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Un forte mal di testa mi costrinse ad aprire gli occhi.
Misi una mano sulla fronte massaggiandola e mi alzai dal letto.
Come ci ero finita lì se l'ultima cosa che ricordavo era di essermi addormentata seduta per terra tra le braccia di...Nicholas...ma certo!
Era stato sicuramente lui a portarmi lì.

Barcollai, sembrava che mi fossi appena svegliata dopo una sbornia.
Raggiunse il bagno, feci i miei bisogni e quella che vidi allo specchio non poteva essere me.
Occhi arrossati a causa della lacrime, capelli arruffati senza una direzione.
Mi  lavai la faccia con la speranza di apparire normale.
Poi aprii lo sportello dei medicinali e presi una pastiglia contro il mal di testa.
Andai in cucina, presi un bicchiere con dell'acqua e mandai giù la pastiglia.
Posai il bicchiere nel lavello e vidi un post-it attaccato al frigo e lo presi in mano.

" dentro al frigo c'è della carne riscaldala e mangiala. Spero che stai meglio, io passo la notte da Giada.
Nicholas"

Guardai l'orologio appeso al muro: 01.46

Feci come disse Nicholas e mi sedetti sulla sedia della cucina e cominciai a mangiare lentamente.
Piano piano il mal di testa stava passando.

Sentii il mio cellulare squillare.
Ma chi mi avrebbe chiamato a quell'ora?

Lo ignorai ma pochi secondi dopo cominciò a squillare di nuovo.

Il mal di testa sarebbe peggiorato se non avessi messo fine a quella tortura.
Andai in camera e presi il cellulare.

Numero sconosciuto.

Accettai, non avevo nulla da perdere,ormai.
Sentii un fruscio dall'altra parte .
Quando sentii la voce, quella voce, rabbrividii e mi si gelò il sangue nelle vene.

<<Allora Giulia, come va la vita senza il tuo amore?>>
Allontanai il cellulare dalle orecchie e chiusi la chiamata.

Vidi tutto sfocato, e piansi per la terza volta in quella lunga giornata.
Mi cadde il telefono dalle mani e caddi a terra.

Indetrieggiai fino a sbattere la schiena contro un angolo del muro e mi rannicchiai.
Non ero per niente tranquilla.
Sentii delle voci che non conoscevo.
Ma una mi colpii, sembrava quella di mio padre, ma era tecnicamente impossibile.

<<Vai avanti, Giulia, sei la mia grande guerriera.>>
Poi sentii un' altra voce.
Era quella di Michele che diceva che ci saremmo incontrati.
Incontrarsi un cavolo.
Poi chiusi gli occhi e mi venne naturale cantare una canzone: La vita e la felicità.

Ma all'inizio del ritornello mi accorsi che stavo cantando una canzone di Michele e non potevo.

Non sarebbe mai tornato da me e cominciai a tremare e emettei delle urla.

Cominciai a sentire dei forti rumori e misi le mani sulle orecchie.
Stavo per scoppiare me lo sentivo.

S/A: ciao
Come state?
Chi è secondo voi quello che l'ha chiamata?NON SI TRATTA DI MICHELE perché era troppo scontato.

Per chi non l'avesse capito Giulia ha avuto un attacco di panico.

What We Are?||Michele Bravi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora