EXTRA 2

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7 anni dopo...

<<Mamma, mi racconti qualcosa?>>  mi chiese Rebecca sedendosi sul divano.

Mi ci sedetti anche io e la guardai.
Gli occhi di un verde tendente al marrone, i capelli neri raccolti in due trecce.
I suoi 5 anni e mezzo erano volati come un battito di ciglia.

<<Tipo cosa?>> chiesi mettendo una mano sul ventre.
I miei piccoli stavano scalciando.

<<Come vi siete incontrati tu e papà?>> chiese innocente.

<<Beh, lui lavorava come commesso in una farmacia e un giorno dovevo prendere una cosa per la nonna.
È stato quasi un colpo di fulmine.
E poi una cosa ha tirato l'altra e ci siamo sposati e poi sei nata tu.>> dissi sorridendo e mettendo una mano sulla sua testolina.

<<Dov'è zio Nicholas?>>
<<Beh..lo zio è andato in vacanza con zia Giada e tuo cugino Alessandro.>>

La porta di casa sbatté e Lorenzo si affacciò in salotto.

<<Dove sono le donne della mia vita?>> sorrise.
<<Ehi..qui,>> dissi.
Rebecca andò ad abbracciarlo subito.

Lui la alzò da terra e le diede tanti baci.

Incrociai le braccia e feci una faccia imbronciata.

<<Sono molto gelosa.>>

Lorenzo scosse la testa e posò per terra Reb.

Venne verso di me e mi lasciò un dolce bacio sulle labbra.
Poi si inginocchiò e cominciò a parlare.
<<Come vanno i piccoli?>> posò un dolce bacio sulla panciona che ormai stava diventando gigante.

Beh, aspettare due gemelli comprendeva avere una pancia grossa il doppio di una normale.

<<Tutto bene, stanno cominciando a scalciare molto.>> ero al 9 mese ormai e il parto era previsto per pochi giorni dopo, ma evidentemente non vedevano l'ora.

Infatti un forte dolore mi fece fare una smorfia.

Lorenzo si allarmò.
<<Ehi, tutto bene?>> scossi la testa e sentii qualcosa di bagnato scorrermi.

<<Reby vai di sotto dalla nonna io e mamma, dobbiamo andare via, magari gioca con Greta>> lei annuì e scese le scale per andare da mia mamma.

***

Tenni in braccio quei due batuffoli per un tempo indeterminato.
Lorenzo li guardava con occhi innamorati e sognanti.
Entrò Michele e appena mi notò, sorrise mostrando le mie amate fossette.

<<Ehi!Come va la vita da cantante?>> lo presi in giro.
<<Sono sfuggito da una fan che continuava a rincorrermi.
Mi sembravi te versione adolescente.>>disse con un sospiro di sollievo.

Risi sotto i baffi e Michele venne accanto a me e osservò quei miracoli.
Arrivarono anche mia madre,Greta,Marco e la mia piccola Rebecca.
Appena mi vide Reb venne verso di me e si sedette sul letto.
<<Li ha portati la cicogna vero?>> chiese innocentemente.
Guardai Lorenzo sorridendo e annuimmo.
<<Giulia, non ci volevate mai dire i loro nomi ora siete decisi?>> chiese mia madre.

<<Sì, Sofia e...Michele.>> dissi guardando Bravi.
Lui spalancò gli occhi.
<<Perché non me lo hai detto?>> sussurrò.
<<Volevo che fosse una sorpresa, è stata una decisione presa da entrambi e suonava bene.>> spiegai guardando il mio piccolo.
Lorenzo decise di prendere in braccio Sofia e Rebecca, curiosa, seguì il padre e cominciò a saltare per riuscire a vederla.

<<Michele vuoi prenderlo in braccio?>> annuì.
Lo lasciai nelle sue mani inesperte e caute.
Mia madre e Marco mi fecero le congratulazioni anche da parte di Nicholas che purtroppo non era potuto venire.

Dopo alcuni minuti i bambini vennero portati,dalle infermiere, nelle culle apposite.
Più li guardavo più sorridevo.
Strinsi più forte la mano di Lorenzo e quel giorno, mi sentii davvero felice.
Avevo accanto persone che mi amavano e che io amavo.
Non potevo chiedere di più.

S/A: *si commuove* Alla fine, indovinate, non sono andata a Riccione e ho lacrimato 5 volte e se ci ripenso mi viene da piangere.

Mio padre si è incavolato con il mondo e quando è tornato al lavoro ha detto (senza averci avvisato): non avete preparato nulla? Allora non si parte, ne oggi ne domani.

Bene, che bella la mia vita.

What We Are?||Michele Bravi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora