della casa nella quale si sarebbe svolta la terza parte della missione, il capitano mi aveva annunciato quale frottola raccontare alla possibile gigantessa.

Annie: <<Mhh, capisco. Ma non stare lí sulla porta, entra pure! Mi racconterai tutto dentro.>>

Mi invitò, facendosi da parte al lato sinistro dell'ingresso ed ammiccandomi con un occhiolino.

Annuendo, obbedii.

Un forte odore di alcool e fumo mi invase con prepotenza le narici, ma feci finta di non farci troppo caso, cosí cominciai a guardarmi intorno.

Casa di Annie, se possibile, era ancora piú spoglia della mia: un letto singolo dalle lenzuola bianche, dove affianco stava una porta che portava con molta probabilitá al bagno, ed un angolo cottura provvisto solo di un piccolo e sporco frigobar ed un ripiano con sopra una pentola, una padella, qualche posata ed un paio di piatti, tutto accompagnato dalle pareti e dal pavimento di un giallo sporco.

Casa di Annie, se possibile, era ancora piú spoglia della mia: un letto singolo dalle lenzuola bianche, dove affianco stava una porta che portava con molta probabilitá al bagno, ed un angolo cottura provvisto solo di un piccolo e sporco frigobar e...

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Annie: <<Fai come se fossi a casa tua! Accomodati pure sul letto, io ti prendo qualcosa da bere.>>

Cosí dicendo, la ragazza si allontanò da me per andare verso la "cucina", a smucinare nel frigo.

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