Capitolo 5. La fine dell'estate

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Erano quasi finite le vacanze e da li a poco sarebbe riniziata la scuola. Salem si stava piano piano ripopolando e per qualche assurdo motivo cominciava a piacermi vivere li.
Avevo passato quasi tutta l'estate a studiare quei libri, dato che anche in biblioteca non avevo trovato niente di utile alle mie ricerche, così di tanto in tanto di nascosto alla mamma tornavo in quella casa per cercare altri libri che magari potessero aiutarmi.
Ero tornata spesso anche al supermarket della signora Wilson, dove mi faceva piacere parlare un po' con Allison. Non so perché nonostante avessi io suo numero di cellulare, non l'avevo mai ne chiamata ne mandato un sms. Ogni volta che ci vedevamo era sempre gentilissima e mi parlava un sacco del suo gruppo di amici ed ero elettrizzata all'idea di poterli conoscere. Il primo giorno di scuola saremmo andate insieme così me li avrebbe presentati tutti, a dirla tutta una sera venne a suonare il campanello di casa per chiedere se avevo voglia di andare al lago con loro ma la voglia di scoprire che cosa volessero dire le parole di quel libro e chi fosse D.S. era troppo grande e rifiutai.
Durante le miei innuerevoli visite alla biblioteca ho avuto modo di conoscere la signora Taite, la bibliotecaria, una signora molto carina anche se ogni volta che andavo, mi tratteneva sempre a chiacchierare. Mi disse molte cose della sua vita, si era sposata giovane, che aveva due figlie e dei nipotini bellissimi un maschio, Micheal e due femmine, Lisa e Ashley. Suo marito era venuto a mancare pochi anni fa per una malattia e lei si era presa cura di lui fino all'ultimo momento; era una gran chiacchierona ma la cosa non mi dispiaceva affatto. Ho conosciuto anche Chad il proprietario del negozio di fiori, io e mamma abbiamo deciso di ridare vita al portico piantando diversi fiori nei vasi, finalmente il nostro giardino era sistemato e, grazie al nostro vicino Stanley, avevamo anche un bellissimo dondolo funzionante dove poter leggere e prendere del the. Insomma mi stavo ambientando bene a Salem nonostante continuassi a pensare che fosse una cittadina molto monotona dove la mattina ti svegli, vai a scuola o al lavoro, pranzi, il pomeriggio leggi o prendi il thè con le vicine e la sera vai a dormire per poi riniziare da capo nello stesso identico modo il giorno dopo.
Io non avevo ancora scoperto nulla su quei libri e su chi fosse D.S, rimanevano due iniziali senza nessun nome, però avevo scoperto, grazie alle mie sessioni di sessioni di studio privato in biblioteca, che la casa apparteneva alla famiglia Salvatore e che la chiesa era usata come tribunale nel periodo della caccia alle streghe , quindi almeno una cosa su D.S. la potevo intuire la S stava sicuramente per Salvatore.
Per tutta l'estate ero stata su quei libri a studiare mettevo il naso fuori di casa solo per andare in biblioteca o nella vecchia casa dei Salvatore, volevo scoprire più cose che potevo prima dell'inizio della scuola, dopo avrei avuto poco tempo tra compiti e studio.
La porta della stanza vicino alla mia stanza era rimasta chiusa, non ho mai trovato la chiave solo mamma sa dov'è e non me lo dirà mai, ma posso dirvi che a casa Salvatore qualcosa lo avevo trovato; un giorno frugando nello studio/laboratorio ho trovato un asse per pavimento rialzato dove c'erano, in una piccola scatola, un ciondolo, una foto sbiadita di una donna che lo indossava e un anello inciso con le stesse iniziali : D.S.
Le ultime settimane estive erano passate velocissime e tra due giorni iniziava la scuola e io ero emozionata ma anche ansiosa di cosa avrebbero potuto dire di me gli altri, sono sempre stata molto solitaria e a scuola in Florida ogni scusa era buona per chiamarmi "strega" ma questa era la mia nuova vita mi sarei sforzata per farla andare bene. Quella sera a cena mamma aveva voglia di parlare. Le cose tra di noi erano migliorate io non ero più arrabbiata per avermi portato via dalla Florida e lei non criticava il fatto che non avessi ancora stretto amicizia con gli altri ragazzi della città o che passassi molto tempo sui da sola in biblioteca.
Anne: "Allora tesoro sei pronta per iniziare la scuola?"
Clarie: "Si mamma, sono emozionata di conoscere nuove persone, ma ho anche paura che possano guidicarmi!"
Anne: "Sono felice tesoro e stai tranquilla nessuno ti giudicherà vedrai andrà tutto benissimo!"
Clarie: "Si, spero! Sai Allison ha detto che andremo insieme il primo giorno e che mi presenterà i suoi amici"
Anne: "Sono felice che ti sei trovata bene con lei, non ci hai passato molto tempo ma sembra che vi conosciate da sempre!"
Clarie: "Si, è molto gentile! Mi sarebbe piaciuto uscire con lei  quest'estate! Avevo da fare!"
Anne: "A proposito di questo, che cosa facevi tutto quel tempo in biblioteca?"
Clarie: "Allora apparte sentire le storie di vita della signora Taite, è molto simpatica sai?  Ho letto alcuni libri sulla città, volevo informarmi! Sai che qua dicevano che ci abitassero le streghe e che i processi si tenevano nella chiesa in centro!"
Lei si voltò di scatto.
Anne: "Clarie, non dovresti leggere quelle cose, sono tutte bugie e leggende non esistono le streghe, erano solo persone che i fondatori della città non volevano intorno perché non rispettavano le regole che loro imponevano, erano dei ribelli niente di più!"
Riprese a cucinare ma tutti questi discorsi che lei faceva non mi piacevano affatto, io sapevo che nascondeva qualcosa e perché non vuole parlarmene.
Mentre mangiavamo nessuna delle due parlò solo a fine cena dissi:
Clarie: "Vado a farmi un bagno e poi vado a dormire. A domani mamma!"
Anne: "Va bene tesoro a domani! Notte!"
Salii le scale e andai entrai in bagno dove preparai la vasca. Una volta piena mi infilai dentro e mi rilassai così tanto che mi addormentai, quando mi risvegliai qualche ora dopo era notte fonda. Uscii dalla vasca facendo attenzione a non scivolare, misi addosso un asciugamano e andai in camera. Mentre passavo per il corridoio verso la mia stanza, quando passai davanti la porta della stanza di mamma e la sentii parlare al telefono con il signor Wilson, il preside dalla scuola.
Anne: "Paul, ha letto di quelle cose per tutta l'estate e se avesse scoperto anche di loro? Volevo tenerla al sicuro ma Clarie è molto testarda e curiosa, non voglio che scopra tutto."
Che cosa dovevo scoprire e chi erano quel loro che diceva mia madre e perché chiamava il papà di Allison a notte fonda?
Anne: "Dobbiamo riunirci di nuovo, capire se potrebbero tornare! Lo avevo detto di bruciare la casa, non sarebbero più tornati!"
Sbiancai quando mamma disse quelle parole! Sapeva della casa e soprattutto sapeva chi ci viveva. Anche lei mentiva! Dovevo parlare con Allison sicuramente sapeva qualcosa. Feci un passo indietro e il pavimento scricchiolò. Mamma disse al signor Wilson di aspettare in linea e aprì la porta e mi vide.
Anne: "Clarie che ci fai ancora sveglia e in asciugamano!? Sono le 2.00!"
Clarie: "Si scusa mamma mi sono addormentata nella vasca e.. stavo andando in camera mia, ho vistk la tua luce accesa passando pensavo ti fossi addormentata così, volevo solo..Scusa se ti ho spaventato!"
Anne: "Tesoro, non mi hai spaventato, ma pensavo che dormissi già da un pezzo! Adesso vado a dormire anche io! Notte tesoro!"
Salutai mamma e andai in camera, mi sistemai per la notte, ma una volta a letto non riuscii a chiudere occhio per tutta la notte dopo quello che avevo sentito.
Allison doveva per forza sapere qualcosa, dovevo parlare con lei.

Innamorata di un vampiro||-Damon Salvatore   #WattpadContestDove le storie prendono vita. Scoprilo ora