Capitolo 28 ~ Fine

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LEVI'S POV

La guardai, ancora incredulo: aveva gli occhi chiusi, la bocca leggermente dischiusa, ancora in quel suo flebile ed adorabile sorriso.

Mi sentii il fiato mancare, divenuto corto.

Il cuore tornò a battere all'impazzata, riconoscendola.

Mi incupii, se possibile, ancora di piú rispetto a prima.

Con mano tremante, feci per accarezzarle i capelli scuri: erano ancora morbidi, nonostante fossero ricoperti di schifezze, tra cui sangue, pezzi di carne maciullata ed altro.

Un'altra lacrima si fece spazio sul mio volto, rigandomi la guancia sinistra.

Non le avevo mai detto di amarla.

Avrei voluto direglielo quando ero ancora in tempo.

Era bellissima, nonostante fosse pallida come... Un cadavere.

Mi inginocchiai per prenderla, non fregandomi minimamente di mantenere la divisa pulita, su quel poco che rimaneva del corpo di Annie.

Quando la presi in braccio, la sentii piú leggera e fredda.

La portai, a mo' di sposa, fino ad adagiarla tra me ed il fratello, che sembrava non avevere né l'intenzione né il coraggio di alzare lo sguardo per guardarla.

Sembrava stesse quasi dormendo: sul viso dipinta un'espressione serena, le mani candide, le labbra leggermenge spente, le gambe morbide, le braccia poggiate al petto, quest'ultimo che si alzava ed abbassava lentamente.

Aspe-, COSA?!

Sgranai immediatamente gl'occhi, non credendo a quello che stessero vedendo: la corvina respirava ancora.

Levi: <<JEAGER!>>

Quest'ultimo sobbalzò goffamente, non aspettandosi un taglio cosí netto e brutale a quel triste silenzio che galleggiava nell'aria.

Eren: <<CHE CAZZO VUOI ANCORA?!>>

Mi guardò lui, rabbioso.

Le indicai il petto della ragazza, con il dito tremante.

Levi: <<L-Lei... LEI RESPIRA! L-LEI È VIVA, COGLIONE CHE NON SEI ALTRO!>>

Urlai, con voce entusiasta, sorridendo come non avevo mai fatto.

Vidi il volto del castano passare da incredulo, a stupefatto, ad esaltato.

Eren: <<OH DIO! M-MIKASA?! SVEGLIATI!>>

La strattonò violentemente per farla rinvenire.

Levi: <<BRUTTO INCEFALITICO, MA NON VEDI CHE È SVENUTA?! MA CHE CAZZO FAI?!>>

Lo fermai all'istante, ancora con quell'enorme sorriso in faccia, troppo felice per prendermela seriamente col moccioso.

Anche lui, come me, non se la prese nell'udire i miei insulti, anzi: si buttò a capofitto su di me, circondandomi in un abbraccio poco virile.

Stranamente, non mi sentivo per niente infastidito da quel contatto.

Ricambiai le sue attenzioni, quasi soffocandolo per quanto lo stavo stritolando, troppa era l'euforia.

Dopo un paio di secondi, però, mi staccai violentemente da lui, avendo sentito un mugolio di dolore provieniente dalla bocca della ragazza.

Tornai a fissarla, preoccupato.

Le presi una mano, con delicatezza, e la portai alle labbra, cosí da regalarle un dolce bacio, guardandola con una tenerezza infinita.

Sembrava cosí innocente, innocua e vulnerabile in quel momento.

▪•You Found Me•▪ ~RivaMikaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora