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{Capitolo 29}

La casa è vuota. Harry se n'è andato ormai da un'ora ed io mi sento sola, incredibilmente abbandonata. Decido di prepararmi mettendo dei pantaloncini a "giro culo" come li chiama mio cugino ed una maglietta in jeans elasticizzato, senza spalline e con una fascia di brillantini all'estremità superiore. Metto dei tacchi, stavolta più bassi del solito. Chiamo Zayn per sapere a che ora passa:

«Pronto Zayn?»

«Piccola, ciao!»

Sento una bruciatura al cuore quando mi chiama "piccola", è un dolore lancinante. Mi accascio sul letto e cercando di ricomporre la mia voce dico:

«A che ora passi?»

«Tra mezz'ora sono lì»

«Ok»

«Piccola, ma che hai?»

«Niente, Zayn»

«Ciclo?»

Sussurro un "magari" stando attenta a non farmi sentire, poi continuo:

«No, Zayn, nulla, davvero»

«Ok, qualunque cosa chiamami, ok?»

Dò una risposta affermativa alla sua domanda e riattacco. Vado in cucina per bere un bicchiere d'acqua per calmarmi, ma corro in bagno perchè ho bisogno di vomitare. Mi succede spesso quando faccio qualcosa di troppo grande in confronto alle mie aspettative, quando ho moltissima paura, ma soprattutto quando sento di deludere persone a me care. Dopo aver dato di stomaco mi sento già meglio ed apro la porta appena Zayn suona il campanello. Lo faccio accomodare sul divano e vado a rifarmi il trucco. Un quarto d'ora dopo scendo e mi dice:

"Ma come ti sei conciata? Sembri un pagliaccio!"

"Si chiama smookie eyes. E poi il rossetto è abbastanza chiaro"

"Si, immagino... Ma perchè le gambe tremano? Non hai mai camminato così, e non credo sia colpa delle scarpe, perchè sono basse"

"Jawaad, fatti i cazzi tuoi ed andiamo che si sta facendo tardi"

"No finchè non mi dici che hai"

"Non rompere i coglioni, Cristo! Non sono affari tuoi!"

"Lo hai fatto?"

Taccio. Non voglio che sappia cos'è successo qualche ora fa.

"Cazzo Amanda parla! Quanti anni ha? È fidanzato? Dove abita? Che macchina ha? Che patenti ha? Il suo codice fiscale? Come si chiama? E per ultimo, ma non in ordine di importanza: io lo conosco?"

"Ha ventidue anni, non è fidanzato, abita qui a Bradford, ha una Range Rover ed una Renault Capture, ha tutti i tipi di patenti, non so il suo codice fiscale, si chiama Harry Edward Styles e sì, lo conosci!"

Dico queste parole tutto d'un fiato, senza rendermi conto delle conseguenze. Zayn mi guarda scandalizzato, come fossi un fantasma, poi riesce a dire:

"T-tu s-sei, tu sei a-andata a letto c-con t-tuo cu-cu-gino?"

Annuisco e scoppio a piangere, poi gli spiego la motivazione:

"Lui mi ama, si stava deprimendo, prendeva a pugni la roba, stava diventando matto, per me era la cosa più brutta del mondo vederlo in quello stato, perciò ho deciso di accontentarlo"

"Amanda, ma cazzo, ti rendi conto di ciò che hai fatto?"

"Si, ho fatto felice una persona, ed allora?"

"Hai fatto cosa? Ma che cazzo dici, Amy, ma te ne rendi conto? Anche io vorrei sbatterti da mattina a sera eppure non inizio a fare i capricci facendo il violento, il viziato che vuole tutto e subito, io aspetto cazzo! Mi fa schifo solo che lui a ventidue anni ancora non capisca che la verginità per una donna è una cosa preziosissima, io ho diciassette anni e cazzo, si dovrebbe specchiare!"

I Want You To Rock MeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora