Certe volte la vita ci riserva sorprese.
Certo possono essere belle o brutte.

Dipende anche il punto di vista.
Io ero sempre stata una ragazza non molto amante della vita e per risollevarsi ci pensava sempre la musica o semplicemente lo studio.
Studiando e ascoltando la musica mi isolavo da mondo e potevo rilassarmi per quel poco in cui studiavo o ascoltavo Michele.

Molte persone hanno l'abitudine di vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto e non si accontentano mai di ciò che già hanno.
Io ero tra queste e credevo che un giorno il bicchiere sarebbe diventato pieno.
Ero piena e strapiena di sogni nel cassetto e speravo sempre nella realizzazione.
Sì, facevo molti film mentali che andavano oltre la fantasia e (naturalmente) la realtà.
Immaginavo me e Michele con dei figli.
Oppure di un futuro bacio.

Invece mi ritrovavo ad essere in ansia perché tra un momento e l'altro Michele avrebbe suonato alla porta.

Marinette non era potuta venire perché si era ammalata all'ultimo momento.

Mia mamma non c'era come Marco.
Nicholas invece era letto intento a dormire.

Suonò il campanello.

Porca Erika.

Avete presente le persone pazze che si dondolano avanti e indietro prendendosi la testa tra le mani?
Ecco quella era la mia situazione.

Cercavo di fare respiri profondi.

Suonò di nuovo il campanello.

<<Porca troia! Chi cazzo è alla porta?>> urlò Nicholas con parole molto fini.

Finalmente riuscì a calmarmi e mi alzai dal letto.
Andai verso la porta e prendendo un respiro profondo la aprì.
Davanti a me non vidi nulla, girai la testa a destra e sinistra ma niente.

Quando abbassai lo sguardo vidi un mazzo di rose rosse di cui una rosa e una bianca.
Un pacchetto di cioccolatini baci perugina e un biglietto.
Presi tutto nelle mani e lessi il biglietto:
Alza gli occhi.

Partì "La vita e la felicità" e alzai gli occhi.

Tutto mi cadde a terra.

S/A: ansiaaaaaaa!
So essere malefica a volte.
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