"Non è stata colpa tua Tweet"
Queste parole mi rimbombano in testa come un mantra. Non è colpa mia se lei è morta.
Però una cosa è sicura, io ho contribuito al dolore che sta provando il mio migliore amico, e per questo devo fare qualcosa.
Credo che il senso di vuoto lancinante che ho provato in questi giorni non fosse dovuto solamente alla morte di una delle persone più importanti della mia vita, ma alla consapevolezza di aver perso l'uomo più importante che ho.
Solamente ora realizzo una cosa, una cosa che non avrei mai creduto di poter ammettere a me stessa, una cosa che da ora in avanti cambia decisamente le carte in tavola: sono profondamente, immensamente, totalmente e inspiegabilmente innamorata di Austin.
Ho dubitato di tante cose nella mia vita, tranne di una e ora lo so: l'ho sempre amato. Quel sentimento che provavo nei suoi confronti e che tuttora provo non è amicizia, è troppo forte per essersi. È amore, e mi sento una stupida per essermene accorta solamente adesso.
Ogni singolo minuto di ogni singolo giorno che ho trascorso su questa terra, il mio cuore ha battuto per lui, è stato suo. Non ho dubbi su questo. Nel corso del tempo l'amore ha assunto molte forme, ma è sempre stato li, una presenza costante.
Ci sono persone che pretendono di insegnare qualunque cosa sull'amore: come conquistarlo, come tenerselo stretto, come superarne la perdita. Ci fanno credere che l'amore sia complicato, ma non è così. È tutto quello che ci costruiamo attorno che lo fa sembrare e diventare complicato. Ma quando ce ne accorgiamo, prima che sia troppo tardi, riusciamo a rendere tutto meravigliosamente semplice. Almeno, in teoria dovrebbe essere così.
Lo guardo negli occhi, il suo viso è a pochi centimetri di distanza mio, sento il suo respiro sulla mia bocca, ho le sue lacrime sul mio viso, mescolate alle mie. Ho preso parte del suo dolore cercando di farmene carico, perché mi fa soffrire ancora di più sapere che sta male. Lo bacio un'altra volta, per fargli capire che io non me ne vado, non lo lascio da solo, che sarò sempre al suo fianco, che lo amo e per questo non ho intenzione di abbandonarlo ne ora ne mai.
Ci stacchiamo senza fiato, ha le labbra rossa per i miei morsi e credo sia lo stesso per le mie, nei suoi occhi rossi vedo una scintilla, ma per la prima non so decifrarla.
La mia bocca vuole urlargli che lo amo con tutta me stessa ma prima ho una questione in sospeso da dover chiarire.
Ho promesso a me stessa che non avrei mai più giocato con i sentimenti delle persone a causa della mia insicurezza, perché è ingiusto e non è da Jessica Young.
Lo guardo un'ultima volta e gli sussurro un 'ci vediamo dopo' prima di lasciarlo da solo e dirigermi verso i laboratori di chimica. È l'ultima ora, mi siedo al mio posto e guardo Logan che mi fa mi sorride. Gli scrivo un biglietto di carta e glielo mando dicendo 'dobbiamo parlare'.
Lui mi guarda e mi risponde 'Certo. Anche io ti devo parlare; comunque facciamo dopo scuola a casa mia, lontani da occhi indiscreti' mi manda una faccina sorridente.
Perfetto. Cerco di concentrarmi sulla lezione, ma in pratica non ascolto nulla. Qualche volta do retta alla mia amica Bea che spara qualche stronzata per tirarmi su, per il resto, penso a quel bacio e a tutti quelli che ho provato. Devo assolutamente chiarirmi con Logan prima di parlare di quello che provo con Austin.
Ormai non posso più scappare, se non faccio immediatamente qualcosa ne pentirò amaramente per sempre.
Finalmente la campanella suona, spiego velocemente a Bea che sarei passata da Logan e poi sarei andata a casa di Austin per chiarirmi con lui. Lei mi guarda stranita ma le prometto che le avrei spiegato in seguito tutto.
Esco da scuola e mi dirigo verso la macchina di Logan, che mi sta aspettando bloccando le macchine dietro di se e creando una lunga coda.
Salgo rapidamente e lui parte a tutto gas.
Nessuno osa parlare fino a quando non siamo nella sua villa da soli.
"Allora..." inizia lui "di cosa mi volevi parlare? Inizia tu"
"Oh... beh io mi volevo scusare con te" confesso.
Logan sgrana gli occhi incredulo "Che cosa?"
"Già, ti chiedo scusa. Non so che cavolo mi sia preso quest'anno fatto sta che te ne avrei dovuto parlare prima di tutto questo, del fatto che io non provo per te quello che credo tu provi per me. Il fatto è che sono innamorata di un altro ragazzo, e ho tentato di dimenticarlo uscendo con te... ma non ha funzionato" sussurro chinando la testa "mi dispiace così tanto, dico davvero"
Lui serra la mascella e i pugni. Si avvicina a me paurosamente e sono quasi sicura che voglia tirarmi uno schiaffo quando alza un braccio in direzione della mia faccia.
Mi volto, tenendomi pronta per il colpo imminente. Che però non arriva.
Anzi, Logan mi abbraccia.
Mi tiene stretta a se, come fossi un piccolo uccellino indifeso da proteggere dal temporale che è la vita.
"Dispiace anche a me Jess" dice in un sussurro e io non capisco a cosa si stia riferendo. Si stacca da me e mi fissa negli occhi "Anche io ti ho usata, in un certo senso, ed è proprio questo quello di cui ti volevo parlare. Vedi... quando ti ho chiesto di uscire la prima volta con me, non l'ho fatto perché mi piacessi o altro, ma per vendetta. Sanno tutti quanti io ami il calcio, è la mia vita, e Austin mi ha strappato l'unica chance che avevo di diventare qualcuno. Avrei potuto ottenere una borsa di studio e andare all'estero per i campionati più importanti, ma ora la otterrà lui. Ero così arrabbiato che non ci ho visto più e l'unico mio obbiettivo era di farlo soffrire portandogli via la cosa più cara che avesse, come ha fatto lui con me"
Sento le lacrime agli occhi. Non avevo idea di tutto questo, fa male, ma allo stesso tempo sono felice che si sia confidato con me e che ora stiamo chiarendo tutto.
"All'inizio era solo per farlo ingelosire, soffrire, portarti via da lui. Poi però ho iniziato a conoscerti, ad apprezzare i tuoi difetti e pregi e ho smesso di uscire con te solamente per ripicca" faccio una faccia mista fa il preoccupato e il rincuorato "Tranquilla, Jess, non sono innamorato di te. Nell'ultimo periodo mi ha affascinato molto una ragazza, una tua amica a dirla tutta, così stavo aspettando il momento giusto per parlartene"
"Oddio" dico portandomi una mano alla bocca "Non mi dire che è Tiffany perché giuro che..."
Ride "No, figurati. Sono stato a letto con lei e lo definirei alquanto scadente come sesso" ridiamo entrambi "È Bea, Jess. Mi piace Bea, e anche tanto... sai qualche volta vado al centro commerciale solo per osservarla lavorare..."
"Sei uno stolker!" Dico in un urletto, ridendo di gusto.
"Ha ha divertente" mi da un buffetto sul naso "mi aiuterai?"
"Certo! Fareste proprio una bella coppia di matti voi due. Solo una cosa: prometto che non è un gioco con lei e che non la farai soffrire altrimenti potrai vedere come le sue palle possono diventare un astuccio per le matite"
"Wow. D'accordo, ammetto che mi fai un po' di paura adesso" ride "Non è un gioco, te lo giuro, e non ho intenzione di farla soffrire in alcun modo" dice serio.
"Quindi... amici?" Dico porgendogli la mano
"Amici" la stringe e mi abbraccia calorosamente.
"Austin è un ragazzo fortunato" mi sussurra all'orecchio.
Beccata.
"È così evidente che io sia innamorata di lui?"
"Jess, basta vedere il modo in cui vi guardate" mi fa l'occhiolino "ora va da lui!".
Ho capito una cosa molto importante con Logan: non si può dimenticare qualcuno gettandosi tra le braccia di un altro, poiché non farà che ricordarti di chi avresti voluto tenerti stretto.
Seguo il consiglio di Logan e sfreccio a casa sua come se non ci fosse un domani. Che schifo, arriverò sudata.Ma chissene frega. L'amore non giudica, giusto?
Giusto. Arrivo amore mio.
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Il mio Bad Boy
RomanceLei: Jessica, ragazza semplice, viene da una famiglia per bene, voti alti e condotta impeccabile, molto insicura di se stessa. L'unica sua certezza? Il suo migliore amico, o meglio il suo mondo, la sua costante, il suo tutto. Lui: Austin, il ragazz...