LO ODIO..LA ODIO

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POV AIDAN

Ero andato in camera, dove mi ero messo in pigiama.
Quando ero uscito dalla stanza, avevo osservato per qualche istante la porta chiusa di Helena, ma alla fine mi ero diretto al planetario.

Non appena ero entrato dentro, e avevo chiuso la porta, avevo iniziato a girare.
Avevo scorto Helena sdraiata su uno scalino, ma non me ne ero curato.

Avevo cercato un altro posto.
Mi ero seduto su una poltrona e avevo iniziato ad osservare le stelle.

Erano passati minuti interminabili a guardarle, e quando avevo deciso di ritirarmi in camera, avevo sentito dei passi.
Mi ero voltato e l'avevo vista incamminarsi verso l'uscita, ma prima che lei ci arrivasse, le ero andato incontro afferrandola per il polso.
Lei osservava prima il suo polso e poi me senza fiatare.

"Chi sei?" le avevo domandato.

Non sapevo il perché le avevo fatto quella domanda, sentivo solo il bisogno di farlo.
Mi sentivo legato a lei, e volevo comprenderne il motivo.

Lei aveva roteato gli occhi al cielo, cosa che trovavo irritante.

"Non credi avresti dovuto presentarti molto prima?" mi aveva domandato, con tono ironico.

"Non intendo questo Helena" avevo detto calcando il suo nome.

"Che t'importa? Sono una portatrice di magia proprio come te" mi aveva risposto.

Avevo stretto ancora di più la presa sul suo polso, ma lei aveva iniziato a tirarlo verso di sè invano.
L'avevo spinta al muro bloccandola, nonostante cercasse di dimenarsi senza alcun risultato.

"Non fa per te" le avevo detto guardandola negli occhi.

Potevo sentire il suo respiro, il suo battito.

"Non sono cose che ti riguardano".
Aveva detto.

"Ti ho detto che non fa per te" le avevo ribadito, ma non ascoltava lo stesso.

Eravamo finiti per iniziare un'accesa discussione. Aveva iniziato a criticare il mio modo di fare e di essere, fin quando non ne avevo abbastanza e l'avevo strattonata, facendola stare zitta.

"Tu non sai nulla di me!" le avevo urlato contro.

Per un attimo mi era sembrato di vedere i suoi occhi divenire più lucidi.

"E tu non puoi permetterti di trattarmi come pezza per i piedi e poi venire a parlarmi. Sai che, c'è ti odio. Ti odio per il tuo modo di essere" mi aveva detto allontanandosi da me e liberandosi dalla mia presa.

Si era diretta alla porta e l'aveva aperta.

"Non sai quanto io odi te" le avevo urlato dietro, prima che la chiudesse del tutto.

POV HELENA

Ma vedi tu che sbruffone!
Ero tanto tranquilla e lui era venuto a distruggere la mia tranquillità, e per cosa?
Per dirmi che Adrian non faceva per me.

Ma che ne sapeva lui, che gli importava.
Era lui quello che faceva dal primo giorno l'arrogante e lo scontroso con me e adesso pretendeva di intromettersi in cose che non lo riguardavano?
Stupido illuso.

POV AIDAN

Stupida insolente, non dà ascolto a niente e nessuno, sempre pronta a dire la sua!
E quell'Adrian da quattro soldi, non mi convince affatto.

Ogni ragazzo tra i nobili più importanti era stato assegnato alla propria villa.
Momenti di emozione, gioia e stupore li avevano colpiti tanto da lasciarli senza fiato.
Incontri di vecchia data inaspettati, nuovi arrivi dubbi e gelosie.

Chi si scontrava, chi legava e chi era visto come un ignoto di cui non si sapeva se sospettare o meno.

Adrian, lo stesso ragazzo che aveva prelevato Helena col suo gruppo per portarla in accademia, era lo stesso che si era mostrato particolarmente interessato alla ragazza nell'ambito di aspetti materiali. Egli era colui che alla cena di benvenuto si era mostrato dolce e simpatico con la giovane nobile, eppure vi era un'ignota tensione.

Qualcuno vedeva oltre l'evidenza, ma nessuno aveva certezza se questa evidenza fosse reale o meno, e Aidan questo lo aveva notato molto bene.
Egli aveva notato la strana aura che emetteva il ragazzo, un'aura piuttosto insolita da metterlo in allerta.

Dall'altra parte della città, separata e nascosta da tutti, si trovava invece la misteriosa organizzazione di cui Rebecca stava per entrare a far parte, la quale complottava a favore del ritorno di uno dei portatori di magia più forti esistente da secoli e rimasto nella storia segnandola profondamente.

E che dire di KATHERINE, madre di Helena.. Anche lei era un mistero da scoprire.. Chi fosse realmente ancora nessuno lo sapeva.

La giovane e spietata donna però aveva un obiettivo ancor più oscuro e crudele del semplice ritorno del dominatore e il suo odio innato verso Helena destava molti sospetti all'interno della sua associazione, che ben presto l'avrebbe messa con le spalle al muro ma venendo inconsapevolmente ingannata una seconda volta.

Qualcosa ben presto sarebbe accaduto.
Rebecca stava per fare il suo rito e la guerra stava per avere inizio.

Il tempo stringeva sempre di più, ma nessuno sospettava di alcun pericolo in arrivo.. E sarebbe stato questo a recare distruzione e dolore.


L'indomabile (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora