<<Tweet!!>>
A sentire quel nome mi spunta un sorriso gigantesco sul viso, il fatto è che questo soprannome ha una curiosa storia alle spalle. Dovete sapere che quanto avevo circa sei anni ed era Halloween il mio unico desiderio sarebbe stato quello di travestirmi da Minni, e Austin si sarebbe vestito da Topolino, ma questo non fu possibile in quanto il costume che avevo adocchiato era nettamente al di sopra delle possibilità economiche della mia famiglia. Mia madre era ancora alla ricerca di un lavoro e mia sorella era troppo piccola per cercarne uno. Quindi, fummo costrette a trovare un rimedio. Un rimedio che ebbi molto poco apprezzato, poiché mia madre mi costrinse a ricoprirmi di piume gialle e appiccicaticce su tutto il corpo. Mi travestì da Titti. Una Titti uscita male.
Mi ricordo benissimo quanto piansi per quel maledetto costume, fiumi di lacrime uscirono dai miei occhi, come se quella fosse stata la fine del mondo. Ma non è finita qui... perché, volete sapere qual è stata la ciliegina sulla torta?Quando scoprii che Titti non è una femmina, bensì un maschio!! Fu uno schioc totale per me. E Austin da cosa avrebbe dovuto travestirsi? Dal gatto Silvestro? Santo cielo, sarebbe stato un completo disastro.
Avrei dovuto impersonificare un canarino MASCHIO inseguito da un gatto (Austin), e magari anche urlare << Oh! Oh! Mi è sembrato di vedere un gatto!>> qua e là?!
Come avete potuto intuire, ero assolutamente contraria a questa faccenda.
In più, c'era il fatto che mia sorella grande, Clare, si fosse travestita da principessa, un vestito che le aveva regalato una sua amica di scuola, ed era a dir poco perfetta, nulla in confronto a me. Alla sola vista della mia sorellona non feci altro che piangere ancora più forte per tutta la serata.
Per fortuna, poi arrivò Austin, vestito da gatto Silvestro, a tirarmi su il morale. Ricordo ancora la sua espressione appena aprii la porta di casa mia e mi vide per la prima volta con addosso quell'impasto di piume gialle, e soprattutto ciò che mi disse: <<Sei bellissima Jen!! Sei il piccolo Tweet più carino che io abbia mai visto>> poi mi fece l'occhiolino. Non sono sicura che lo avesse detto non soltanto per riuscire nell'intento di farmi sentire meno orribile e convincermi ad uscire di casa, cosa che mia sorella e mia madre non erano ancora riuscite a fare; fatto sta che ci riuscì. Le lacrime furono subito sostituite dal sorriso più grande del pianeta. <<Oh! Oh! Mi è sembrato di vedere un Austin travestito da gatto!>> esclamai io felice di vederlo, prima di abbracciarlo e salutare mia madre per andare a fare dolcetto scherzetto con il mio Silvestro. Appena fummo fuori, come da manuale, Austin esclamò: <<E ora scappa piccolo canarino, se non vuoi che il gatto cattivo ti acchiappi e ti mangi tutta in un sol boccone!!>>
Mi misi a correre ridendo, inseguita da un gatto urlante, fino a quando quast'ultimo non mi acchiappò veramente facendoci cadere sul prato. <<Ti ho presa Tweet! Ora non hai scampo!!>> mi guardava come se esistessi solo io al mondo, una cosa che ho sempre adorato di lui, di noi. Perché per noi è stato sempre così: migliore amico sempre al primo posto. Gli altri bambini ci guardavano straniti, facendo commenti, ma non ce ne fregò nulla, continuammo a rotolarci sdraiati sul prato, ridendo.
<<E ora che fai? Mi mangerai, Silvestro?>> dissi facendo il labbruccio.
<<Certo che si! Una bella cenetta succulenta!>> disse prima di avventarsi su di me e mordicchiarmi le guance. <<Come sei buona Tweet... sei molto meglio della cotoletta che ho mangiato a cena>> concluse.
<<Ah be', grazie tante>>
Mentre lui continuava a mordicchiare, io mi dimenavo, ridendo all'impazzata per il solletico che i suoi dentini mi provocavano <<Cosi non vale!>> dissi <<Tu sei un maschio>>
Lui mi guardò negli occhi <<Anche tu lo sei per stasera Tweet>> mi ricordò, facendomi l'occhiolino.
<<Mi arrendo!>> esclamai sconfitta, con una risatina <<Chiedo una tregua!!>> con lui, non ho scampo.
<<Vediamo un po'... forse potrei farci un pensierino... ma solo se mi dai un bacino>> disse, indicandosi con il dito le labbra, poi sorridendo e facendomi l'occhiolino girò il viso verso sinistra così da indicarmi di baciare la sua guancia. Mi sembra strano in bocca, blah, che schifo, ho visto solo i grandi farlo e mi fa venire voglia di vomitare ogni volta.
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Il mio Bad Boy
RomanceLei: Jessica, ragazza semplice, viene da una famiglia per bene, voti alti e condotta impeccabile, molto insicura di se stessa. L'unica sua certezza? Il suo migliore amico, o meglio il suo mondo, la sua costante, il suo tutto. Lui: Austin, il ragazz...