L'indomabile (In Revisione)

CAPITOLO

POV REBECCA

Sono distesa su un'altare in pietra che oltre ad essere freddissimo è piuttosto scomodo, e di certo le cinghie che mi tengono legata ad esso non migliorano la situazione.
Non posso vedere nulla, se non ciò che succede alla mia destra e sinistra, per il resto sono impossibilitata nel muovermi.

Questa situazione mi terrorizza un pò, insomma... Le cinghie, i macchinari, l'altare..
Ho come la sensazione che questa trasfusione sarà piuttosto dolorosa.

POV HELENA

Sentivo un continuo bussare alla porta, e poi qualcuno che l'apriva.
Mi ero voltata dalla parte opposta, ma qualcuno aveva aperto le tende.

"Noo" avevo detto.

Mi ero coperta la faccia col cuscino, ma la stessa persona mi aveva tirato via le coperte.

"Signorina, sono le 7:00, deve prepararsi alle 7:40 passa il cocchiere a prendervi per portarvi in accademia". Mi aveva detto Iris.

Avevo scostato il cuscino, mi ero seduta sul letto, e avevo iniziato a stropicciarmi gli occhi.
Quando mi ero ripresa, avevo notato di essere ormai sola in stanza.

Mi ero alzata dal letto, ero entrata in bagno e mi ero andata a fare un bagno caldo.
Dopo circa dieci minuti ero già pronta di fronte all'armadio a scegliere cosa indossare.
Adesso che avevo cambiato vita, dovevo anche adeguare tutto il resto.

Avevo optato per una camicia bianca in pizzo, con colletto nero ed una gonna nera.

Per quanto riguardava il trucco, avevo invece deciso di mettete una leggera linea di eyliner nero e un lucidalabbra color carne.
Quando ero pronta, avevo preso la mia borsa, e mi ero diretta subito in cucina per fare colazione.

Dopo aver sceso le scale noto Aidan seduto sulla poltrona.

"Buongiorno" mi dice.

"Buongiorno Aidan". Dico.

"Ti aspettavo per fare colazione, sono le 7:25". Mi dice.

Si alza dalla poltrona senza ottenere alcuna mia risposta e lo seguo in sala pranzo dove ci sediamo uno di fronte all'altra.
Agli angoli della sala pranzo si trovano due maggiordomi, pronti a servirci qualora domandiamo qualcosa.

Sulla tavola c'è di tutto e di più.
Vi sono due crostate una con la nutella e una con la marmellata, delle fette biscottate, tre marmellate, una albicocca, una ciliegia e per ultima fragola.
Ci sono anche cornetti, pane, del succo, del latte, biscotti alle mandorle, al cioccolato e infine una macedonia é posta al centro della tavola.

POV AIDAN

Mi sono appena seduto a tavola e ciò che vedo non mi stupisce poi più di tanto, in fondo a questi servigi ci sono abituato.
Osservo un pò il tutto.
Prendo del succo all'arancia.

"Ne vuoi?" le domando, per cortesia.

"No, ti ringrazio". Dice.

Mi verso il succo e prendo un cornetto e un pezzo di crostata alla marmellata.
Helena invece si versa del latte e versa nel suo piatto un po di macedonia.
Mangiamo in silenzio, fin quando non finiamo e il maggiordomo ci accompagna alle carrozze.

Arrivati in accademia, saluto Roxy e Ben, e con quest'ultimo mi dirigo all'ingresso.

"Allora?" mi domanda Ben.

"Beh.. Niente novità tranne che ogni volta che ci rivolgiamo anche una sola parola finiamo per litigare". Dico.

"Tipico per persone come voi". Dice.

"Scusa?? Persone come voi? Qui la cocciuta è la signorina". Dico oltraggiato.

"No qui il cocciuto nonché scorbutico sei solo tu Aidan la Rue". Mi dice Helena comparendomi alle spalle.

Io e Ben ci voltiamo e vediamo Roxy ed Helena avvicinarsi a noi.
Le avevamo lasciate in cortile, non pensavo minimamente fossero entrate anche loro.

Guardo di sottecchi Ben che se la ride.
E certo per lui è un divertimento, ma glielo darò io il ben servito al momento giusto.

La campana suona e ci dirigiamo tutti e quattro nell'aula di storia della creazione.
Ovviamente scegliamo i posti vicino la finestra.
Ben e Roxy si posizionano nel penultimo banco, mentre io ed Helena casualmente capitiamo insieme.

Pochi minuti dopo che abbiamo preso posto, Helena cerca di prendere parola con me.

"Ehi, emh.. Secondo te che faremo?". Dice.

Peccato che io sia talmente scocciato, da non aver voglia di darle retta.
Mi volto sbuffando e nello stesso istante entra la professoressa.
È una donna piuttosto affascinante.
Ha lunghi capelli neri con una frangia, occhi castano scuro, veste piuttosto elegante ma non è molto alta.

Ci osserva tutti e infine si siede alla cattedra.