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MICHELE'S POV

La morte.
Non vi è mai capitato di chiedervi quando morirete e come?
Se la tecnologia sapesse farlo sarebbe un bel traguardo.
Ma credo che nessuno voglia scoprirlo.
Meglio la sorpresa.
Tipo finisce il latte e sei costretto ad andare al supermercato.
Ma chi ti dice che farai un incidente e morirai per una misura scatola di cartoni di latte?
Può accadere come non può.
Non si sa mai.

Mettiamo che decidi di andare a fare una passeggiata esci di casa con le cuffiette nelle orecchie.
Ma non senti il rumore di un auto e vieni investita.
Muori per una misera passeggiata.
Può accadere come non può.
Non si sa mai.

Tremavo.
Avevo paura.
Misi una mano sul viso.
Non potevo perderla.
Non potevo permetterlo.

Nicholas faceva avanti e indietro vicino alla porta della stanza di Giulia mentre io ero seduto su una sedia.

Era preoccupato quanto me se non più.
I genitori di Giulia erano stati avvisati pochi minuti prima.

Sarebbero dovuti arrivare lì a poco.

La porta del reparto si spalancò e vidi un uomo e una donna.
L'uomo aveva capelli biondo cenere corti,occhi verdi e indossava dei vestiti e la maglia era pure al contrario.
Somigliava a Nicholas.
La donna aveva i capelli rossi lunghi arruffati, occhi marroni e una tuta grigia.
Aveva gli occhi rossi  e gonfi e da lì uscivano lacrime copiose.
Aveva dei tratti che sembravano quelli di Giulia.

<<Dov'è?>> chiese preoccupata la donna guardando Nicholas.
Lui indicò la porta.
<<Ci sono i medici,non possiamo ancora entrare.>>

La donna si accasciò stanca sulla sedia e l'uomo si sedette vicino a lei e cercava di consolarla.

Erano i genitori di Giulia.
Ero sicuro.

<<E tu chi sei?>> mi chiese l'uomo.
<<Michele -tossii- Michele Bravi.>>

La donna mi guardò sorpresa.
<<Aspetta..sei..i..il cantante?>> balbettò.

Annuii.
Non sapevo come l'avrebbero presa.

<<E che ci fai qui?>>

Mi grattai la nuca.
<<Ero con Giulia e Nicholas quando è accaduto l'incidente.>>

Volevo essere onesto fin dall'inizio.
Dalla porta della stanza di Giulia uscì un uomo sulla quarantina,barba accennata,occhiali fini, occhi marroni e capelli raccolti in un codino.
Ovviamente aveva il camice.

Nelle mani aveva delle cartelle cliniche.
Ci guardò.
<<Siete familiari di Damia Giulia?>> chiese.
Nicholas aprì bocca evidentemente per dire che io non c'entravo nulla ma la mamma di Giulia lo anticipò:
<<Sì, tutti e quattro.>>

Rimasi a bocca aperta e la fissai.
Mi fece un sorriso triste.
Tornai a guardare il dottore.
<<Beh, Giulia ha riportato una lesione al fegato. Ha sbattuto la nuca contro l'asfalto e le ha fatto perdere la conoscienza, ora è stabile ma sarebbe meglio che rimanga a riposo per un po' di giorni.>> spiegò.

Tirai un sospiro di sollievo.
Almeno stava bene.
Tutti eravamo più sereni.

S/A:
Capitolo schifoso ik.

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