Oh,no.

Che figura di merda!
Davanti a noi c'era la professoressa Ferrari su tutte le furie.
I suoi occhiali erano sul naso che tra un momento all'altro potevano cadere.
Il suo camice bianco era bianco.
I suoi sessant'anni erano messi in evidenza dalla ciccetta che aveva sulle braccia,fianchi,pancia e gambe.
Era leggermente più bassa di me.
I trucchi poi non mancavano per nulla.
L'ombretto blu,il fard,l'eyeliner,il mascara,il rossetto e il lucidalabbra.
Io invece,era già tanto se mettevo del mascara.

<<Cosa ci fate qui fuori!? Entrate immediatamente!>>

Facemmo come disse e ci infilammo.

La classe era in silenzio e noi andammo sui nostri posti e ci guardammo.
Per poco non scoppiammo a ridere.

***

Due minuti.
Due santissimi minuti.

Mancava poco alla fine delle lezioni e io anche se ero una secchiona non vedevo mai l'ora di tornare a casa.

Continuai a picchiettare la matita sul banco.
Le lezioni di diritto erano proprio noiose.
Il prof. Saralli sembrava mezzo addormentato nonostante fosse l'ultim'ora.
Beh,i suoi quasi settant'anni si facevano sentire e certe volte sembrava sordo e cieco.
Alzavi la mano e nemmeno ti calcolava,usavi il cellulare e nemmeno se ne accorgeva.
I maschi se ne fregavano del prof e riunendosi in gruppo,guardavano i porno con tanto di suono al massimo e il prof continuava a spiegare.

Secondo me,non dovevano farlo più lavorare insomma era sposato,aveva tre figli e sette nipoti e molti altri.

Suonò la campanella e io non potei che esultare.
Uscimmo tutti dalla classe in modo disordinato e andai verso gli armadietti.
Misi tutto dentro lo zaino compresa la busta con i vestiti bagnati e mi diressi verso l'uscita.
I vestiti di Marinette erano comodissimi e non potei desiderare di meglio.
Dovevo essere stata fortunata.
Marinette però mi ricordava il personaggio di un cartone animato.

<<Ehi,Giulia!>> mi girai e vidi Marinette.
<<Sì?>>
<<ti va di venire a casa mia a fare i compiti?>>

Io ero appena stata invitata a casa di una ragazza che avevo appena conosciuto.
Ero felicissima.
Sicuramente mamma mi avrebbe fatto uscire visto che non uscivo quasi mai.
Annuii e andai verso casa prima però salutai Marinette.

Appena entrai in casa un odore di lasagne mi entrò nelle narici.
Lanciai lo zaino vicino all'ingresso.
Corsi letteralmente verso la cucina e vidi mia madre che stava togliendo dal forno un piatto di lasagne.

Mi misi subito seduta.
E mia madre appena si girò, sorrise.
<<Oh,com'è andata?>> mi chiese mettendo sul tavolo il piatto.

<<Bene,a proposito posso andare a casa di una mia amica?>>
Lei alzò subito lo sguardo e mi guardò per vedere se scherzassi.
Poi sorrise.
Cominciammo a mangiare ma mi venne in mente una cosa.
<<Ma dov'è Nicholas?>> chiesi preoccupata.
Non vedevo mio fratello (fratellastro) dal giorno prima perché era andato da una sua amica.
Su questo però avevo dei dubbi,non mi sembravano per nulla solo amici.

<<Non me lo chiedere ancora deve tornare da casa di Giada>> sbuffò.

Lei era stata sempre protettiva nei nostri confronti.
Sicuramente aveva già capito che Nicholas e Giada non erano semplici amici.
<<Invece Marco?>> chiesi ancora.
Marco era il compagno di mia madre e Nicholas era suo figlio nato da un precedente matrimonio.
<<È da sua madre,purtroppo si è ammalata quindi ci resterà un paio di giorni>>.

Appena fini presi lo zaino e lo portai in camera.
Tolsi tutti i libri e misi i vestiti bagnati sul cesto dei panni sporchi e mi cambiai.
Volevo riconsegnare i vestiti a Marinette anche perché non mi pareva giusto che tenessi addosso i suoi vestiti.

Misi una felpa rosa (evento da segnare sul calendario perché io non mettevo mai vestiti colorati), dei jeans blu e delle vans nere.

Presi i libri con i compiti per il giorno dopo e li misi dentro lo zaino.
Presi il cellulare dalla tasca dello zaino e guardai l'ora.
Erano già le tre era meglio sbrigarsi.
Posizionai sulle spalle lo zaino e salutai mamma prima di uscire.

Poi però mi ricordai di una cosa.

Dove diamine abitava Marinette?

What We Are?||Michele Bravi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora