Capitolo 29 ~ Extra

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MIKASA'S POV

<<E fu cosí che io e tuo padre ci trovammo.>>

I suoi occhi, dette le ultime parole, si illuminano.

<<Ma quindi... Quanto tempo hai dormito, mamma?>>

La bambina, che fino a poco tempo fa era seduta a cavalcioni sulle gambe del padre, è invece ora in piedi, curiosa.

La bambina, che fino a poco tempo fa era seduta a cavalcioni sulle gambe del padre, è invece ora in piedi, curiosa

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Ridacchio nel notare i suoi occhioni scuri brillare dalla gioia.

<<Beh, forse questo dovresti chiederlo a papá.>>

La bambina, quindi si gira in direzione del padre, che, con un sorriso dolce stampato in volto, le risponde.

<<Beh, la mamma ha dormito per circa due mesi, piccola mia.>>

Detto ciò, le accarezza amorevolmente i capelli con fare affettuoso.

<<Eh si, Mikasa ci ha fatto prendere un bello spavento!>>

Aggiunge Eren, seduto comodamente sul divano nel salotto luminoso.

Aggiunge Eren, seduto comodamente sul divano nel salotto luminoso

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Io, seduta sul tavolino, gli mando un'occhiataccia.

La piccola Isabel si risiede sulle gambe di Levi, che invece è seduto sulla sedia davanti a me.

<<E dove avete portato la mamma?>>

<<A Wall Sina, la cittá piú ricca ed interna!>>

Questa volta a rispondere è Armin, che era stato colui che le aveva messo le mani sulle orecchie per non farle sentire alcune scene spinte del racconto e le imprecazioni dei presenti. Inoltre, si era divertito anche a fare da narratore esterno un paio di volte, assumendo un tono teatrale che fece ridere a crepapelle la bambina dai capelli corvini.

<<M-Ma i-i g-giganti...? Non erano entrati nelle mura?>>

La voce le tremava a causa della paura.

<<Quei brutti ceffi li ha sistemati il papà!>>

Levi dichiara con tono soddisfatto.

<<Ma esistoni ancora quei mostri?>>

Chiede ancora preoccupata.

<<Oh, ma certo che no! Grazie allo zio Eren, siamo tutti riusciti a scoprire il segreto dei giganti, cosí da mandarli via da quí!>>

Mi intrometto io, per rassicurare mia figlia.

Lei mi sorride.

<<Bene, però avevi promesso che dopo questa storia saresti andata a letto, ricordi?>>

Le chiede con tono gentile mio marito, prendendola in braccio e portandola con la forza al piano di sopra, nella sua camera da letto.

<<M-MA UN'ULTIMA FAV- OH, E VABENE! BUONANOTTE MAMMA! BUONANOTTE ZIO EREN! BUONANOTTE ZIO ARMIN!>>

Sento gridarle dal piano di sopra.

La amavo terribilmente troppo.

LEVI'S POV

<<Su, piccola guerriera! È ora della nanna.>>

La poggio delicatamente sul letto della sua camera, rimboccandole le coperte e dandole il bacio della buonanotte.

La poggio delicatamente sul letto della sua camera, rimboccandole le coperte e dandole il bacio della buonanotte

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<<'Notte papá, ti voglio bene.>>

Mi dice con la sua voce stridula.

La guardo, orgoglioso e con gl'occhi stracolmi d'amore.

<<Anche il papà ti vuole bene, mocciosetta. Buonanotte!>>

Le dico, spegnendo la luce e scendendo al piano di sotto.

Quel racconto mi ha riportato in memoria tanta di quella sofferenza...

Ma ora sono felice, dannatamente felice.

Il capitolo da soldato era ormai chiuso, non essendoci piú i giganti da ormai ben 10 anni.

Due anni dopo, io e Mikasa, avemmo la nostra piccola fragolina, che chiamammo Isabel.

Ci sposammo e comprammo una casa.

Ed ora eccomi qui! Con una famiglia perfetta, circondato dall'amore dei miei amici e familiari, in una casa niente male!

Sorrido, un sorriso vero, come quelli che ero abituato a fare da oramai 11 anni.

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PS: Scrivere al presente è una tortura.

▪•You Found Me•▪ ~RivaMikaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora