LA PORTA INFERNALE PT3

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POV HELENA

Non riuscivo ancora a credere a quanto avevo appena sentito.
Il mio cuore sembrava perdere sempre più i suoi battiti, talmente grande era l'emozione e la felicità.

Avevo avvicinato la mano al suo volto e proprio quando stavo per parlare un'intensa luce aveva iniziato a sprigionarsi dal mio ciondolo, avvolgendo il mio corpo ed bruciando sempre più forte.
Sentivo la voce di Aidan sempre più ovattata, mentre delle fiamme nere iniziavano ad avvolgere il mio corpo, provocandomi ancora più sofferenza.

Mi ritrovavo circondata da alte fiamme e dal forte bagliore emanato dalla mia collana. Sembrava stesse avvenendo una sanguinosa lotta tra le due forze, e proprio quando ormai iniziavo ad essere priva di forze e non tollerare quel forte dolore, avevo sentito un dolce e melodioso suono.

Sembrava come una musichetta emanata da un callion, una dolce ninna nanna.

"Piccola Helena"

Qualcuno mi chiamava. La voce era roca, sconosciuta.. non ne comprendevo la provenienza.
Volevo rispondere, ma ogni qual volta tentavo di dire qualcosa il fiato mi si mozzava in gola. Era una lenta tortura, che non sembrava aver più fine.

"Non faticare, comunicare non ti sarà possibile sin quando tutto non sarà cessato. Non devi aver paura, non sono una forza maligna né male voglio farti; sono qui per guidarti verso il tuo destino, sono qui per prenderti sotto la mia protezione ed addestrarti a sconfiggere il male che ormai si è risvegliato. Sono qui per aiutarti a rompere il sigillo che limita i tuoi antichi poteri. Tu, figlia della morte.. tu figlia della vita, tu nipote della saggezza, della luna, dell'intelletto... Nipote dell'infinito, portatrice di distruzione o salvezza, custode dell'antico potere, dell'antica pietra.. essere puro dell'innata forza, saggezza e bontà.. dovrai seguire il sentiero che la collana ti indicherà, varcherai l'oblio e se il tuo cuore puro sarà il sigillo si spezzerà donandoti ciò che ti spetta. Mia dolce fanciulla, non temere le tenebre.. segui il tuo cuore e la strada di ritorno sola, dinanzi ai tuoi occhi, si illuminerà".

Una volta che la voce aveva cessato di parlare, anche il dolore e le fiamme avevano iniziato a dissolversi nel nulla, come non fossero mai arrivati.
La collana non aveva però cessato di emanare quella strana luce, ma ne aveva solamente ridotto l'intensità.

Avevo compreso che dunque avevo un compito.. dovevo seguire quanto la voce aveva ordinato. Non tutto però mi era chiaro.
Mi aveva chiamata figlia della morte e della vita, aveva pronunciato strane frasi ma tutte riguardanti me. Ed era dunque divenuto mio prossimo obiettivo scoprire tutto sulla mia vita.

Non mi ero resa conto di aver tenuto per tutto quel tempo gli occhi chiusi, ed una volta riaperti mi ero ritrovata il volto stravolto di Aidan.

"Oddio... Helena stai bene? Cos'è successo??.. ti prego perdonami se non ho avuto la forza di aiutarti, ma era tutto più potente di me". Aveva detto Aidan.

Accarezzandogli il volto avevo dato lui una risposta.

"Non temere. La sofferenza è stata breve, ma ora tu di me devi fidarti..
So la strada da intraprendere".

"Che vuol dire?" Mi aveva domandato lui.

"Devo rompere il sigillo che limita i miei poteri. Devo seguire il sentiero che la collana mi indica e raggiungere un portale che mi aprirà le porte dell'oblio". Avevo spiegato.

Il suo sguardo era pensieroso e confuso.

"Qualcosa non va Aidan?" Avevo domandato.

"No.. è solo che.. ascoltami non so se c'entri o meno. Il motivo per cui ero venuto a parlarti è che giorni fa ho trovato un sentiero nascosto, esso porta ad una porta sigillata la quale si può aprire solo con questo". Aveva detto uscendo dalla sua maglia un ciondolo identico al mio.

Ero sconvolta, confusa.. non comprendevo come poteva essere che entrambi possedessimo la medesima collana. I dubbi e le incertezze mi assalivano. Era ormai assodato, avevo bisogno delle mie risposte.

L'indomabile (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora