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Dopo il piccolo commento di Biondo ci dirigiamo verso l'uscita dell'hotel. Cominciamo a camminare verso il centro di Roma. Einar mi tiene stretta a se e io ricambio l'abbraccio, ma noto che Carmen ci sta guardando un po' rattristata.

Guardo il mio migliore amico, poi Carmen e poi di nuovo lui.
-tu mi stai nascondendo qualcosa....che succede con Carmen?- chiedo a Einar.
- Ehm...Nulla....perché? Carmen è solo una mia amica...- mi risponde lui.
-Voi non me la raccontate giusta....ma stai sicuro che scoprirò tutto, Einar Ortiz...-gli dico.
Mi accorgo che comincia ad arrossire.

Dopo un po' Einar raggiunge Mose e io mi ritrovo a parlare con Vittorio sulla sua "madrepatria",come la definisce lui, cioè Napoli.
-Sai che io sono nata a Napoli? Solo che dopo qualche mese dalla mia nascita i miei genitori hanno deciso di trasferirsi a Brescia perché mio padre aveva ricevuto un lavoro molto proficuo....- gli dico.
Lui scoppia a ridere.
-Ua!!!! Davvero? Così almeno posso parlare un po' nella mia vera "lingua" con qualcuno, sai mi manca così tanto Napoli...- mi confessa lui

Fu così che mi viene in mente l'idea più stupida degli ultimi due giorni.
-mi è venuta un'idea...che ne dici se ci dessimo tipo dei nomignoli napoletani? Così almeno tu non sentirai la mancanza di casa e io comincerò a rimpiangere di aver abbandonato Napoli- dico io, sorridendo.
-ci sto! Allora....vediamo un po'...che ne dici se ti chiamo " O'sol mij"? - dice lui.
Il mio sole. Mi piace un botto come soprannome.
-Io invece pensavo di chiamarti "chiàtto" che ne dici?- dico io scoppiando a ridere.
- mi stai forse dando del ciccione? Peró mi piace, come soprannome-

Iniziamo così a ridere e a scherzare sui nostri nuovi soprannomi, Vittorio è davvero simpatico, lo reputo veramente un grande amico.

Durante la passeggiata parlo un po' con tutti, del più e del meno: della scuola, dell'hotel, della famiglia, di Roma, del cibo, delle persone e chi più ne ha più ne metta.

Evito però di parlare con lui, quella specie di ragazzo mestruato e bipolare che un attimo prima ti abbraccia,l'altro ti ignora completamente come se non esistessi, e mi fa davvero rabbia!

Sento il telefono vibrare, segno che è arrivato un messaggio. Lo apro e mi accorgo che è di un numero ancora non salvato in rubrica che dice:
Dopo la passeggiata, non entrare in camera, aspettami fuori la tua porta, ho bisogno di parlarti...
Mi giro in torno per capire chi mi abbia inviato il messaggio e mi accorgo che Biondo mi sta guardando, poi mi sorride e mi fa l'occhiolino. Decido di salvare subito il suo nome in rubrica, non so perché, ma lo faccio.

Durante la passeggiata ci fermiamo in una gelateria per prendere un gelato e io ovviamente prendo il cono piccolo con cheescake e oreo, i miei gusti preferiti.
Amo il gelato, che sia inverno o estate per me non fa differenza, datemi un gelato e vedrete che il mio umore cambierà del tutto.

In fatti quando vedo Simone avvicinarsi a me, non provo rabbia anzi, sono contenta, soddisfatta.
Lui il gelato lo ha già finito.
Mi prende il viso tra le mani e il mio cuore comincia ad andare a ritmi irregolari. Ma sinceramente ci rimango di merda quando Biondo ridacchiando dice:- sei sporca qui di gelato- poi mi pulisce con un pollice il labbro inferiore, evidentemente quello sporco.

Io mi sento arrossire e per l'imbarazzo abbasso lo sguardo, ma Simone mi alza delicatamente il mento.
-sei così bella quando arrossisci, non ti nascondere- poi mi lascia un veloce bacio sulla guancia e se ne va.

Il gelato non mi va più, perché lo stomaco mi si è completamente ingrovigliato,tutto questo a causa sua.

Quel Biondino Accattivante •BIONDO•❄️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora