(Leggete lo spazio autrice è importante)
Due settimane dopo.
Mi svegliai.
Con tutta la calma del mondo andai al bagno, feci i miei bisogni e andai in cucina.<<Ciao mamma.>> dissi sbadigliando.
<<Come stai oggi?>><<Meglio la ferita al fegato si è cicatrizzata mentre la testa è completamente guarita.>>
Stavo meglio.
Ero guarita del tutto e non potevo esserne più felice.Cominciai a mangiare.
Erano quasi le 10 di mattina.
Metà giugno, forse era ora di una gita ma al mare non ci volevo andare anche perché la ferita non era bella da vedere e era troppo caldo per non restare in bikini.Dopo pochi secondi entrò Nicholas.
Non mi degnò di un solo sguardo.
Facevamo così dal giorno in cui mi avevano dimessa.Eravamo troppo tristi per restare lontani, ma troppo orgogliosi per dirci scusa.
Di Michele non ne avevo saputo più nulla.
Forse era meglio così.
Forse.***
Io: Ehi
La risposta mi arrivò immediatamente.Mari❤: Ciao, come stai?
Io: Ti va di venire da me, ti voglio spiegare delle cose.
Mari❤: È successo qualcosa di grave?
Io: Ho deciso di spiegarti cosa mi ha tormentato in questi mesi.
Mari❤: Tra dieci minuti sono là.
Sapevo che potevo contare su di lei, nonostante l'avessi trattata male lei aveva un cuore d'oro e sapeva come perdonare.
Dieci minuti dopo precisi il campanello suonò.
Andai ad aprire e mi ritrovai Marinette davanti a me.In casa non c'era nessuno.
Mamma e Marco erano andati al lavoro.
Si mia madre aveva una specie di turni.
Nicholas era uscito a non fare cosa.<<Vieni Marinette, accomodati.>>
Andammo in salotto e ci mettemmo sedute.
Silenzio tombale.
Non sapevo come iniziare e lei guardava ovunque.
Era a disagio e si vedeva troppo.
Presi un respiro e cominciai.<<A tre anni ho sofferto di un tumore al cervello, sono stata nel reparto di oncologia infantile per più di 3 anni.
Le mie giornate erano caratterizzate dal via vai dei dottori e delle infermiere che mi consolavano ma non c'era nulla da consolare.
Quel tumore non se ne voleva proprio andare via. Avevo già perso l'anno della prima elementare.
Quando finalmente sono guarita avevo sempre un anno in più degli altri.>> mi fermai per riprende fiato.S/A: shhhhhhhh.
Zitti non è un capitolo corto e privo di senso giuro.
Non pubblico da quasi venti giorni e mi vergogno perché io , da lettrice, non sopporto quando le persone aggiornano ogni morte di papa con capitoli schifosi e sì io sono una di quelli.
Ma sono troppo impegnata e forse per un mese lo metterò in pausa perché mi devo impegnare a scuola..
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What We Are?||Michele Bravi
FanfictionSolo in quel momento realizzai ciò che era accaduto. Titolo in italiano: "Cosa siamo?"