ARMATE

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POV RUFUS

Da quando ero ritornato, avevo messo a duro lavoro le mie armate, le stesse che Katherine per anni aveva addestrato per conto mio. Non aveva fatto un cattivo lavoro, ma neanche un'ottimo lavoro, per cui avevo reso tutto più faticoso, ed aumentato i livelli di difficoltà. Dovevano essere pronti a tutto, perché questa volta la vittoria doveva essere solo mia e dovevo riavere ciò che un tempo avevo perduto, a costo delle vite di ogni cittadino di questo squallido regno.

E Rebecca, colei che era stata reclutata da Katherine stessa sotto mio ordine, avevo deciso di addestrarla personalmente. Dovevo farla divenire un mostro senza cuore, una macchina da guerra indistruttibile e ciò non era complicato. Anche lei nel profondo era predisposta all'odio ed al potere, e questo non poteva altro che vantaggiarmi su tutto.

Dovevo trovare la figlia di quella traditrice di mia madre, rubarle ogni singolo briciolo di magia che scorre nelle sue vene e farla fuori una volta per tutte. Ma soprattutto, dovevo scoprire chi era costei.

Katherine sosteneva fosse la figlia del preside, anzi ne era sicurissima, e anch'io lo credevo.
Ma non potevo ancora averne la certezza, non fin quando non avrei secondo i piani.

Ma il problema era ben altro, dovevo trovare il portale per gli inferi e quel libro contenente la profezia. Solo grazie ad esso avrei avuto via libera. Esso mi avrebbe chiarito la via fa seguire attraverso la lettura dell'intera profezia a molti misteriosa.

"Mi scusi signore" aveva detto Katherine.

"Non si bussa prima di accedere al mio ufficio?" le avevo domandato voltandomi a guardarla con sguardo truce.

"Mi perdoni mio signore, non si ripeterà più" aveva risposto.

Le avevo rivolto un gigno soddisfatto, amavo incutere terrore e vedere tutti ai miei piedi.

"Dimmi Katherine cara, qual buon vento ti porta qui ad interrompere le mie riflessioni" le avevo domandato, iniziando a vagare per l'intera stanza con lo sguardo.

"Credo ci siano dei problemi. Sembra che il sigillo degli inferi si stia per spezzare e soprattutto Rebecca è tornata di pattuglia dall'Accademia, e mi ha riferito di aver sentito il preside discutere con gli altri docenti di un possibile allontanamento di Aidan ed Helena per un addestramento speciale" mi aveva detto Katherine.

Se il sigillo si stava realmente per spezzare, voleva dire che il giorno della grande battaglia stava per avvicinarsi, e che la misteriosa ragazza enunciata nella profezia stava per fare la sua comparsa. Era il momento di mettersi sotto.

"Dove? Eh... Dove hanno intenzione di mandarli?" avevo domandato a Katherine.

"In due regni appartenenti a dimensioni parallele alla nostra, create dal preside stesso. Saranno divisi ed avranno un tutore. Straranno via circa un anno e seguiranno un durissimo addestramento, privi di contatti tra loro e cin parenti o amici sino al giorno del loro ritorno". Mi aveva spiegato lei.

"Suppongo che gli infiltrati sarà impossibile introdurli" avevo detto.

"Ebbene, procederò cin un controllo psichico alla mente di Helena. Tenterò di indebolirla, renderla fragile ed incisura e nel frattempo, in questo anno nessuno compresa Rebecca e te avrà un solo attimo di pace e riposo. Allenamenti costanti, ed io mi occuperò personalmente del resto. Soni stato chiaro?" le avevo detto.

"Certo, chiarissimo mio signore" mi aveva risposto Katherine.

"Perfetto, corri a diffondere la mia comunicazione e iniziate a darvi da fare, all'istante!!" avevo detto alzando il tono di voce.

Katherine era uscita dall'ufficio, e mi aveva lasciati solo a riflettere.

L'indomabile (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora