Spesiale TRE CAPPA: Logan_2

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Immagina:

Quella maledetta ragazzina... In che razza di guai si era cacciata?
Doveva assolutamente riportarla dal professore. Ogni tanto Logan si girava per controllare che non fosse morta o caduta, e per fortuna era sempre ancora lì.
Quando arrivò alla Scuola si precipitò alla camera del professore e bussò insistentemente finché questo non gli aprì.
- Oddio... - disse con un filo di voce Charles.
La stesero sul letto.
- Logan, chiama gli altri. So cosa è successo a (y/n). -

Tutta la squadra era riunita nella stanza. Il Professore poggiava le mani sulle sue tempie ed aveva gli occhi chiusi, solo così avrebbe potuto scoprire cosa le era capitato.
D'un tratto sgranò gli occhi.
- Oh, no... -
- Cosa? Cosa succede? - chiese ansioso Scott. Quella ragazzina aveva stravolto la vita anche a lui e non avrebbe permesso a nessuno di portargliela via.
Il corpo di (y/n) cominciò a contrarsi più e più volte e infine Charles dovette staccarsi.
- Non mi aspettavo che avesse vissuto un'esperienza così dolorosa... -
- Magneto? -
Lui era il pensiero fisso di Logan.
- No, stavolta lui non c'entra. Sembra ci sia un'altro mutante, e dal ricordo dovrebbe avere gli stessi poteri di Raven, ma non saprei: era tutto offuscato, sembrava in preda a una specie di... Rabbia. -
- (y/n)? Arrabbiata? Mai successo. -
- Magari era sotto l'effetto di un controllo? -
- Sì, può essere. Ma perché? Perché lei, perché ora? -
Calò il silenzio.
- Professore, guarda di nuovo dentro di lei, vedi dov'era. -

Buio. Freddo. Gocciolìo. Strani ticchettii, forse un orologio. Una voce.
"(y/n)" ti chiama, "(y/n)!"
Mugoli, ti alzi, i tuoi movimenti sono deboli e rigidi. Cadi. Sei invasa da un torpore come di dormiveglia.
Il tuo carceriere è lì, a due passi da te, ma non riesci a muoverti, né del resto a vederlo.
"(y/n), sono contenta che tu non abbia fatto resistenza. O meglio, che io sia stata abbastanza forte da domarti. "
La voce è quella di una donna.
"Quanto tempo sono stata incosciente?"
Due giorni, a quanto pare.
Da dietro una stalagmite enorme proviene un fruscìo e la creatura si rivela. È semplicemente umana, anche se di un verde acceso e fluorescente nel buio della grotta.
Lei si avvicina con passi rapidi, ha un aggeggio metallico in mano, poi senti un forte colpo alla testa e tutto diventa rosso e offuscato, non sei più padrona di te stessa. I tuoi arti cominciano a muoversi, non rispondono, e poi grida, urla, dolore e, finalmente, buio e silenzio.

Sciauuuu!
Sperochequestocapitolovisiapiaciuto, commentate, stellinate e passateavederelamiastoria "Quel Maledetto Progetto", byyyyyye!
~Freccy♥

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