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Mancava poco.
Troppo poco.

La mia mente era divisa in due.
Una parte mi diceva di andarmene a gambe levate e di non tornare più.
L'altra parte...zero...mi consigliava di stare ferma senza muovermi neppure quando sarebbe arrivato il mio turno.

Non sapevo cosa fare.
Era troppo presto per affrontare tutto quello.

Mancavano due persone.
Decisi di rimanere immobile,ferma.

Cercavo di respirare normalmente.
Ma il mio cuore batteva fortissimo,così forte che avevo paura che qualcuno lo potesse sentire.

Guardai il cd tra le miei mani sudate, mi chiesi se quella della lettera e del cartellone fosse stata una bella idea.
Non ero più sicura come qualche ora prima.

Vidi che la ragazza davanti a me si stava incamminando verso di lui.
Stavo tremando come una foglia.

Sembrava avessi freddo ma in realtà avevo paura.

Il tempo passava e io non me ne resi minimamente conto fino a quando mi accorsi che tutte le persone dietro di me mi fissavano.
Mi domandai come mai lo facessero finché non guardai davanti a me.
Non c'era nessuno.

Oh,mamma.

Presi un respiro profondo e una manciata di coraggio.
Mi incamminai .
Appena scontrai gli occhi di Michele il mondo si fermò.
Sembrava che fossimo dentro una bolla isolata dal resto della Terra.

Una strana sensazione mi invase il petto.
La pelle d'oca mi venne a fare compagnia.

Sempre con lo sguardo nel suo superai il primo scalino.
Poi il secondo.
E poi la caduta.

Delle risate invasero le bocche delle persone.

Sì, ero proprio caduta.
E mi ero fatta male al ginocchio..
Mi rialzai prendendo il cd con la lettera sopra e il cartellone arrotolato e alzai lo sguardo.

Sorrisi.
Michele stava ridendo per una cosa che avevo fatto.
Rideva.
Non ci potevo credere.

Quella cosa non so come,mi aveva tranquillizzato.
Andai verso di lui e gli porsi tutto.
Lui stava ancora ridendo.
La sua risata mi scaldava sempre il cuore.

Mi accolse a braccia aperte e io non esitai a fiondarmi dentro.
Era una sensazione che non so tutt'ora spiegare.

Era come se finalmente mi sentì completa.
Ma ahimè, mi dovetti staccare.

Cominciò ad autografare il cd.

<<Come ti chiami?>> sentì per la prima volta la sua voce fuori dallo schermo di un cellulare.
<<Ehm..io..s..sono...Giulia>> balbettai.

Scrisse: A Giulia per la sua divertentissima caduta,buon ascolto
Michele Bravi.

Spalancai gli occhi.
<<Apri la lettera?>> chiesi senza imbarazzo.

Lui alzò lo sguardo dal cd che stava chiudendo e sorrise.
Se potevo urlare forse l'avrei fatto e avrei rotto i timpani alla maggior parte delle persone.

<<Oh..>> sussurrò così piano che mi sembrava avermelo solo immaginato.

La lettera conteneva un collage con la mia faccia ritagliata vicino la sua..
E poi il numero di cellulare con il mio indirizzo di casa...

Invece nel cartellone c'erano sue foto e delle citazioni delle sue canzoni.

Mi misi vicino a lui e sorridemmo per la foto, lui con il braccio che mi circondava le spalle.

Cercai di stare calma e di non sclerare troppo presto.

Finite di fare le due foto mi sorrise e mi fece segno di avvicinarmi e io non esitai un solo secondo.

<<Sei interessante,ti vorrei conoscere meglio>> disse.

Non ci credevo.
Non era possibile!
Michele Bravi,il mio idolo in assoluto mi aveva appena detto che ero interessante per lui.

Spalancai gli occhi.

Presi il mio cd e prima di andarmene lo abbracciai un'ultima volta sapendo che non ci sarebbe stata un'altra volta.

Malinconica scesi le scale e mi voltai un altro secondo e lo vidi che mi fissava e mi fece un occhiolino.

Sorrisi per la millesima volta e me ne andai verso l'uscita.

What We Are?||Michele Bravi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora