[...]
LEVI'S POV
Annie: <<Sono contenta che tu non stia piú dietro a quel coglione.>>
Riuscii a sentire la voce della sospettata dall'altra parte della porta, alla quale avevo appoggiato l'orecchio per sentire meglio.
Sbuffai silenziosamente, non riuscendo a tollerare che quella biondina di merda mi parlasse alle spalle.
Mi girai, in direzione degl'altri due mocciosi, anche loro appollaiati alla finestra per sentire e sbirciare.
Li vidi trattenere a stento una risata, sotto il mio sguardo severo.
Mi distraetti un attimo, giusto il tempo di avvicinarmi a loro, gattonando per non farmi beccare, e dare due "colpetti" dietro la nuca ai miei sottoposti, cercando, con molta difficoltá, di trattenermi dal fargli seriamente male.
Tornai alla mia postazione, ma l'atmosfera era decisamente diversa da come l'avevo lasciata.
Annie: <<Ma dai, Mikasa, ci stiamo solo divertendo. Non essere cosí tesa.>>
Mi avvicinai ancora di piú con l'orecchio teso al legno dell'ingresso, pronto per intervenire qual'ora la situazione dovesse sfuggire di mano.
L'aria, che fino a quel momento era piena di risate da parte di entrambe, ora era decisamente piú seria e tesa.
Annie: <<Vieni qua, devi scioglierti un po'. Tranquilla, ci penso io.>>
Ormai, avendo capito cosa stava succedendo, ero pronto a spaccare quella fottuta porta e mozzare la testa a quella bastarda, ma qualcosa, o meglio: qualcuno, mi bloccò sul posto, reggendomi per un braccio.
Eren: <<C-Capitano, se entra ora, l'intera missione andrà a farsi benedire!>>
Mi disse il moccioso, bisbigliando.
Guardai accigliato il castano dagl'occhi smeraldini che mi aveva appena raccomandato di non fare mosse azzardate.
Levi: <<Cazzo, Eren! È tua sorella, dannazzione! Come fai ad essere cosí tranquillo?!>>
Sbottai io, cercando di non farmi sentire alzando troppo il volume della voce.
Armin: <<Eren ha ragione, capitano Rivaille, non possiamo mandare tutto a monte proprio adesso!>>
Si intromise il piú minuto, sussurrando a sua volta.
Guardai anche lui sbalordito, per poi tornare a concentrarmi sulla conversazione che si stava tenendo all'interno dell'abitazione, digrignando i denti per la rabbia.
"Se dovesse succederle qualcosa, spaccherò ad entrambi l'osso del collo."
Mi ripromisi tra me e me, anche per rassicurarmi.
Mikasa: <<A-Annie, ti prego... Fermati!>>
Sentivo la voce di Mikasa, spaventata.
Il cuore cominciò a pulsare sangue ancora piú velocemente, che sembrava bollire nelle mie vene.
Mikasa: <Annie...>>
Sentii la gabbia toracica espandersi con sempre piú violenza e velocitá. Il respiro era diventato affannoso ed irregolare. Sentii la pelle d'oca spargersi per tutto il corpo.
Dovevo fare qualcosa, non potevo rimanere immobile ed assistere a quell'orribile spettacolo.
"Non può, cazzo. NON PUÒ!"
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▪•You Found Me•▪ ~RivaMika
FanficPrima FF, quindi siate clementi. La storia è ispirata all'Anime/Manga "Attack on Titan". Lo svolgersi della storia rimane immutato fino allo scontro tra Eren ed il Gigante dalle Fattezze Femminili. Allarme spoiler per chi non fosse arrivato a questo...