Suonai al campanello sperando fosse quello giusto.
Ero riuscita a trovare il suo indirizzo.
Ero entrata nel gruppo della classe di whatsapp e c'era anche il suo numero.

Così l'avevo chiamata e mi aveva detto l'indirizzo.

<<Chi è?>> disse una voce a me sconosciuta di un uomo.

<<Ehm..sono un'amica di Marinette (?)>> suonava più come una domanda che un'affermazione.
La voce sbuffò ma non ne capii il motivo.

<<Certo,entra pure>>.
Sentii un bip e la porta del condominio si aprì.

Entrai e salii fino al quarto piano a piedi.
Avevo una fobia per gli ascensori non potevo entrarci.
Un giorno si era bloccato e mi ero spaventata moltissimo quindi decisi che non avrei mai preso più un ascensore nella mia vita.

Bussai e mi venne ad aprire Marinette.
<<Ciao! Entra pure!>> aprì del tutto la porta e si spostò da una parte.

Essendo un appartamento era un po' piccolino ma poteva bastare per almeno 4 persone.

Non potei vedere la "casa" che Marinette mi trascinò subito in camera sua.

Le pareti erano color lilla.
C'erano due letti con lo stesso lenzuolo ovvero con dei fiori.
A destra lungo la parete c'è un grande armadio rosa a 6 ante.
Davanti c'era una finestra con balcone.
Ma una cosa mi aveva colpito o meglio alcune cose mi avevano molto colpito.

<<Marinette?>>

<<Si?>> mi rispose girandosi verso di me.
<<Ma ti piace Michele Bravi!?>> esclamai indicando i vari poster attaccati al muro.
<<Certo,guarda qui!>> disse aprendo da sotto il letto un cassetto.
C'erano diversi cd ma soprattutto erano in evidenza quelli di Michele.
Poi c'era quattro foto che ritraevano lei e lui abbracciati durante gli instore.

Che carini!
<<Perché me lo hai chiesto?>>disse richiudendo il cassetto.
<<Beh...sai...SONO AGUZZA PURE IOOOO!!!>> urlai.

Cominciammo ad urlare e saltare senza un evidente motivo.

Già mi era simpatica,forse sarebbe diventata una buona amica.

***

<<No!Basta! La mia mano non ce la fa più!>> si lamentò per l'ennesima volta Marinette muovendo il polso.

<<Pfff..e va bene facciamo una pausa!>> sbuffai.
E io che mi stavo divertendo a fare i monomi.

Chiudemmo i libri e andammo in cucina.

L'appartamento era molto bello.
Era accogliente,rustico e con il bianco a fare da padrone.

Marinette prese un vasetto di nutella e due cucchiai.
<<Che ne dici?Gara a chi mangia più nutella?>>

Accettai.

Dopo dieci o forse dodici cucchiai di cioccolata eravamo entrambe piene.

<<Basta..>> sussurrai.
La mia pancia non ne poteva più.
Forse potevo anche vomitare.

<<Hai ragione>>.

Si sentì la porta sbattere e una voce acuta che diceva:<<Je suis retorne!>> (sono tornata).

<<Adele sei qui?>> chiese Marinette. Un corpo minuto entrò in cucina.
Aveva i capelli biondi e occhi marroni.
Indossava una maglietta nera e dei pantaloni grigi e scarpe da ginnastica.

<<Dimmi,Chloe>>.

Chloe?
Chi era Chloe?

Mi girai verso Marinette con una faccia interrogativa.
Lei mi prese per il polso e mi trascinò in camera.

<<So che ci conosciamo da poco ma ti ho già detto delle bugie>>.
Si mise seduta sul letto e io feci lo steso.

Sospirò e prese un respiro prima di parlare.
<<Adele è mia sorella,abbiamo la madre diversa ma la considero come una sorella nonostante non ci assomigliano per nulla.
Siamo entrambe nate in Francia,abbiamo solo sette anni di differenza.
Nostro padre è di queste parti e abbiamo imparato in fretta l'italiano.
Sono nata da un'avventura e appena mia madre mi ha partorito se n'è andata.
Poi mio padre si è sposato con Denise e è nata Adele.
Mi spaccio per Marinette perché non voglio essere chiamata con un nome che ha deciso mia madre.
La odio,so che non si potrebbe mai dire..ma perché se n'è andata?>> ormai le lacrime le rigavano le guance.

Feci l'unica cosa che mi era in potere di fare: l'abbracciai forte.

Lei ricambiò e dopo pochi minuti si era già calmata.

Quel bellissimo momento fu concluso dalla suoneria del cellulare: il mio.
Lo tirai fuori dalla tasca.

"Numero privato".

Ero indecisa se rispondere o no.
Chloe,ormai la chiamavo già così, si asciugò le lacrime e disse:<<Beh,cosa aspetti? Rispondi dai! E metti vivavoce>>.

Feci come disse e accettai la chiamata.

<<Pronto?>> dissi un po' esitante.

<<Sei Giulia?>>
Quella voce già la conoscevo.

<<Sì>>.

<<Beh,io sono Michele Bravi>>.
Il mio cuore si era fermato.
Forse sarei morta.

Oh,Madonna.

S/A: come state?

What We Are?||Michele Bravi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora