CAPITOLO

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POV SEBASTIÁN

"Dunque anche tu sei arrivata da poco qui a Giulmya e dunque entrata in accademia" avevo detto osservando Helena.

Mi ero offerto di accompagnarla fino a casa e parlare con lei.
Mi aveva dato l'impressione di essere molto vaga nel parlare del suo arrivo qui, come anche nel parlare del posto e di come fosse arrivata.
Era come se volesse nascondere qualcosa ed io avevo intenzione di scoprire cosa ad ogni costo.

"Già, ma non ho ancora avuto modo di vedere il regno".

Mi aveva detto, aggiungendo tale dettaglio, come a voler rendere chiara la cosa.
Ma tutto mi puzzava di marcio ed ogni istante che passava, lo confermava indirettamente, attraverso i suoi atteggiamenti.

"Oh, beh.. A questo c'è rimedio" le avevo detto.

Si era voltata a guardarmi con sguardo accigliato.

"Nel senso che se ti va, potrei farti fare un giro io stesso. Occasione per conoscersi anche meglio" avevo aggiunto sorridendole.

Era pensierosa, lo si leggeva nello sguardo.

"Non saprei" aveva detto.

"Non vorrai mica perderti il meglio. E poi dai, il fine settimana fanno cose bellissime" le avevo detto.

Aveva sorriso e alla fine aveva accettato.

Avevamo percorso il tragitto fino a casa in totale silenzio. Di tanto in tanto le mandavo delle occhiate di sottecchi, non riuscendo a non pensare quanto, se non fosse stato per il mio compito, mi sarebbe piaciuto poterla conoscere anche sotto altri punti di vista, come ad esempio la possibilità di essere una coppia.
D'altronde era una ragazza dalla bellezza unica quanto rara.
Ma non potevo permettermi di farmi distrarre da stupidi pensieri.
Dovevo assolutamente portare a termine il mio compito il prima possibile.

POV HELENA

Cos'era quella visione che avevo avuto? Perché era una visione. Non poteva essere altro.

Ma non capivo come avevo fatto ad averne una e soprattutto il suo significato.
Perché mi ero vista nei panni di Sebastián. Era come rivivere un suo ricordo, interrotto nel momento più importante della vicenda.

Questa cosa mi rendeva molto ansiosa. Non mi ispirava nulla di buono.
Avevo pensato di parlarne con mio padre, ma non volevo giungere a conclusioni affrettate ancor prima di aver compreso cosa realmente fosse accaduto ed il senso di tutto quanto.

Avevo anche ben altro a cui pensare. Ed una di queste cose era capire meglio le mie origini, perché ero sicura che di tutto quello che mio padre mi raccontava da piccola imponendomi di non farne parola con nessuno, non mi aveva detto quello che realmente aveva più importanza volutamente.
Ed il mio obiettivo era scoprire quali verità nascoste, fino ad ora mi avesse celato.

E poi c'era quello strano libro letto per fare la ricerca, che non faceva parte dei libri di testo scolastici, il cui contenuto era misterioso e non si trovava in nessun'altro libro.
Volevo continuare a leggerlo per comprendere, ma avevo deciso di fare tutto con calma, passo dopo passo e con i giusti tempi.

Un altro problema che era appena sorto, era proprio Sebastián. Aveva insistito per riaccompagnarmi a casa e durante il tragitto aveva fatto troppe domande, molte a cui spesso trovavo difficile dare una risposta.

Volevo tenerlo alla larga, ma ciò si era rivelato essere un'impresa, poiché aveva insistito per farmi fare anche un giro del regno di Giulmya e, non avendo scuse valide e non banali da esporre, ero stata costretta controvoglia ad accettare.

POV AIDAN

Erano passati diversi giorni dall'arrivo di Sebastián, dallo strano episodio successo ad Helena.
L'accaduto ai miei occhi era piuttosto insolito, ma avevo voluto provare a non essere troppo sospettoso e precipitoso almeno per una volta.

Quasi quasi ci stavo riuscendo, ma quasi.
Tutto finché una fatidica sera, dopo aver notato il loro notevole avvicinamento, non sentii Helena urlare durante la notte.

Mi ero fiondato da lei, tentando di rassicurarla, ma non le avevo domandato nulla. Volevo fosse lei a raccontarmi cos'era accaduto, ma a quanto pareva le parole non servivano affatto, poiché dopo che si era riaddormentata si era verificata nuovamente la medesima cosa, con la differenza che in quel caso io ero presente, ed avevo potuto comprendere che l'oggetto dei suoi incubi era Sebastián.

Non sapevo cosa sognava, ma di una cosa ero sicuro.
Dovevo scoprire il perché i suoi assidui incubi erano incentrati su di lui.
Troppe cose stavano accadendo ed erano tutte una più misteriosa delle altre.

Ore 9:00

Ci trovavamo in palestra.
Dopo la notte insonne passata accanto ad Helena ero distrutto ma cercavo di non darlo a vedere.
Lei invece aveva profonde occhiaie e prestava poca attenzione a quello che faceva.
Persino Ben e Roxy lo avevano notato e le avevano fatto innumerevoli domande, a cui lei aveva risposto vagamente e introducendo sempre qualche falsa notizia.

Il professore aveva deciso quel giorno di farci battere a coppie, come simulazione degli incontri che si sarebbero tenuti la settimana successiva.
In questo caso le coppie non erano scelte da lui, ma semplicemente prese da un elenco in ordine cronologico e il vincitore si batteva col successivo.

Quando avevamo iniziato, avevo seguito gli scontri di tutti, notando le debolezze di ogni combattente.
Di tutti ne avevo trovato una, tranne di Helena, che pur essendo distrutta aveva sprigionato un'immensa forza che l'aveva portata a vincere ogni scontro.
Era come se in quel momento la sua stanchezza fosse sparita, lasciando spazio ad un lato più oscuro di lei. Un lato che le aveva donato molte vittorie in un tempo record, che aveva stupito il professore stesso.

"I vincitori sono Aidan La Rue ed Helena Price che si batteranno in questo scontro finale". Aveva annunciato il professore.

Molti gridolini si erano innalzati nella sala, mentre entrambi raggiungevamo il centro.

L'indomabile (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora