L'indomabile (In Revisione)

LA RICOMPARSA PT2

POV HELENA

Una serie di fascicoli erano buttati a caso dentro al baule, e sparse vi erano diverse buste.
Recuperati anche quella trovata da piccola nella mia culla e iniziai ad aprirle una alla volta.

La prima busta che avevo afferrato, era una busta bianca, chiusa con sigillo di una rosa blu.
L'avevo aperta e ne avevo afferrato il contenuto.

Vi erano diverse foto di me da piccola all'età di circa quattro anni in braccio ad Iris.
Altre di me più grande con mio padre.
Altre mentre gioco.
Guardarle, mi faceva riaffiorare alla mente innumerevoli ricordi.

Finito di osservarle, le avevo riposto nella propria busta e le avevo separate dalle altre per non fate troppa confusione.

Avevo afferrato un'altra busta, questa era la stessa trovata nella culla da piccola.
Non ricordavo bene il contenuto, per questo avevo deciso di dare un'occhiata.
L'avevo aperta, e ne avevo estratto una lettera.

Piccola Helena, non posso comunicarti  ancora chi sono, ma un giorno lo saprai e forse potremmo nuovamente incontrarci.
Per il momento, ti chiedo di crescere come una persona forte e non farti mai abbattere dal dolore.
Tu sei una bambina molto speciale, e presto lo capirai.
Mi raccomando, dai sempre e solo ascolto a Michael, il tuo nuovo padre e non dar mai fiducia a nessuno, se non sei sicura la meritino.
Riguardati sempre dalle persone che ti circondano. Il male è sempre alle spalle, pronto a colpire quando meno te lo aspetti.
Ti chiedo un'ultima cosa e vorrei lo facessi, senza mai dubitare, un giorno avrai anche tu le tue risposte.
Porta sempre con te il ciondolo da me donato e non lasciarlo mai, per nessuna ragione.
Nascondilo ad occhi indiscreti e fa si che non cada in mani sbagliate.
Proteggilo come fosse la cosa che più al mondo ami, ed anche lui al momento giusto proteggerà te.
Ricorda piccola Helena, non dubitare mai do te stessa e di quello che realmente sei.

Non ricordavo affatto fosse questo il contenuto della lettera. Ma di sicuro ricordavo di quel misterioso ciondolo che ho sempre portato, e nascosto ad occhi indiscreti.
Proprio come diceva la lettera.
Proprio come mio padre mi aveva raccomandato sempre di fare, nonostante non mi aveva mai dato le spiegazioni che tanto avevo bramato.

Mi ero diretta nel bagno e posta davanti lo specchio.
Avevo tirato fuori la catenina nascosta dai miei abiti, ed avevo iniziato ad osservarla.

Il ciondolo, aveva la forma di una goccia che liberava attorno a se dei fasci. Fasci che sembravano essere di fuoco.

Non sapevo cosa essa possedeva di così importante, ma ogni qual volta la toglievo per un solo istante, sentito il bisogno di riso propriarmene subito, e tenerla sempre d'occhio.
Sentivo che c'era un legame con essa, che ancora non mi era stato svelato.

D'altronde, anche delle mie origini sapevo ben poco, e quel poco che sapevo aveva talmente tanta importanza, da poter mettere a rischio la mia vita, e per questo ero costretta a nascondere ogni cosa di me.

Col tempo avevo compreso che prima o poi le risposte mi sarebbero state date, e che per qualche ragione ero fondamentale.
Avevo compreso di essere l'oggetto dei desideri di molte persone abbastanza pericolose, e che queste ultime avessero scoperto tutto di me, i rischi e problemi sarebbero stati enormi.

Mi ero allontanata dal bagno ed ero tornata nella mia stanza, accanto al letto a riprendere il lavoro iniziato.

Avevo afferrato un'altra busta.
Essa era nera, con uno stemma poco identificabile argentato.

L'avevo aperta, e ne avevo iniziato a leggere il contenuto.

Al suo diciottesimo compleanno io caos avrà inizio.
Il signore farà il suo ritorno, e l'equilibrio sarà nuovamente distrutto.
Solo le eredi sapranno portare la pace o la distruzione in questo nostro regno.
Solo gli eredi saranno predestinati a lottare.
E lei, l'erede perduta farà ritorno.
Un sacrificio verrà fatto.
Il destino del mondo, donerà la vita a coloro, destinati a riportare l'equilibrio.

Avevo terminato per l'ennesima volta di leggere quelle righe.
Ero sconvolta.
Sembrava, che esse parlassero di un futuro che ancora doveva avvenire, ma non riuscivo a capire cosa quella lettera ci facesse all'interno di tale baule.
Non comprendevo il legame che poteva esserci con me.