Capitolo 6. Nuovi amici

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Avevo dormito davvero pochissimo ma appena mi svegliai, non feci in tempo ad alzarmi dal letto che ero già vestita e sistemata. Scesi le scale di corsa e andai in cucina. Mamma non c'era. Sul tavolo aveva lasciato un biglietto: "Torno per pranzo".
Presi velocemente un caffè e uscii da casa. A passo svelto arrivai al supermarket in meno di 10 minuti. Entrai. Allison stava sistemando alcune bottiglie sullo scaffale e le andai incontro.
Clarie: "Allison devo parlarti!"
Lei mi guardò un po' preoccupata.
Allison: "Buongiorno Clarie. Cosa succede? Devi dirmi una cosa grave?"
Clarie: "No, ma non può aspettare possiamo parlare quando finisce il tuo turno?"
Allison: "Devo aiutare mia mamma con l'inventario oggi, non torniamo a casa a pranzo, però se vuoi stasera vado al lago con i miei amici, per festeggiare la fine delle vacanze. Vieni anche tu con noi, te li presento un giorno in anticipo! Non torniamo tardi promesso!"
Clarie: "Ma... non posso dirtela con altre persone. Si tratta di mia madre e tuo padre e le streghe!".
Sussurrai per non farmi sentire dai pochi clienti che c'erano. Allison mi guardò e sorrise.
Clarie: "Non lo trovo così divertente".
Allison: "Clarie tranquilla. Stasera ti spiegheremo tutto. Passiamo alle 18.00 a casa tua andremo in macchina con Sarah, poi a fine serata ti riaccompagnamo noi a casa."
Annuì in silenzio e la salutai. Mentre tornavo a casa le parole di mia madre della sera prima mi ronzavano in testa insieme a quelle di Allison. Loro sapevano tutto e da li a poche ore avrei saputo la verità anche io.
Tornai a casa infilai la chiave nella toppa ed entrai. Trovai mamma in salone seduta sul divano che mi guardava.
Anne: "Ciao, dove sei stata?
Clarie: "Ero passata a salutare Allison al supermercato, stasera esco con lei e i suoi amici, passano alle 18."
Anne: "Oh bene. Puoi sederti accanto a me, ho bisogno di dirti delle cose."
Posai la borsa mi misi accanto a lei sul divano.
Anne: "Io avrei voluto aspettare a dirti queste cose, ma Paul e gli altri trovano giusto che tu sappia! Hai quasi 18 anni ormai e devo dirti la verità! Quando eri più piccola ogni estate venivamo a trovare nonna Audrey qui e io e tuo padre trovavamo sempre del tempo per stare con i nostri vecchi amici per parlare di alcune cose. Ogni anno era così, poi abbiamo smesso di venire perché dovevo proteggerti."
Clarie: "Proteggermi da cosa mamma,io non ricordo quasi niente di queste nostre visite perché!"
Anne: "Clarie lasciami finire. Ci riunivamo nella vecchia casa dietro la chiesa, quella di cui mi hai chiesto poco dopo che siamo arrivate qua".
La vecchia casa dei Salvatore.
Anne: "L'ultima estate che siamo venute ci siamo riuniti nella casa e il signor Christopher Salvatore e ci ha informato che in questa città e quelle vicine stavano succedendo cose strane. Le persone morivano in circostanze strane o venivano ferite e vagavano nel buio dicendo che qualcuno gli aveva fatto del male ma non ricordavano nulla. C'era qualcosa che, secondo lui, faceva del male alle persone e poteva farlo solo di notte!"
Ma che cosa stava dicendo? Perché improvvisamente mi stava dicendo la verità di cosa aveva paura mia madre?
Lei continuò a raccontare.
Anne: "Il signor Salvatore era preoccupato perché le persone che morivano erano legate ad ognuno di noi. Erano nostri amici, parenti, cugini, fratelli o sorelle persone legate alle nostre famiglie. Avevamo tutti paura. Poi una notte mi chiamò Dolores dicendo che il signor Salvatore era sparito nel nulla lasciando la casa spaventatissimo, si trasferì senza dire dove, e lasciò detto a Dolores di bruciare la casa. Lei non lo fece. Nessuno di noi volle farlo."
Clarie: "Mamma ma perché mi stai dicendo questo e perché non mi ricordo niente di questo posto? Mi spaventi!"
Anne: "Te lo spiegherò piuttosto tardi ma adesso fammi finire di raccontare."
Mi limitai ad ascoltarla ancora.
Anne: "Non voglio spaventarti tesoro ma dirti la verità. Questa mattina ci siamo riuniti tutti. Io, i genitori di Allison, i genitori di Nathan, Dolores, i genitori di Chris ed Emma e quelli di David del consiglio facevano parte anche le persone più anziane della città come tua nonna e la signora Taite, vista la situazione se ne sono tirati fuori ma li abbiamo sempre tenuti informati. Dolores questa mattina ci ha informato che non lontano da qua stanno succedendo le stesse cose che sono successe qua quell'anno e pensiamo che chi provoca gli attacchi, possa tornare"
Sussultai sul divano adesso avevo proprio paura, e mi chiedevo se è questo che Allison e gli altri volessero dirmi quella sera al lago.
Anne: "Tesoro promettimi che starai attenta e che non andrai mai lontana dalla città! O nel bosco dietro la casa!"
Clarie: "No mamma te lo prometto."
Anne: "Mi dispiace non poterti dire altro in questo momento, so che avrai mille domande in testa adesso, ma ti prometto che presto ti dirò tutto!"
Clarie: "Molte domande in realtà. Non capisco perché mi hai tenuta nascosta una cosa simile dopo tutto quello che abbiamo passato, dopo la morte di papà."
Anne: "Lo so.. sai che quel periodo è stato davvero duro per me."
Clarie: "Anche per me mamma è stato difficile, non solo per te!"
Presi la borsa e uscii dalla porta senza dire altro, lasciando mia madre seduta sul divano.
Passeggiai per la città fino a quando non smisi di sentire i miei pensieri in testa. Guardai l'ora: le 14, era ora di tornare a casa e pranzare.
Tornai a casa e mamma non c'era, ma stavolta nessun biglietto. Mi preparai il pranzo e, dopo aver mangiato, sistemai la cucina. Una volta soddisfatta della pulizia mi misi sul divano a leggere un vecchio libro di nonna e verso le 16.30 inizia a prepararmi. Mi feci un bagno, ascugai e lisciai i capelli. Alle 17.40 mi mancava solo il trucco e qualche accessorio.
Clarie: "Bene, sono in perfetto orario."
Avevo indossato un vestito nero aderente senza maniche e delle converse basse nere. Stavo osservando i miei accessori quando tra di loro vidi la collana che avevo trovato nella casa del signor Salvatore.
Aveva una catena d'argento un po' vecchia e come ciondolo una pietra blu con intorno una cornice con una forma strana d'argento. La provai ed era bellissima e decisi di tenerla. Avevo acconciato con delle forcine i miei lunghi capelli castani che avevo lisciato poco prima, presi un cardigan anch'esso nero nel caso avessi sentito freddo, la borsa e scesi ad aspettare.
Mentre ero nella vasca avevo sentito la mamma rientrare a casa, ma non era salita affatto a salutarmi o per dirmi qualcosa. La trovai in cucina che preparava un the.
Anne: "Oh tesoro, sei bellissima!"
Clarie: "Grazie, ma non è granché".
Anne: "È perfetto per te"
Mi sorrise e io la ringraziai, quando suonarono il campanello, aprii la porta e vidi Allison. Aveva una maglietta nera che le lasciava scoperto l'ombelico e un paio di jeans neri con strappi un po' ovunque, i capelli sciolti e la solita riga nera sugli occhi.
Allison: "Salve Anne! Ciao Clarie, sei splendida!"
Anne: "Ciao Allison. Andate adesso ma state attente eh!"
Clarie: "Grazie Allison sei molto bella anche tu. Si mamma tranquilla, a dopo! Ciao!"
Salutai mamma e salii in macchina. Allison mi presentò gli altri: Sarah al volante, seduta accanto a lei Emma e sul sedile posteriore con noi suo fratello Chris.
Allison disse a Sarah di andare, che gli altri ci aspettavano al lago. Sarah mise in moto e partì.
In macchina c'era una bella atmosfera tutti chiacchieravano e mi rendevano partecipe anche me. Chris mi osservava spesso in auto, mentre andavamo al lago. Superammo casa Salvatore girando in un vietta proprio accanto e capii che quello che si trovava dietro di essa era proprio il lago, proprio dove mamma mi aveva detto di non andare, ma non ci pensavo, eravamo in molti non sarebbe accaduto assolutamente niente. Superato il bosco Sarah parcheggiò la macchina in uno spiazzo con dei sassolini. Aprii lo sportello e scesi. Il lago di notte era bellissimo.
Chris mi si avvicinò e mi sussurrò nell'orecchio.
Chris: "Bello vero!"
Clarie: "Bellissimo!"
Allison: "Andiamo pigroni! Chris lascia stare Clarie l'hai appena conosciuta e già gli stai addosso! Falla respirare".
Allison mi tirò per un braccio e Chris non ebbe il tempo di replicare, si grattó la testa e ci seguì. Daniel, Sally e Nathan erano già arrivati e ci stavano aspettando.
Erano vestiti tutti molto bene.
Allison: "Allora Clarie loro sono Daniel, i suoi hanno l'erboristeria in centro; Sally, lei è la figlia di Dolores e lui è Nathan suo nonno ha il chiosco di fiori in centro. Ragazzi lei è Clarie, la nipote di Audrey"
Mi salutarono tutti e tre e mi strinsero la mano. Nel frattempo dietro di noi Emma e Chris bisticciavano.
Emma: "Chris smettila o ti butto nel lago. Stai zitto!"
Chris: "Io non capisco perché ti vesti così e poi ti lamenti perché ti si sporca il vestito di fango! Siamo in un prato e sulla riva di un lago è normale che ci sia il fango!"
Emma aveva un vestito lungo celeste e sandali neri con i capelli lunghi biondo cenere sciolti. Non era truccata ma non ne aveva bisogno, si notavano moltissimo i suoi occhi azzurri. Era molto bella.
Chris invece aveva dei jeans e una camicia nera con scarpe da ginnastica e i capelli biondo cenere tirati su da un po' di gel e, anche lui come la sorella dei bellissimi occhi azzurri.
Sarah: "Allison ti aveva detto di non mettere il vestito lungo."
Emma: "Zitta! Scusate se per una sera volevo essere carina!"
Sarah rise. Lei aveva una camicetta rosa e dei semplici jeans stretti con dei sandali, aveva dei capelli  lunghissimi e neri che lei aveva raccolto una piccola coda a metà testa lasciando sciolti gli altri. Una riga nera sugli occhi, che erano di bel verde scuro e del rossetto rosso.
Nathan: "Potete smettere per una sera di litigare vuoi due!?"
Nathan era un po' più elegante forse troppo. Portava una camicia bianca con un gilè nero sopra, dei jeans e scarpe nere classiche. I suoi capelli erano neri e gli occhi castani. Lo osservai per un po', ma quando lui si girò verso di me, distolsi lo sguardo. Era davvero molto carino.
Daniel e Sally guardavano le scena e ridevano divertiti. Sally aveva i capelli rossi tagliati a caschetto e gli occhi verdi, indossava un maglioncino nero e dei jeans bianchi larghi con delle converse nere, mentre Daniel aveva i capelli castani con la falda sugli occhi che lasciavano a malapena vedere il castano dei suoi occhi e addosso aveva una camicetta a quadri con dei jeans corti poco sopra il ginocchio e converse bianche.
Allison: "Insomma non siamo venuta qua a litigare per come Emma si è vestita,sapete tutti perché siamo venuti qua, vogliamo iniziare!?"
Ci sistemammo in cerchio sulla riva del lago. La luna illuminava i nostri volti, mentre qualche lucciola brillava qua a là e le foglie degli alberi si muovevano di tanto in tanto con il vento era molto rilassante stare lì. Anche la compagnia era bellissima. Ero riuscita a farmi dei nuovi amici in questa città, non credevo di poterci riuscire così in fretta. Cominciavo ad amare Salem e la magia che i suoi posti riusciva a creare.

Innamorata di un vampiro||-Damon Salvatore   #WattpadContestDove le storie prendono vita. Scoprilo ora