Prima FF, quindi siate clementi. La storia è ispirata all'Anime/Manga "Attack on Titan". Lo svolgersi della storia rimane immutato fino allo scontro tra Eren ed il Gigante dalle Fattezze Femminili. Allarme spoiler per chi non fosse arrivato a questo...
I suoi occhi, dette le ultime parole, si illuminano.
<<Ma quindi... Quanto tempo hai dormito, mamma?>>
La bambina, che fino a poco tempo fa era seduta a cavalcioni sulle gambe del padre, è invece ora in piedi, curiosa.
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Ridacchio nel notare i suoi occhioni scuri brillare dalla gioia.
<<Beh, forse questo dovresti chiederlo a papá.>>
La bambina, quindi si gira in direzione del padre, che, con un sorriso dolce stampato in volto, le risponde.
<<Beh, la mamma ha dormito per circa due mesi, piccola mia.>>
Detto ciò, le accarezza amorevolmente i capelli con fare affettuoso.
<<Eh si, Mikasa ci ha fatto prendere un bello spavento!>>
Aggiunge Eren, seduto comodamente sul divano nel salotto luminoso.
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Io, seduta sul tavolino, gli mando un'occhiataccia.
La piccola Isabel si risiede sulle gambe di Levi, che invece è seduto sulla sedia davanti a me.
<<E dove avete portato la mamma?>>
<<A Wall Sina, la cittá piú ricca ed interna!>>
Questa volta a rispondere è Armin, che era stato colui che le aveva messo le mani sulle orecchie per non farle sentire alcune scene spinte del racconto e le imprecazioni dei presenti. Inoltre, si era divertito anche a fare da narratore esterno un paio di volte, assumendo un tono teatrale che fece ridere a crepapelle la bambina dai capelli corvini.
<<M-Ma i-i g-giganti...? Non erano entrati nelle mura?>>
La voce le tremava a causa della paura.
<<Quei brutti ceffi li ha sistemati il papà!>>
Levi dichiara con tono soddisfatto.
<<Ma esistoni ancora quei mostri?>>
Chiede ancora preoccupata.
<<Oh, ma certo che no! Grazie allo zio Eren, siamo tutti riusciti a scoprire il segreto dei giganti, cosí da mandarli via da quí!>>
Mi intrometto io, per rassicurare mia figlia.
Lei mi sorride.
<<Bene, però avevi promesso che dopo questa storia saresti andata a letto, ricordi?>>
Le chiede con tono gentile mio marito, prendendola in braccio e portandola con la forza al piano di sopra, nella sua camera da letto.