Chiamata...

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{Capitolo 16}

Mi sveglio accecata dalla luce fioca della mia stanza. Ieri avevo spiegato tutto ad Harry e mi aveva semplicemente detto di stare attenta. Realizzo solo ora che la luce è quella artificiale della lampadina e non quella del sole. È impossibile che ieri sia andata al letto con la luce accesa, perchè generalmente non riesco a dormire. Mi alzo e trovo un biglietto da Haz:

"Piccola, non volevo svegliarti, sono in officina. xx"

Che tenero. Sicuramente si sarà scordato lui di spegnere la luce. Mi dirigo verso la cucina ma dietro la porta offuscata intravedo una figura alta e snella. Apro la porta pensando che fosse Harry ma vedo soltanto Tomlinson.

"Che ci fai qui?"

Gli domando irritata

"Sono qui per te, amore"

"Esci da questa casa"

"Ma non ci penso minimamente"

"Che vuoi?"

"Che ti metti con Liam"

"Non vuole che ci mettiamo assieme, gliel'ho chiesto già, ha detto che è una cazzata"

"Ha cambiato idea"

"Certo. Vabbè ci penserò"

"No, lo fai e basta"

"Senti Tomlison a me non fai paura, nè te e nè i tuoi amichetti del cuore mi intimoriscono. Non puoi costringermi a farlo!"

"Invece si"

"E perchè?"

"Cazzo, ma sei tarda eh. Non capisci che Liam sta male? Ieri sono andato a casa sua dopo che è tornato dall'officina di tuo cugino. Siamo finiti a parlare di te e lui appena ho detto:"Comunque alla Sparks piacerebbe farsela sfondare da te!" mi ha detto:"Dì meno cazzate e sparisci, non mi vuole più vedere. Ed ora vattene che devo studiare!" E lo ha fatto davvero! Si è messo a studiare fisica!"

"Se uno studia non è male, anzi. E poi che cazzo ne sai di quello che voglio. No, non voglio farmela sfondare da quel depravato. Ora fammi un favore, sparisci!"

"Ok, ok, stiamo calmi eh. Promettimi che appena me ne vado lo chiami ok? Sta uno straccio!"

"Ok lo chiamo. Ora vattene"

Annuisce e se ne va senza fiatare. Poi prendo il telefono e mi metto a cercare il numero di Payne.

*Liam's pov*

Sto sdraiato sul letto a studiare geometria analitica. Questa roba non fa per me, non ci capisco niente. Chiudo il libro e penso ad Amanda. Lei si che non mi fa capire niente davvero. I suoi capelli castani ed i suoi occhi verdi mi fanno morire. L'altro ieri quando l'ho vista da Styles avrei voluto portarla a casa. Le lacrime iniziano a scendere dai miei occhi ed io inizio a piangere disperatamente. Ad un tratto il mio cellulare inizia a squillare. Mi alzo, lo afferro togliendolo da sopra la scrivania e rispondo alla chiamata senza preoccuparmi di chi è a cercarmi.

¤Al telefono¤

«Pronto?»

«Liam, senti, sono Amanda. So che non sei di buon umore, ma ti andrebbe di uscire oggi?»

«Non posso, sto facendo geometria analitica»

«Vuoi che ti dò una mano a capirla?»

«Le trovi tutte eh?!»

«Certo, ovvio!»

«E va bene, vieni. Ti aspetto, ciao»

«Ciao!»

¤Fine chiamata¤

Oh cazzo. Inizio a mettermi dei jeans attillati ed una camicia a quadrucci con delle Converse nere. Vado in bagno e metto la cera ai capelli. Sistemo quelle poche cose in camera ed aspetto il suo arrivo con ansia. Dopo quella chiamata sono come rinato!

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Spazio autrice

Ragazze, perchè non commentate? che vi costa? Dai mi fareste felice ;). Ditemi se volete che i capitoli siano più lunghi e scusate se ho aggiornato tardi.

Tanto love,

La vostra Mimmy

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I Want You To Rock MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora