Bucky_Barnes_5

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Cerchi il suo sguardo mentre ti appiattisci contro il muro di cemento.
Quelli che vedi non sono più i suoi occhi: la pupilla è contratta come quella di un felino, ti fissa freddo e distante. Sei la sua missione, ora.

- Bucky! - cerchi di riscuoterlo mentre si avvicina con passo pesante.

- James Buchanan Barnes! Sono io, (y/n)! -

Nessuna risposta.

Continua ad avanzare fino ad arrivare abbastanza vicino a te da prenderti per un avambraccio, poi ti solleva e ti scaglia contro il muro dalla parte opposta della stanza.
L'impatto del cemento contro la tua colonna vertebrale ti toglie il respiro. Ti accasci a terra senza reagire, gli occhi sgranati, ancora intontita.

- Bucky... - mormori. Ci credi ancora, credi ancora che possa sentirti.

Chiudi gli occhi.

- Ti prego... Non farmi questo... Io non voglio combattere! - gridi l'ultima frase con voce rotta, sei sull'orlo del pianto ma deglutisci per ricacciare indietro le lacrime.

Ti senti afferrare per il retro del collo e sollevare di nuovo in aria.

"Mi dispiace, Bucky!" pensi prima di dare un calcio all'indietro. Lo colpisci sull'inguine e lui grida per la sorpresa: molla la presa e ne approfitti per tirargli un altro calcio all'altezza delle tempie per metterlo KO, ma Bucky non è distratto e ti prende il polpaccio per poi torcerlo. Urli di dolore mentre senti le articolazioni del ginocchio scricchiolare e cadi a terra.
Senza darti tempo di fare qualsiasi cosa ti afferra la maglia, ti solleva di qualche centimetro e ti schiaccia di nuovo sul pavimento con forza. Stringi i denti e provi a rialzarti, ma non ci riesci: Bucky continua a tenerti la mano premuta in mezzo alle scapole.

Il calcio arriva inaspettato, ti colpisce sul fianco e ti spinge via di nuovo. Ti alzi in fretta, non senti più niente per via dell'adrenalina, corri verso di lui e schivi un pugno gettandoti di peso sul suo busto. Cadete entrambi a terra, sfrutti il vantaggio e gli blocchi gli arti con i gomiti e le ginocchia.
Scansi un paio di testate gridandogli di fermarsi, ma non ti ascolta.

- Bucky! Fermati, Bucky! -

Lui ferma la testa e prova a dimenarsi, ma non glielo permetti.

- Hey! - gridi, - Idiota! Questo non sei tu... Non lo sei, capito? Svegliati! -

A sentire la tua voce così vicina per un momento si rilassa e i suoi occhi sembrano tornare normali, ma l'attimo dura poco e Bucky torna Soldato d'Inverno, si dimena ancora più vigorosamente e sta per farti sbilanciare, così balzi via sulla difensiva.
Lo guardi mentre si lancia contro di te come un carro armato, sta per raggiungerti ma all'ultimo momento ti sposti e lui va a finire contro la parete. Gli salti sulla schiena colpendolo sulla testa nel disperato tentativo di gettarlo a terra di nuovo, ma lui si abbassa e ti prende per le braccia lanciandoti di nuovo sul cemento.

Avverti in bocca il sapore metallico del sangue. Ti sta sfinendo, una botta alla volta, stai cedendo.

No. Non puoi permetterglielo.

Con un impeto di energia senza alzarti ti slanci verso di lui, Bucky fa per colpirti con un calcio ma con la gamba lo prendi sulla caviglia facendogli perdere l'equilibrio.
Il tuo amico cade pesantemente, tu ti alzi fulminea e lo raggiungi a grandi falcate.

Lui è sdraiato sulla pancia, così gli prendi il braccio e glielo torci dietro la schiena tenendolo fermo.

- Bucky! Devi svegliarti! Andiamo, forza! -

Grida, ruggisce come un leone ferito, ma non lo lasci andare.

- Svegliati! -

Gli urli l'ultima parola vicino all'orecchio, così vicino che finalmente avverti i suoi muscoli rilassarsi e gli occhi chiudersi: capisci finalmente che è tornato in sé. Stremato, ma è di nuovo lui.

Molli la presa e ti siedi stancamente vicino a Bucky fissando le pareti grigie di cemento e lo realizzi solo ora.

Non sembra esserci via d'uscita.

Ciao! Sono ufficialmente tornata!
Mi scuso se il capitolo risulta un po' tedioso (cade, cadi, lui grida, tu gridi, urlate, cadi e siamo punto e da capo), ma li considero una specie di esperimento. Non sono pratica nello scrivere scene di lotta corpo a corpo, quindi ho provato a esercitarmi. Ne è venuto fuori uno scempio, un tripudio di mediocrità, ma va bene così perché, appunto, ho appena cominciato. Prometto che mi eserciterò di più!

Marvel: Immagina&One-ShotDove le storie prendono vita. Scoprilo ora