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Ormai Luglio era inoltrato e il mare era un lontano sogno.

Le vacanze non arrivavano mai.
Andai in cucina e aprii il frigo sperando di trovare del succo d'arancia fresco.

Era vuoto, senza nulla di fresco, nemmeno il gelato.

Sbuffai.

Si stava morendo di caldo e l'unica consolazione era l'amato ventilatore.
<<Mamma, vado a fare la spesa!>> dissi affacciandomi in camera.
La trovai sdraiata sul letto che coccolava la piccola Greta.

<<Sì, compra anche i pannolini e i biscotti.>> mi disse continuando a farle delle carezze.

Mi avvicinai al letto e diedi un bacetto sulla testa della piccola.
<<Allora, vado.>> mia madre annuì.

Presi il portafoglio e le chiavi di casa e chiusi dietro di me la porta.

Cominciai a camminare verso il supermercato.
Dopo qualche minuto arrivai e entrai.

Una folata di aria fresca mi arrivò in faccia.
Ah, l'aria condizionata.
Chiusi per un attimo gli occhi, devo ammettere che mi dava gusto.

Passai per ogni reparto a prendere ciò che serviva, e ogni tanto aggiungevo alla lista del cibo sfizioso.

Ma visto la mia sfiga, i pannolini si trovavano in alto e io ovviamente non ci arrivavo.

<<Serve aiuto?>> una voce molto familiare mi fece girare.

<<Ehi, sì, non arrivo ai pannolini.>>

Lui fece una faccia maliziosa.
<<Incontinente?>>

Feci uno sbuffo mentre contenevo una risatina.
<<No, è per mia sorella, scemo.>>

Lorenzo essendo più alto, riuscì a prenderne tre pacchi.

Li mise nel carrello.
<<Grazie.>>

<<Cosa fai oggi pomeriggio?>> mi chiese.

Arrossii.
Ammetto che mi piaceva eccome.
Mi piaceva il suo modo di fare, come si esprimeva.
Mi piacevano i suoi occhi.

Ero cotta, lo ammetto.
<<Uh...ehm...nulla perché?>> misi una ciocca di capelli dietro l'orecchia.
Eravamo al reparto dei detersivi.

Guardai un po' ovunque per non fissarlo negli occhi.

<<ho voglia di uscire,>> disse con nonchalance, << con te.>> aggiunse poi.

Presi il detersivo per piatti e lo misi dentro il carrello.

<<Allora, non so, forse devo andare da qualche parte.>> cominciai a scherzare.

Lui fece una faccia indecifrabile.
<<Ma, se avevi detto che non avevi nulla da fare!Ti prego, esci con me.>> cominciò a pregarmi con la faccia da cucciolo bastonato.

<<Uff, e va bene, ti dovrò sopportare ancora.>> scherzai reprimendo un sorriso.

Lui era leggermente perplesso ma poi sorrise.

***

Cominciammo a mangiare.
Stranamente Marco e Nicholas erano presenti a pranzo.

Dopo un po' di tempo trascorso in silenzio, mia madre ruppe il ghiaccio.

<<Io e Marco abbiamo una cosa da dirvi.>>

Pensai subito al peggio e guardai Nicholas interrogativa ma lui scosse le spalle.

<<Abbiamo deciso di sposarci.>>
Mi andò di traverso un pezzo di carne e cominciai a tossire.

Mamma mi allungò un bicchiere d'acqua che mi affrettai a bere.

<<Avete già deciso luogo, data, invitati..?>> chiesi leggermente turbata.

Sì, insomma me lo aspettavo perché si vedeva che si amavano e essere genitori li aveva spinti ancora di più a compiere il grande passo.
<<In realtà, aspettavamo voi, cioè cosa ne pensate?>> chiese leggermente preoccupato Marco.
<<A me basta che siate felici, e se insieme lo siete, nessuno può impedirvelo.>> sorrisi veramente e Nicholas annuì in seguito alla mia affermazione.

Loro due sorrisero.
Finalmente potevamo essere una vera famiglia.

S/A: Uhhh, manca poco!
-4 🌸😓
P.s.aggiornerò molto più frequentemente visto che ormai è quasi finito e i capitoli sono pronti da sfornare.

What We Are?||Michele Bravi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora