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La forza indivisibile permea il mio corpo e occupa ogni angolo della mia mente. Non c'è mai stato un giorno in cui non mi abbia tenuta in ostaggio. Quando ho iniziato a essere in grado di dare forma a pensieri coerenti, era già troppo tardi. E non sapevo trovare una via d'uscita. Se avessi potuto vedere quella forza, toccarla, ragionarci, forse avrei avuto una possibilità di resisterle. Invece la percepisco e la sento soltanto. Il suo messaggio è una costante nella mia vita. Da dove viene? Perché ha scelto me? Si è infiltrata nella mia esistenza con una lentezza tale che non mi sono accorta che stesse prendendo il sopravvento finché non mi ha consumata.
(E questa cara mia, è qua che si definisce una sega mentale in piena regola)

Mi sveglio di soprassalto e rischio di cadere dal letto.
Sono su un letto?
Non ricordo come ho fatto ad arrivarci,
apro gli occhi e per un secondo non vedo nulla, dopo un attimo che sembra interminabile i miei occhi si abituano alla luce che filtra dalla finestra... mi accorgo subito che non è camera mia.
Ma che diavolo è successo ieri notte? ricordo solo di essermene andata dalla festa infuriata, non so per quale motivo, e di aver incontrato un ragazzo nel cortile di casa Fell che mi aveva offerto da bere...
Mi guardo intorno e riconosco subito la stanza, è sempre stata uguale, negli anni non è cambiata di una virgola: le pareti blu, tappezzate di poster di giocatori di football, medaglie e coppe.
La mia attenzione cade sul mobile di fianco al letto: sopra c'è una nostra foto di quando eravamo piccoli, mentre ci abbracciavamo e un'altra di qualche mese fa, quando io gli avevo spiaccicato il maffin al cioccolato in faccia e lui mi aveva restituito subito il favore spruzzandomi la panna montata ovunque, alla fine si era trasformato da un semplice scherzetto in una vera e propria battaglia di cibo, e ne eravamo usciti sporchi come due maialini che si sono appena rotolati nel fango. La foto aveva catturato le nostre facce nel momento perfetto, facevamo due smorfie buffe miste tra divertimento e disgusto per la sporcizia. Io ero ricoperta di panna montata e farina ovunque mentre Austin era sporco di cioccolato in faccia. Certamente ne era uscito vincente lui perché mentre io ero imbrattata di schifezze ovunque, ero riuscita a sporcarlo solo sul viso, dove il cioccolato gli faceva risaltare gli occhi azzurri e il sorriso sembrava ancora più splendente.
Anche da sporco è il ragazzo più bello che ho visto in tratta la mia vita.
Mi alzo dal letto e mi accorgo di essere seminuda. Il mio vestito è steso sulla sedia di fronte alla scrivania ed io indosso solamente l'intimo e una maglietta molto lunga, che mi arriva quasi alle ginocchia.
Mi dirigo verso la porta quando sento che qualcuno sta entrando. Per un attimo indietreggio, mi sento vulnerabile cosi scoperta.
Austin entra sta entrando dalla porta.
Ha una specie di vassoio in mano e lo poggia sul letto senza dire una parola, poi mi guarda e mi chiede: <<tutto bene?>>
Vorrei rispondergli 'massi benissimo, non ricordo dove sono stata ieri notte dopo la festa e mi sono ritrovata praticamente nuda nel tuo letto quando ero ubriaca, chissà quante cose stupide e divertenti ho fatto ieri sera da ubriaca...' per un momento mi sale il dubbio che noi due potessimo aver fatto... no, lo ricorderei. Ma anche lui è a petto scoperto e indossa solo i boxer... oddio ma cosa ho combinato? Mi tremano le ginocchia e mi sento quasi per svenire, tutto ciò non aiutato dal dopo sbornia, e il mal di testa che ho provato appena mi sono alzata dal letto.
Austin sembra accorgersi che mi sento male così mi cinge in vita per aiutarmi a sedermi sul letto.
Mi sento già un po' meglio, la stanza ha smesso di girarmi intorno.
<<Austin ma cosa è successo ieri? Ero ubriaca e non mi ricordo nulla...>> mi trema una po' il labbro.
Sembra cogliere la preoccupazione nella mia voce, cosi mi rassicura <<No Tweet, sta tranquilla non è successo nulla, hai bevuto qualche bicchiere di troppo e hai fatto qualche scenata ma nulla di grave. Non potevo riportarti a casa in quello stato cosi ho optato per portarti qui a dormire ma fra noi due non è successo nulla, non mi sarei mai approfittato di te. E tu questo lo sai>> ha ragione, non avrebbe mai fatto una cosa del genere, ma come mi è venuto in mente?
Accidenti, mi stanno riaffiorando le immagini della bronza colossale di ieri sera e non c'è alcun dubbio che la tequila mi renda molto più audace e impulsiva. Ma che cavolo mi è preso? Non sono più l'omonima Jessica Young. Sono diventata una specie di zoccola dedita alla tequila. Una... zoquila. Oh! Mio! Dio! Ho parlato a Austin della mia biancheria! O meglio, era la Señorita Zoquila a farlo.
Ma tornando ad argomenti più tragici, mia madre... conoscendola mi avrà data per dispersa, probabilmente mi ha aspettata in piedi ieri sera, ma non sono mai tornata, sarà infuriata! Cosa le dirò? Provo a trovare qualche scusa plausibile ma non me ne viene in mente nessuna in questo momento perché sono distratta da Austin che mi ha messa una mano sulla gamba che stavo muovendo freneticamente su e giú. Non me ne ero nemmeno accorta.
Come se mi avesse letto nel pensiero mi dice: <<Non preoccuparti Tweet, ho già chiamato io tua madre, le ho detto che saresti restata da Tiffany per la notte, non scoprirá mai che invece hai dormito qua.>> mi rivolge un sorrisetto complice ma allo stesso tempo dolcissimo.
<<Grazie mille Austin, come sempre mi hai salvata da una situazione incasinata, non so cosa avrei fatto senza di te, o forse non voglio immaginarlo nemmeno. Probabilmente mi sarei scolata tutte le bottiglie di Vodka rimaste>> scoppio a ridere e io lo seguo a ruota. Chissà che ha combinato ieri sera la Tweet ubriaca...<<Avrò fatto l'idiota, sicuramente avrò detto cose stupide e insensate, comunque fra qualche ora il mio cervello dovrebbe tornare a funzionare normalmente e potrò ricordare, almeno ricordare qualcosa di più. Credo>> rimane in silenzio per un lungo istante. Per alleggerire la situazione me ne esco con una frase ovviamente stupida <<Cavolo la mia prima sbronza! Ti ho regalato un'altra prima volta!>>
Scoppiamo a ridere e mi tutt'un tratto mi gira di nuovo la testa.
Austin mi fa stendere e mi porge un bicchiere d'acqua.
<<Non hai ancora smaltito la sbornia, torna a dormire, sono solo le 5 del mattino... ci penso io a tua madre, le scrivo un messaggio dal tuo telefono dicendo che passerai l'intero pomeriggio con la famiglia di Tiffany, così avrai tutto il tempo di riprenderti>> mi scocca un bacio sulla guancia e io mi limito ad annuire.

Mi addormento fra le braccia di Morfeo.

Ciao a tutti! Cosa ne pensate di quello che sta succedendo fra i due? Come andrà a finire?
Xoxo Marghe

Il mio Bad BoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora