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La cosa più difficile del mondo?
Parlare con Biondo evitando che uno dei due si arrabbi, ecco!

Sarà la quattordicesima volta che passo davanti alla porta della sua camera: perchè non mi apre?

Forse perchè tu non hai bussato?
Dice la mia coscienza.

Faccio un respiro lungo e comincio a contare fino a dieci..
Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove...
Uno, due, tre..
Ah, al diavolo!

Busso alla porta della camera di Simone e dopo qualche minuto mi apre lui.

È senza maglietta e indossa solo un paio di pantaloni neri con un cappello del medesimo colore.

Accidenti! Neanche lui la rende tanto facile però!

-Ehm..possiamo parlare?- chiedo abbassando lo sguardo.

-No- dice lui chiudendo la porta.

Rimango scombussolata per qualche momento.

-Ma io ti tiro..-
Respira Reb, respira

-cioè volevo dire..che se fosse necessario rimarrò qua tutta la notte- dico.

-Accomodati- dice lui da dietro alla porta.

-Come vuoi tu,allora- dico io.

Vado verso camera mia.

Prendo il mio cuscino, tolgo le coperte dal letto e lascio un messaggio alle ragazze dicendogli che dormivo da Simone.

Torno davanti alla porta di Biondo.

Mentre sistemo la roba creando una sorta di letto sul pavimento,  si avvicinano Irama, Einar e Vittorio e mi guardano come se fossi scema.

Il bello è che lo sono.

-Niente domande- li minaccio io alzando l'indice contro loro.

-okay- fa Vittorio alzando le mani in segno di resa.

Prima che entrino nella stanza mi danno un bacio.

Sospiro sconsolata.

Biondo mi fa diventare veramente matta, ma se questo vuol dire poter parlare con lui, buonanotte a tutti!

Mi sistemo sul pavimento freddo e mi copro con le coperte.

-è ancora là fuori?- sento sussurrare da Biondo.

-Non se n'è mai andata- risponde Irama.

Sorrido al pensiero che Biondo mi abbia pensata, ma un istante dopo caccio un urlo di frustrazione perchè mi si è addormentato il braccio per la terza volta.

Al che la porta si apre, mostrando un Biondo in boxer che penso sia una delle cose che una ragazza debba assolutamente vedere, anzi no, meglio se lo guardo solo io.

-Dai, Rebecca, torna in camera, le ragazze ti staranno aspettando- dice Simone.

Mi metto seduta.

-Le ho già avvertite con un messaggio dicendo che rimanevo a dormire fuori, e quando dico fuori, intendo proprio fuori- dico indicando la specie di letto che mi sono costruita.

-Cosa vuoi?- domanda lui.
-parlare- rispondo io.

-Io non voglio- ribatte.
-Bene, allora ci vediamo domani mattina, io da qua non me vado.- dico sdraiandomi di nuovo e girandomi dall'altra parte in modo da non guardare in faccia Simone.

Chiudo gli occhi, ma dopo qualche minuto Biondo sta ancora lì a fissarmi.

-odio quando la gente mi fissa- dico.

-e io odio dover parlare quando non ne ho voglia- dice.

- "il mondo non va sempre come vogliamo", mi disse qualcuno- rispondo.

Biondo mi guarda un' ultima volta e torna in camera sua.

Sospiro per quella che sarà stata la settantesima volta di questa giornata.

Forse sono stata una stupida a pensare di poter cambiare questa faccenda.

Forse non sarò mai in grado di salvare Biondo dai suoi demoni.

Forse è diventato inutile anche solo sperarci.

Andandosene, mi ha appena dimostrato di non fregargliene nulla.

Ma io non mollo così facilmente.
Non mi arrendo senza aver lottato.

Sarà per il fatto che amo tanto Biondo, o forse solo per una questione di orgoglio.

Ma anche quando dopo qualche minuto ancora non sento la porta riaprirsi,  l'idea di andarmene non mi tocca minimamente.

Mi giro e mi rigiro, ma il risultato è sempre quello: al posto del mio morbido materasso, questo pavimento duro e freddo.

Provo a chiudere gli occhi e a non riaprirli per nessun motivo al mondo per qualche minuto, e quando finalmente sento arrivare un sonno improvviso la porta si apre.

Non ci spero neanche più, magari è solo Vittorio che vuole un po' d'acqua.

Ma quando sento qualcuno sistemarsi accanto a me la curiosità ha la meglio.

Mi giro e trovo Biondo sdraiato accanto a me.

-scusa se ci ho messo tanto, ma togliere le coperte dal letto senza far rumore per non svegliare qualcuno è stato più duro del previsto- sussurra.

-cosa ci fai qui?- domando.
-Non lascio da sola la mia ragazza- risponde.

Sorrido.

-Volevo solo dirti che qualunque cosa succeda, tutte le critiche che riceverai, tutti gli insulti e tutti i colpi che ti daranno, nonostante tutto, io ci sarò sempre per te, non so come dimostrarlo, ma sappi che non me ne andrei mai- dico.

-Tranquilla, credo che tu me l'abbia dimostrato abbastanza per stasera- dice.

Ridiamo entrambi, tanto che Nicole esce dalla camera e ci minaccia di fare silenzio, se ci teniamo alle nostre labbra.

Quando Nicole torna dentro, cerco di trattenere le risate, ma non ci riesco.

Quando finalmente mi calmo, Biondo mi guarda negli occhi.

-Grazie, per tutto- sussurra.
-Figurati- dico alzando le spalle.

Mi lascia un bacio casto sulle labbra e mi avvicina a sé.

-Eh no, stai nel tuo- dico staccandomi.

Mi guarda confuso.

Comico a tracciare una linea immaginaria tra me e lui.

-questa è la tua parte, non puoi superarla- gli spiego.

Mi giro dall' altra parte per nascondere un sorriso.

-E perché i confini devi farli tu?- chiede.

-perchè tu li faresti sbagliati- rispondo.

-non è vero- ribatte come un bambino.

Fatico a trattenere una risata.

-E allora sentiamo, come li faresti tu?- chiedo.

-Mhh...più o meno così- dice lui, avvicinandomi al suo corpo.

Sorrido.

-Ecco perchè li devo fare io- dico staccandomi.

-Buonanotte Simone- lo saluto.

Non sento risposta da parte sua, e un po' mi rattristo.

Mi avvicina a lui.

-Buonanotte Rebecca- sussurra.



Quel Biondino Accattivante •BIONDO•❄️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora