Capitolo 9. Il bosco

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Ci eravamo detti di trovarci direttamente al lago e quando tornai a casa, mamma era in giardino ad annaffiare i fiori.
Anne: "Ciao Clarie. Allora racconta il primo giorno!"
Le raccontai ogni cosa, i corsi che seguivo, dei professori e di quanto mi era piaciuto il primo giorno di scuola.
Clarie: "Mamma, stasera posso prendere la macchina? Vado con gli altri in un posto qua vicino e non nessuno può venire a prendermi".
Anne: "Si certo tesoro. Ma sta attenta. Ancora non hai guidato in queste strade non le conosci bene, cerca di fare attenzione!"
Mamma era un po' titubante nel darmi la macchina ma mi diede comunque il permesso di usarla. Mi osservò e notai che osservava la collana.
Anne: "Dove hai preso quella collana?"
Clarie: "L'ho trovata ad una bottega in centro ti piace?"
Anne: "Si molto bella. Scusa se te l'ho chiesto tesoro, ma assomiglia ad una collana di una persona che conoscevo".
Clarie: "Quale persona..?"
Anne: "No nessuno tesoro lascia stare vai a prepararti, farai tardi altrimenti!"
Ero stranita, ma andai comunque a prepararmi.
Mi feci un bagno caldo e iniziai a vestirmi. Una volta davanti allo specchio per finire di truccarmi e sistemare i capelli e mi misi ad osservare l'anello con le iniziali. Appena toccai l'anello vidi delle immagini.
Quello che vidi mi spaventó un po'. Erano una serie di immagini, non proprio una vera e propria visione. C'erano dei cannoni, dei fucili, un ragazzo con la divisa steso a terra. Credevo che il ragazzo fosse morto poi si alzò di scatto e l'immagine cambiò, adesso c'era la casa, la collana, l'anello, il ragazzo di prima e la cosa che mi stupì: mia nonna!
La visione finì. Tremavo poteva essere quello il mio dono? Provai a ritoccare l'anello ma non successe nulla.
Ero un po' spaventata da quello che era appena successo e volevo subito parlarne con gli altri.
Scesi le scale velocemente, salutai mamma che si accorse che avevo fretta e non mi trattenne. Presi le chiavi della macchina e me ne andai. Per strada mi tornavano in mente le immagini che avevo visto prima.
Superai casa Salvatore e parcheggiai la macchina prima del bosco e decisi di schiarirmi le idee e camminare un po'.
Mi faceva un po' paura camminare lì da sola ma volevo pensare a quello che avevo visto prima di parlarne con gli altri.
Era una giornata molto soleggiata, anche se il sole stava calando, ma all'interno di quel bosco il sole non batteva proprio. Era buio, freddo; c'era un'atmosfera paurosa e solo quando avevo già iniziato a percorrerlo volevo tornare indietro.
Mi voltai. Mi venne la pella d'oca quando voltandomi non riuscivo a vedere da dove ero entrata. Decisi di proseguire, il lago non poteva essere così lontano.
Mi guardavo intorno mentre camminavo, gli alberi non avevano fogli, nonostante fosse estate, non c'erano fiori, ne animali. Ero quasi arrivata all'uscita, riuscivo a vedere uno spiraglio di sole entrare quando sentii scricchiolare dei rami dietro di me. Qualcuno mi stava seguendo. Mi voltai e dietro di me non c'era nessuno ma quando mi rigirai per proseguire fino all'uscita e mi trovai davanti un ragazzo. Lo guardai e mi vennero i brividi. Era il ragazzo della mia visione. Perché mi seguiva? Lo fissai. Era bellissimo. Alto, moro, con gli occhi azzurri che a guardarli ti incantavano. Portava un giacchetto di pelle nera e una maglietta nera sotto, dei jeans e delle scarpe nere. Ero immobile davanti a lui. Non riuscivo a muovermi. Lui stava lì e mi fissava. Fino a quando disse:
Sconosciuto: "Clarie!"
Poi spari nel buio del bosco.
Come conosceva il mio nome. Chi era quello sconosciuto. Perché mi seguiva e da quanto mi seguiva.
Spaventata, mi misi a correre fino all'uscita e spuntai al lago.
Gli altri erano già tutti lì e quando mi videro arrivare mi vennero incontro.
Allison: " Clarie, oddio sei bianchissima. Stai bene!?"
Nathan: "Clarie che è successo?"
Daniel: "Sei tutta sudata! Perché sei arrivata di corsa?"
Sally, Sarah, Emma e Chris mi corsero incontro e Sarah tirò fuori una bottiglia. Bevvi un sorso d'acqua e raccontai tutto quello che mi era accaduto: la visione, lo sconosciuto, l'anello e la frase che mia madre aveva detto quando aveva visto la collana.
Sarah: "Allora, direi che abbiamo trovato il tuo dono. Riesci a vedere le cose che sono capitate alle persone, i suoi ricordi è un bellissimo dono".
Clarie: "Grazie Sarah! Spero che il mio dono possa essere utile"
Nathan: "Questa cosa ti succede anche con le persone o solo con gli oggetti?"
Clarie: "Non lo so!"
Nathan: "Proviamo!"
Nathan mi diede le mani e io mi stavo vergognando come non mai. Perché dovevo provare proprio con lui.
Presi le sue mani e mi concentrai ma non riuscii a vedere nulla.
Ero delusa, non potevo essere tanto d'aiuto se potevo farlo solo con gli oggetti.
La giornata passò in fretta e decidemmo di tornare a casa.
Allison: "Che ne dite di venire a cena da me?"
Tutti accettammo con gioia. Ero curiosa di vedere casa di Allison. Presi il telefono e chiamai mamma per avvertirla, non si arrabbiò, disse solo di non tornare tardi.
Tirai giù il telefono e Nathan mi si avvicinò.
Nathan: "Sei sicura di voler fare il bosco da sola? Ti accompagno io alla macchina!"
Clarie: "Bhe va bene. Allora grazie!"
Nathan è davvero un gentiluomo, mi aprì lo sportello e mi fece salire poi salì lui, mise in moto e partimmo. Mi vergognavo da morire e non riuscivo a fare altro che guardare fuori dal finestrino. Arrivammo alla mia macchina quasi subito. Mentre stavo per scendere Nathan mi prese la mano.
Nathan: "Clarie aspetta. Non andare!"
Si avvicinò. Il mio cuore batteva forte.
Nathan era un bellissimo ragazzo ed io lo avevo notato subito e un po' ci speravo che si accorgesse di me. Nathan era sempre più vicino. Mi lasciai andare mi avvicinai anche io a lui. Le nostre labbra si sfiorarono e improvvisamente vidi tutti i ricordi di Nathan. Quello che mi rimase più impresso era la prima volta che mi ha visto al lago la sera prima. Ho visto anche che Nathan e Allison sono stati insieme. Non potevo baciarlo. Non volevo fare ad Allison una cosa del genere. Mi spostai.
Nathan: "Scusami, forse non dovevo farlo".
Clarie: "Nathan ho visto i tuoi ricordi! Tutti. Scusa è meglio che vada".
Nathan: "No Clarie non andare ti prego".
Clarie: "Scusami Nathan devo proprio andare".
Scesi dalla macchina e presi le chiavi dalla borsa e aprii la mia auto.
Salgo in macchina e mentre sto per mettere in moto vedo un'ombra davanti alla macchina, accendo in fari e non potevo crederci ancora lui, lo sconosciuto nel bosco. Spaventata cercai di accendere la macchina ma non partiva. Scesi di macchina e iniziai a correre verso i bosco. Era una scelta sbagliata ma davvero non sapevo che fare.
Pensavo che mi stesse seguendo mi fermai e mi voltai ma non riuscivo a vederlo, proprio come poco prima nel bosco.
Ero nel bosco, da sola, con uno sconosciuto che mi seguiva, al buio. Stavo morendo di paura.
Sentii un rumore e ripresi a correre, guardadomi indietro per assicurarmi che non fosse lui e andai a sbattere contro qualcosa, o meglio qualcuno. Era lo sconosciuto del bosco.
Sconosciuto: "Ciao Clarie, ci rivediamo finalmente!"





Innamorata di un vampiro||-Damon Salvatore   #WattpadContestDove le storie prendono vita. Scoprilo ora