Capitolo 25 ~ Il Piano Di Annie

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NARRATORE'S POV

La gigantessa bionda, dando una violenta spallata, ridusse in polvere e macerie le mura che circondavano la cittá.

Di nuovo.

Tutti quei feriti, tutti quei morti.

Stava per succeder un'altra volta.

Familiari, amici, uomini, donne e bambini.

Quella catastrofe non avrebbe risparmiato nessuno.

Nuove vedove, nuovi orfani, nuovi volti deformati dal dolore che poteva procurare il lutto di una persona cara.

Il suono stridulo e rieccheggiante di una campana risuonò tra le luci della città.

Centinaia e centinaia di soldati si prepararono a difendere le loro case, i loro amici ed i loro parenti.

Uomini e donne che cercavano di difendere la propria vita, lottando con le unghie e con i denti per scappare dalla pericolosa morsa della morte.

Levi ed Eren si catapultarono, anche al difuori delle mura, nell'inseguimento del titano, mentre Armin, rimasto indietro ed ormai sfinito, si posó su un tetto, ritenendo che sarebbe stato sicuramente piú utile in cittá, per proteggeee i civili.

Il soldato castano riuscí miracolosamente ad attaccarsi ad Annie poco prima di superare le mura, dove non era piú possibile aggrapparsi con il movimento tridimensionale.

Dopo altri cinque interminabili minuti, la bionda arrestò la sua corsa.

Il corvino e l'altro ragazzo dovettero seriamente sforzarsi per non cadere tra le fauci di giganti piú piccoli, mentre per quelli piú grandi ci pensava Annie, che non si risparmiava ad uccidere qualsiasi cosa le intralciasse il cammino.

Levi ne approfittò, cercando di attaccare immediatamente, ma quello che successe dopo era talmente inaspettato che dovette fermarsi all'istante: il titano dagl'occhi azzurri lasciò cadere Mikasa, dato che non le serviva piú.

Esatto: la corvina serviva solo come esca.

Il vero obiettivo della sua missione era un altro: Eren Jeager.

Levi vide il corpo della sua amata corvina precipitare velocemente ferso terra.

MIKASA'S POV

Sentii la mano che mi sorreggeva appesa a mezz'aria lasciarmi all'improvviso.

Mille brividi mi colpirono, sentendo il vento sfrecciarmi contro durante la caduta.

Questa volta, non potevo davvero fare nulla.

Stavo andando contro morte certa, e non potevo fare niente per salvarmi.

Chiusi gli occhi, mentre una lacrima sfrecciava via dal mio volto, trasportata dal vento anch'essa, sentendomi libera.

Certo, non che fosse tra le morti che piú mi allettavano, quella, ma di una cosa ne ero certa: stavo morendo per una giusta causa.

L'aria, che sembrava quasi cullarmi nonostante la sua violenza, mi rilassò.

Mancava poco all'impatto, ne ero certa, come se il mio sesto senso volesse avvertirmi.

Mikasa: <<Ti amo, Levi...>>

Pronunciai, in un flebile sussurro.

Volevo che le mie ultime parole fossero quelle.

Doveva dirglielo, voleva che lui lo sapesse.

Ma probabilmente era troppo lontano per sentirmi.

Dovevo pronunciare almeno una volta nella sua vita quelle tre semplici parole, anche se avrei voluto ripetergliene per una vita intera, che per me racchiudevano un amore immenso.

Detto ciò, mi sentii piú leggera, come se non avessi piú rimpianti, finalmente pronta a morire in pace.

Non me l'ero mai imnaginata cosí, la mia morte, intendo.

Da piccola sognavo di vivere una lunga e felice vita, affianco ad Eren, con i nostri nipotini che ci saltellavano attorno.

Magari abbracciati nel letto matrimoniale, inspirando insieme l'ultimo respiro.

Da piú matura, invece, una volta passata la cottarella per il mio fratellastro, mi immaginai di morire tra le braccia del castano, con i suoi occhi smeraldini rossi pieni di lacrime, dopo averlo salvato da non si sa quale pericolo.

La notte in cui "dormii" con Rivaille, invece, sognai di morire con lui, sempre una volta raggiunta la maggiore età, mano nella mano, contro tutto e tutti, ma insieme.

Non stavo morendo cosí, ma mi sentivo comunque soddisfatta, perché, con me, a farmi compagnia, c'erano anche le due persone che amavo di piú al mondo, oltre Armin, che era rimasto indietro.

"Loro sopravviveranno, sono forti. Levi proteggerá Eren, ne sono sicura."

Mi autoconvinsi, cercando di rimanere piú serena possibile.

Eccolo: il suolo sotto il mio corpo. Per un attimo non riuscii piú a respirare, a causa del forte impatto, ma poi mi ripresi.

"Perchè sono ancora viva?"

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ANGOLO AUTRICE:

Perdonate il capitolo striminzito, ma non credo che sia piú necessario spiegarvi il motivo. Cosa succederá, ora?
La storia sta per giungere al termine, ormai manca davvero poco.
Vi informo che cercherò di pubblicare un capitolo al giorno, tranne questo weekend, che sarò dal mio boyfriend e... Beh, saró occupata a fare altro! *faccia pervy*
Dopo avervi aggiornato sulla mia vita sentimentale, *coff coff* sessuale *coff coff*, vi saluto. Alla prossima, gente! SHAUUUU👻👻

▪•You Found Me•▪ ~RivaMikaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora