Immagina:
Siete per la strada, Malibu non deve essere lontana.
Sfrecciate sull'autostrada sulla costosa macchina bianca, quando all'improvviso Tony sgrana gli occhi e accosta al bordo. È pallido come un lenzuolo e boccheggia paurosamente.
-Io... Non...- balbetta prima di afferrare freneticamente il telefono e comporre un numero.
-Non risponde...-
Come impazzito salta giù dalla macchina senza motivo, poi vi risale, allaccia le cinture e schiaccia sul pedale dell'accelleratore.
In tutto questo non ha aperto bocca.
-Cosa... Sta succedendo?-
Riesci a parlare a malapena, con la testa premuta contro il sedile. A quanto sta andando? Centodieci, centoventi chilometri all'ora?
Comunque non importa, non ti risponde.
Finalmente arrivate alla mastodontica villa Stark, ma Tony sembra in preda ad uno shock. Letteralmente si getta giù dalla macchina e travolge Pepper che, invece, è apparentemente tranquilla.
-Piacere, (y/n), sono Pepper. Benvenuta.-
-Uh... Grazie...- mormori distratta.
-Pepper, potresti venire un secondo qui?-
-Sì, arrivo subito!-
I suoi tacchi producono un rumorino alquanto irritante quando cammina, fatto sta che se ne va e ti lascia sola in quella casa immensa.
Dopo un po' decidi che stare ferma impalata come un'idiota non è la cosa migliore e adocchi alcune riviste su un tavolino. Se sono state lasciate lì vuol dire che chi passa può leggerle, giusto?
Ti avvicini e ti siedi con le gambe accavallate su una graziosa poltroncina bianca cominciando a sfogliare un quotidiano che riporta la data di oggi.
Il tempo sembra non passare mai mentre leggi quelle storielle sdolcinate e mielose di celebrità che se le danno di santa ragione alternate a fatti della cronaca più nera e stai per mollare tutto e andar via, quando dalle scale che portano al piano più in basso emerge Tony con un'aria assai proccupata, così ti inquieti anche tu.
-È successo qualcosa?-
Lui non apre bocca, ma ti fa cenno di seguirlo.
La scalinata è immacolata come tutto il resto e sembra costruita appositamente per ostentare il lusso che si può permettere quest'uomo.
Infine arrivate davanti ad una porta di legno chiaro dalla maniglia di ottone lucidata fino a farlo brillare e, dato che lui non si muove, decidi di aprirla tu.
Con cautela entri nella stanza, che è arredata in maniera essenziale: una cassettiera, un piccolo armadio a un'anta, un letto e un comodino con una lampada molto semplice.
Accanto al letto c'è uno di quegli syrani macchinari che fanno bip per controllare il battito cardiaco.
Ti avvicini per vedere meglio, ma Tony ti prende per una spalla.
-Ferma. Non devi disturbarlo.-
Anche se girato sul fianco in modo che tu non possa vederlo in viso, riconosci la capigliatura particolare e ne rimani sorpresa.
-Ma è...-
Tony ti gira e pianta i suoi grandi ochi nocciola nei tuoi.
-(y/n)...- sussurra turbato.
-Bruce è molto malato. Temo che stia morendo.-Uuuuuuuuuuush, che depressione!
Scusate l'assenza ma non avevo proprio idee.
Tra parentesi, la sorpresa è l'apparizione di Bruce nell'immagina di Tony, se non si fosse capito.
Sul mio profilo potete trovare la storia su Minecaft, si chiama Obsidian e l'altro giorno ho pubblicato il primo capitolo. Byeeeee!
~Freccy♥
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Marvel: Immagina&One-Shot
CasualeImmagina cosa succederebbe se i supereroi Marvel esistessero nella vita vera. E se tu li conoscessi? Una raccolta di immagina e one-shot sulla Marvel (quindi non solo Avengers ma anche X-Men o Guardiani della Galassia). Accettasi suggerimenti. Non...