Capitolo 18. Karla

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Arrivammo a casa di Damon. Parcheggió la macchina nel vialetto e mi venne ad aprire lo sportello.
Clarie: "Grazie mille!"
Damon: "Tranquilla. Vieni entriamo!"
Damon aprì la porta e entrai in casa.
Damon: "Mettiti pure sul divano. Vuoi qualcosa?"
Clarie: "Un bicchiere d'acqua grazie!"
Damon: "Si torno subito!"
Mi diede un bacio sulla fronte e andò in cucina.
Mi sedetti sul divano e osservai la stanza. Improvvisamente mi ricordai la prima volta che ero venuta qui e tutto quello che era successo dopo.
Avevo paura la prima volta quando ad aprire la porta si presentò lui in asciugamano, adesso mi sembra normale stare li con lui.
Damon: "Tieni tesoro!"
Mi girai di scatto verso di lui. Mi brillavano gli occhi.
Clarie: "Come mi hai chiamato?"
Damon: "Tesoro!? Posso?"
Clarie: "Si certo che puoi!"
Gli saltai letteralmente addosso e lo baciai. Con lui mi sentivo bene, sentivo che mi potevo fidare, che mi avrebbe protetto da qualunque cosa. Ci baciammo per un po'. Amavo il modo in cui lo faceva, non volevo che smettesse mai.
Smise di baciarmi e accese il camino.
Clarie: "Pensi che riuscirai a salvare tuo fratello?"
Damon mi guardò con i suoi bellissimi occhi azzurri e mi sorrise.
Damon: "Spero di si!"
Venne verso di me e mi abbracciò ancora una volta tenendomi stretta a lui. Amavo stare tra le sue braccia, ci sarei voluta rimanere per sempre.
Mi spaventai quando il campanello suonò. Era presto e non potevano essere i miei amici.
Damon: "Resta qui"
Annuii. Rimasi lì in salotto davanti al camino, in piedi, mentre Damon si dirigeva verso la porta.
Aprì la porta. Si bloccò.
Clarie: "Damon chi è?"
Mi stavo avvicinando alla porta.
Damon: "Resta lì, Clarie! Ti prego!"
Una voce femminile lo salutò.
Karla: "Ciao Damon, ti ricordi di me? Sei cresciuto dall'ultima volta, ma resti comunque bellissimo"
Damon: "Che cosa vuoi?"
Karla: "Lo sai benissimo!"
Lo spostò con la mano ed entrò. Rimasi stupita dal fatto che poteva entrare senza essere invitata. Era bellissima. Aveva i capelli neri molto lunghi e lisci, un vestito bellissimo nero stretto, dei tacchi anch'essi neri. Non avevo idea di quanti anni avesse.
Karla: "Vedo che non sei solo eh? Non hai perso il vizio della compagnia di qualche ragazzina vedo. Non sei cambiato!"
Damon: "Lasciala in pace!"
Lei si avvicinò a me e mi diede la mano.
Karla: "Ciao sono Karla, una vecchia amica di Damon! Tu devi essere Clarie!"
Clarie: "Si... come mi conosci?"
Karla: "Seguo Damon da un po' e ho visto che da quando è tornato a Salem non ha fatto altro che stare con te!"
Aveva visto tutto, quindi sa anche che ho io la collana.
Damon: "Lasciala stare, lei non sa cosa vuoi!"
Karla: "È proprio qui che ti sbagli mio caro, lei sa benissimo cosa voglio!"
D'istinto mi avvicinai la mano al collo e lei se ne accorse.
Karla: "Esatto ragazzina, è la mia collana! Dove l'hai trovata?"
Non risposi e mi ritrovai con la schiena al muro con lei davanti.
Karla: "Dammela subito!"
Non riuscivo a parlare avevo la sua mano sul collo. Voleva uccidermi.
Damon gli si scagliò contro e la spinse via. La vidi sbattere nella libreria del salotto. Si guardarono era furiosa.
Damon: "Clarie nasconditi!"
Clarie: "Ma te cosa farai!"
Damon: "Hai sentito cosa ti ho detto nasconditi!"
Gridò. Io spaventata corsi su per le scale e salii di sopra chiudendomi in una stanza da letto. Chiusi la porta a chiave e ci misi davanti una cassettiera. Doveva essere la camera di Damon. Al piano di sotto sentivo rumori di cose che si rompevano. Sentii qualcuno gridare e salire le scale. La maniglia si mosse ma nessuno entrò. Ero spaventata e mi avvicinai alla porta e sentì la porta di casa chiudersi. Spostai il mobile e riaprii la porta. Scesi le scale.
Clarie: "Damon..."
Chiamai ancora finché non arrivai in salotto dove tutto era sottosopra.
Damon: "Clarie sono qua, aiutami!"
Gli andai vicino. Damon era appoggiato alla libreria con in pezzo di legno infilato nello stomaco. Impallidii.
Clarie: "C-che devo fare! Oddio!"
Damon: "Toglilo ti prego!"
Clarie: "Oddio Damon ma che è successo!"
Mi avvicinai a lui, presi il pezzo di legno e lo tirai verso di me togliendolo.
Lui stava soffrendo ma non gridò. Lo aiutai ad alzarsi e lo misi sul divano.
Damon: "Clarie devi fare una cosa per me!"
Clarie: "Si certo Damon, se posso aiutarti!"
Damon: "Devi scendere in cantina. Lì troverai un frigorifero, aprilo e prendi una sacca di sangue da lì e portamela!"
Ero scioccata. Una sacca da sangue?
Feci come mi aveva detto. Scesi le scale e aprii la porta della cantina. C'era freddo ed era un po' buia. Entrai nella prima stanza e notai il frigo. Mi avvicinai e lo aprii. Dentro ci saranno state un centinaio di sacche di sangue. Dove le aveva prese?
Sentii Damon chiamarmi e corsi di sopra.
Gli diedi la sacca. Lui la morse. I suoi occhi cambiarono ancora e bevve tutta la sacca.
Damon: "Scusami tanto Clarie!"
Clarie: "Non preoccuparti, non importa! So cosa sei e non mi spaventa più!"
Lui mi guardò e mi sorrise. Ricambiai e lo abbracciai.
Mi baciò sulla guancia.
Damon: "Mi aiuti a sistemare? Poi mangiamo qualcosa?"
Clarie: "Si certo, però cucino io! Tu sei appena stato pugnalato riposati!"
Finimmo di sistemare il salotto, raccolsi tutti i cocci e le cose distrutte da quello che era successo poco prima, poi andammo in cucina.
Clarie: "Che ti va da mangiare?"
Damon: "In realtà non ho molta fame! Cucina qualcosa per te! Resto qua a farti compagnia"
Clarie: "In realtà nemmeno io ho molta fame, credo che mi farò l'insalata!"
Preparai la mia insalata e mi sedetti accanto a lui in cucina. Mi osservava mangiare. Mentre mangiavo ripensavo a cosa era successo prima, a come mi aveva difesa Damon e a come Karla stava cercando di uccidermi. Damon aveva ragione ero in pericolo anche io.
Damon: "Per colpa mia sei finita in questo casino. Era meglio se non mi conoscevi, se non entravo nella tua vita!"
Clarie: "Smettila di dire così. Non è vero! Mi hai protetta stasera e ti sei preso un paletto nello stomaco per salvarmi. Anzi grazie!"
Gli presi la mano, lui mi guardò e sorrise. Mi si avvicinò e mi diede un bacio.
Qualche minuto dopo suonò ancora il campanello. Andai ad aprire e mi ritrovai davanti Sarah, Emma, Chris, Daniel e Sally, ma niente Allison e Nathan. Li invitai ad entrare.
Emma: "Ho sempre voluto vedere questa casa!"
Sarah: "Dov'è Damon?"
Clarie: "È salito a cambiarsi. Abbiamo avuto un problema qualche ora fa....!"
Daniel: "Qualcosa di grave!"
Li feci accomodare in salotto che era ancora un po' disordinato.
Chris: "Cosa è successo? Clarie stai bene?"
Clarie: "Si grazie. Damon mi ha salvato. Si è preso un paletto nello stomaco per me!"
Emma: "Sta bene vero?"
Emma era preoccupata più per Damon che per me. Mi fece sorridere.
Clarie: "Si sta bene, adesso! Sedetevi vado a chiamarlo!"
Salii le scale mentre gli altri si sedevano in salotto. Arrivai davanti alla porta della sua stanza che era quella in cui mi ero nascosta prima. Bussai ed entrai.
Me lo trovai davanti senza maglietta. Non potevo fare a meno di guardarlo. Era bellissimo come sempre.
Clarie: "Sono arrivati gli altri!"
Lui si voltò e mi venne incontro. Mi abbracciò e mi baciò di nuovo. Mi strinsi a lui. Dopo avermi baciato si mise addosso una maglietta nera, mi prese per mano e scendemmo le scale insieme.
Damon: "Scusate, ero di sopra! Abbiamo avuto ospiti non desiderati!"
Sarah: "Si Clarie ci ha detto tutto!"
Sally guardava Damon, come se non avesse mai visto niente di più bello di lui.
Lui le si avvicinò.
Damon: "Sono Damon. Penso che ti abbiano già detto tutto di me!"
Sally: "Si, mi hanno spiegato tutto loro. Sappi che io non la penso come loro. Io ti credo e voglio aiutarti sul serio."
Daniel: "Bhe ti credo anche io dopo quello che Clarie ci ha detto prima!"
Chris: "Conosci l'intruso di stasera?"
Damon: "Si.. è Karla. La vampira di cui vi ho già accennato oggi!"
Sally: "Che cosa vuole?"
Clarie: "Vuole questa!"
Mi tolsi la collana dal collo e la misi sul tavolino davanti al divano.
Clarie: "Ha cercato di uccidermi per prenderla!"
Sarah: "A cosa le serve?"
Clarie: "Per camminare alla luce del sole, e non deve prenderla altrimenti può girare tranquillamente di giorno e fare del male a chi vuole!"
Emma: "Che cosa?"
Damon: "Anche io ho un anello che mi permette di uscire al sole, altrimenti il sole mi brucerebbe!"
Daniel: "Come funziona?"
Intervenne Sally e spiegò come veniva creato. In quel momento il campanello suonò ancora e quando aprii avevo davanti a me Allison e Nathan. Li invitai ad entrare e si misero in salotto con noi ad ascoltare. Damon raccontò ancora l'accaduto ed Allison rimase scioccata.
Dopo esserci accertata che io stessi bene si scusò con Damon per non avergli creduto.
Allison: "Dobbiamo studiare un piano"
Eravamo tutti d'accordo e così ci mettemmo a studiare un piano.

Innamorata di un vampiro||-Damon Salvatore   #WattpadContestDove le storie prendono vita. Scoprilo ora