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Siamo arrivati a casa di Tucker, o Tuck, come lo chiama Austin.
È davvero bella, la trovo anche più accogliente di quella di Logan, ha un grande giardino, dove padroneggiano lucine colorate, che adoro, e all'interno, al posto di essere tutta in marmo -che dopo un po' trovo deprimente-, è fatta di legno, le pareti invece sono interamente bianche.
Prendo il braccio del mio migliore amico e lo trascino all'interno della casa.
Mi ha promesso che non avrebbe toccato alcol e che mi avrebbe tenuta d'occhio per tutta la durata della serata e io mi fido ciecamente di lui perciò quello che faccio come prima cosa è fiondarsi sull'alcol per non pensare più al fatto che io abbia appena visto Alisha scendere le scale ed essere assolutamente perfetta. E che il mio migliore amico l'abbia squadrata da capo a piedi senza ritegno.
Voglio vomitare.
Vaffaculo a quella lì, io ora mi sfascio di alcol. Appena sento il liquido bruciare attraverso la mia trachea faccio un'espressione che fa ridere Austin.
"Vacci piano, Tweet"
"Col cavolo, quale occasione migliore per ubriacarsi se non quella di avere una guardia del corpo personale" urlo ad alta voce prima di iniziare gli shottini "al diavolo tutto!"
Fa un'espressione mista tra il preoccupato e l'eccitato e poi mi porta in pista per ballare.
La serata va avanti con noi che ridiamo e scherziamo, mentre balliamo goffamente al ritmo del Reggeton che rimbomba dalle casse di Tuck. qualche volta trascino Austin con me per farmi un altro drink.
Verso mezzanotte sono definitivamente ubriaca e ho il coraggio di iniziare a ballare in modo più provocante e sensuale, strusciandomi sul suo corpo possente. Inizialmente rimane interdetto, e lo capisco dal fatto che non muove un muscolo, poi sussurra qualcosa come 'fanculo l'autocontrollo' e asseconda i miei movimenti. Non credevo ballasse così bene, non è mai stato un asso nel ballo e lo so perché ho sempre cercato di trascinarlo con me ma su è sempre rifiutato. Ora invece, sembra comandare fra i due. Mi fa girare velocemente verso di lui e si preme contro di me, mi stupisco di sentire una sporgenza dura premere contro la mia intimità.
"Oh..." esclamo con un urletto e rabbrividisco al pensiero di fargli questo effetto.
Un sorriso malizioso si fa largo fra le mie labbra... sono proprio io a fargli questo effetto?! Dio... quando vorrei baciarlo in questo momento... sono ubriaca e non ho il controllo delle mie azioni, mi avvicino al suo viso lentamente ma vengo interrotta proprio quando sto per poggiare le mie labbra sulle sue.
"Jessica!" Esclama una voce alle mie spalle, mi giro e vedo Logan correre verso di me e abbracciarmi, troppo calorosamente "Eccoti. Ti devo parlare"
"Cosa vuoi" dico sccocciata, visto che non parla lo incito "Dimmi" incrocio le braccia al petto.
"Voglio parlarti in privato, piccola"
"Piccola?" Dico sbuffando, davvero? Non ho voglia di starlo a sentire adesso. Se non ha intenzione di capire quando Austin sia importante di me, e il fatto che io non posso vivere senza di lui, con me ha chiuso. Anzi, non ha proprio iniziato un bel niente. "Davvero, Logan? Dopo tutto quello che mi hai detto oggi pomeriggio hai anche il coraggio di..." Lo sto per mandare a quel paese quando mi interrompe.
"Lo so. Mi dispiace, ho sbagliato, dovevo capire quanto lui fosse importante per te. Ora lo so, perdonami, il fatto è che ... sono geloso, ma cercherò di placare questa mia gelosia. Torna da me"
"Ci penserò su" rispondo, perché in questo momento tutto quello che voglio è che si tolga dai piedi.
Guardò il mio migliore amico, che per tutto il tempo ha lanciato occhiate truci a Logan, mantenendo la presa salda sulla mia vita.
"D'accordo beh io ti aspetterò ovviamente" Logan riporta l'attenzione su di se "Intanto... ti va di giocare a succhia e passa?"
Guardo Austin, ma ho già deciso: giocherò. Sono troppo andata per pensare razionalmente, così accetto per entrambi "andiamo" dico trascinandolo con me.
Ci sediamo in cerchio e io mi trovo fra Austin e Logan. Alzo gli occhi quando vedo che anche la strega zoccorellista partecipa. Ma certo, e dopo potevo ritrovarmela se non a giocare a questi giochi del cavolo?
Alisha si trova tra Logan e un altro ragazzo che non conosco, è la prima ad iniziare, dopo aver riservato a me e il mio migliore amico uno sguardo truce.
Passa la carta al ragazzo alla sua destra senza farla cadere, e io non posso far altro che pensare alla litigata che ha avuto con il mio migliore amico, anche se non so bene di che cosa si trattasse, comunque sono felice che le cose fra di loro non vadano più.
Oddio... sono così crudele da ubriaca?
Eh già
D'accordo tu sei sempre crudele quindi taci.
E anche aggressiva, a quando vedo!
Sbuffo. Austin mi guarda stranito, e io gli faccio segno di non preoccuparsi.
Qualcuno deve far tacere la mia gemella interiore una volta per tutte.
Riprendo a concentrarmi sul gioco ed è improvvisamente il mio turno, Austin mi passa la carta e io la prendo, ma mentre mi sto per girare verso Logan mi cade.
Oh no.
Oh si.
Devo baciare il mio migliore amico. Davanti a tutti.
Lo guardo e lui mi fissa le labbra come fossero la pietanza più succulenta che ci sia, poi torna a guardarmi negli occhi e mi sussurra "Sei sicura di volerlo far..."
Lo interrompo poggiando le mie labbra sulle sue, in un bacio sensuale e lento. Mi stacco da lui, che ha gli occhi ardenti di desiderio, anche se ci siamo baciati solo per pochi secondi.
Sapesse quanto lo desidero io in questo momento...
Vedo Logan contrarre la mascella, è furente e non lo biasimo, questa sera sono completamente fuori di me. Non mi riconosco più.
Gli passo la carta e lui la prende, senza farla cadere e senza degnarmi di uno sguardo. La lascia cadere a terra quando è il turno di Alisha. Lo ha fatto apposta.
Si baciano e lui la palpa sotto i miei occhi, alla fine si stacca e mi guarda come per dire 'se lo fai tu, posso farlo anche io'.
La sua vendetta.
Come se mi importasse qualcosa se bacia quella zoccorellista. Faccia pure. Buon per lui.
Austin fissa Alisha male, e lei si mette in modo da mostrare le tette, lui ovviamente ci casca come un imbecille e le fissa.
Mi alzo e prendo un altro drink, questa scenetta mi farà venire un conato se non faccio qualcosa. "Continuate pure senza di me, vado a farmi un drink" esclamo all'improvviso.
Dopo quest'ultimo, non capisco veramente più nulla, sarà mezzanotte e mezza e io mi ritrovo a cantare Lady Gaga in karaoke a squarciagola, per fortuna sono intonata, altrimenti avrei fatto una strage di timpani!
Infine, mi metto a ballare non so dove, sento che sto per dimenticare tutto il dolore che mi attanaglia in questo momento fino a quando qualcuno non mi prende per i fianchi e mi trascina a forza giù dal tavolo.
Tavolo?
Aspetta... come cavolo ci sono arrivata su un tavolo?

Il mio Bad BoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora