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Simone e una Biondina ossigenata si stanno baciando.
Non so perché ma questa cosa mi da fastidio.
Ma a me che m'importa?

Vado accanto a loro e chiedo una birra al barman cercando di essere più seducente che mai.
Appena Biondo sente la mia voce si stacca dalla biondina.

Prendo la mia birra e sento la tipa dire:
-chi è questa Puttanella?-
Sento una rabbia immensa che si sta impossessando di me così mi avvicino alla biondina e gli dico:
-uno: Puttanella lo dici a tua madre
Secondo: se ti hanno detto a te che sei un puttana, non c'è bisogno che tu lo dica alle altre- appena finito il discorso gli butto il restante della birra addosso e la bionda,tutta bagnata, se ne va via urlando.

Faccio un sorriso soddisfatto, ma appena sento Biondo ridacchiare me ne vado subito. Cerco di trovare Nicole e Carmen in mezzo alla pista ma non ci riesco, poi sento qielcuno chiamarmi dai divanetti.

È Vittorio Che fa segno di avvicinarmi. È seduto insieme a Einar e Yaser cosí decido di avvicinarmi. Mi siedo tra Vittorio ed Einar e comincio ad ascoltare i discorsi che fanno.

-Secondo me è ubriaco- dice Vittorio.
-prima l'ho visto baciarsi con una biondina- aggiunge Yaser.
Capisco che stanno parlando di Biondo e sinceramente non mi va proprio di ascoltare perciò mi alzo e vado verso l'uscita,ho bisogno di una boccata d'aria.

Con tutto questo movimento non mi sono neanche accorta che domani sono 14 anni Che è morto mio padre.
Alcune lacrime scorrono lungo le mie guance. Le asciugo subito, non voglio che nessuno si accorga di quanto in realtà sono fragile.

Dopo 10 minuti tutti cominciamo ad uscire.
-allora ci vediamo all'hotel.- dice Nicolas.
-D'accordo, Rebecca preferisci tornare in macchina?- domanda Vittorio
-No no, vado a piedi- rispondo io.

Come prima rimaniamo solo io e Biondo. Inizio a camminare ma Biondo non si muove.
-Perfetto!sei ubriaco vero?- domando a Biondo.
Lui scuote la testa. Mi avvicino a lui per annusare se sa di alcool,ma non è così.
-vieni,ti porto in un posto.- mi dice lui prendendomi la mano. Decido di fidarmi di lui.

Dopo 10 minuti di cammino ci ritroviamo in una vecchia casa abbandonata e io inizio a preoccuparmi.
-tranquilla- dice lui notando la mia preoccupazione.

Mi fa entrare nella casa e va verso un balcone.
-Wow- è la sola cosa che riesco a dire. Da questo balcone si vede tutta Roma.
-Vengo qui da quando sono piccolo, ogni volta che mi arrabbiavo o ero triste, e non ho mai smesso di venirci- dice Biondo.

Io chiudo gli occhi godendomi la leggera brezza notturna di Roma. Sento le braccia di biondo cingermi la vita da dietro.

Rimaniamo cosí per un bel po' io,lui e Roma.

Quel Biondino Accattivante •BIONDO•❄️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora