Capitolo 16. Al chiaro di luna

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Dopo aver richiuso la porta tornai a sistemare i bicchieri. Ero un po' stanca ma non potevo andare a dormire senza sistemare le cose che avevo usato, mamma il giorno dopo sarebbe tornata e non volevo che sistemasse lei il mio disordine.
Finito di lavare i bicchieri e dopo averli messi al loro posto decisi di andare a farmi un bagno caldo per rilassarmi prima di dormire. Chiusi a chiave la porta spensi la luce in cucina e salii le scale diretta verso il bagno. Entrai e preparai la vasca.
Mi rilassai nella vasca da bagno pensando che mi avevano quasi scoperto. Menomale che nelle rose non c'era il biglietto e quello che la mattina avevo trovato sulla porta era nella tasca del mio giacchetto.
Mentre mi stavo facendo il bagno sentii un rumore provenire da camera mia e mi spaventai. Uscii di volata dalla vasca e mi avvolsi con un asciugamano. Presi la prima cosa che trovai per difendermi. Trovai solo la scopa.
Mi avviai verso la camera e sentii ancora dei rumori come se ci fosse qualcuno che cercava qualcosa. Mi avvicinai alla porta socchiusa per vedere se riuscivo a scoprire chi fosse, ma non vidi nessuno. Sentii un altro rumore, mi feci coraggio e entrai in camera e senza guardare gli tirai una bastonata in testa. Mi accorsi solo dopo che era Damon.
Clarie: "Oddio scusami"
Damon: "Cavolo ragazzina potevi uccidermi!"
Clarie: "Scusami! Pensavo fosse un ladro!"
Lo aiutai ad alzarsi e lo feci sedere sul letto.
Damon: "Non volevo spaventarti!"
Clarie: "Come sei entrato?"
Damon: "Mi hai invitato ad entrare e adesso posso entrare quando voglio. Sono entrato dalla finestra di camera. Ti stavo aspettando! Ho sentito che i tuoi amici sono andati via!"
Clarie: "Da quanto sei qui?"
Damon: "Da più o meno due ore"
Aveva sentito tutto quello che ci eravamo detti.
Damon: "Ero passato a trovarti e ho visto le macchine parcheggiate qua fuori e ho sentito le voci dei tuoi amici. Così ho aspettato che andassero via!"
Clarie: "Potevano vederti! Lo sai che il nostro è un segreto!"
Damon: "Lo so!"
Mi stava fissando sorridendo.
Damon: "Comunque potresti anche vestirti adesso!"
Arrosii. Ero ancora in asciugamano. Che vergogna.
Clarie: "Si vado a vestirmi subito. Non te ne andare devo parlarti".
Damon: "Puoi parlarmi anche così se proprio vuoi! A me non dispiace!"
Sorrisi.
Clarie: "No, non penso proprio!"
Presi una maglietta a maniche corte e dei pantaloncini e andai in bagno a vestirmi.
Clarie: "Eccomi"
Avevo ancora i capelli bagnati ma dovevo dirgli quello che avevo saputo da Sarah. Mi misi accanto al lui sul letto con le gambe incrociate e lo guardai. Era bellissimo.
Damon: "Hai i capelli bagnati Clarie!"
Clarie: "Non importa. Devo parlarti!"
Damon: "È importante?"
Disse mentre mi si avvicinava a me.
Clarie: "Bhe penso di si"
Si avvicinava ancora di più.
Damon: "Può aspettare!"
Era molto, troppo vicino. Riusciva a farmi dimenticare tutto quello che stavo dicendo. Smisi di parlare.
Mi spostò i capelli e iniziò a baciarmi. Io mi persi in lui, in quel momento poteva farmi qualsiasi cosa non avrei reagito.
Mi tirò a lui e ci baciammo ancora e ancora. Era bellissimo il modo in cui mi faceva sentire. Lo guardai e vidi i suoi occhi cambiare e si fermò.
Damon: "Scusami..."
Clarie: "Ehi Damon guardami. Non mi farai del male. Fidati di me!"
Lo baciai e lui ricambiò. Continuammo a baciarci e a coccolarci finché non mi addormentai tra le sue braccia.
Mi risveglia che era ancora notte fonda ma Damon non era accanto a me.
Mi alzai sperando che non fosse andato via. Scesi di sotto e trovai la porta d'ingresso aperta e mi affacciai. Damon era lì sotto il portico sul dondolo. La luce della luna lo illuminava. Si voltò e mi guardò con i suoi bellissimi occhi blu, io gli sorrisi.
Damon: "Non volevo svegliarti dormivi così bene!"
Clarie: "Mi sono svegliata e non eri lì, avevo paura che te ne fossi andato!"
Damon: "No non lo farei mai. Avevo bisogno di uscire un po'. La notte non dormo spesso e adoro guardare la luna. Vieni a sederti con me!"
Gli sorrisi e andai a sedermi con lui. Mi abbracciò e mi diede un bacio.
Damon: "Ti sono piaciuti i fiori?"
Clarie: "Si grazie mille. Sono bellissime!"
Damon: "Sai Clarie, tu mi piaci davvero tanto!"
Clarie: "Anche tu mi piaci molto".
Ci guardammo e pensavo che mi baciasse ma non lo fece.
Damon: "Cosa volevi dirmi prima?"
Clarie: "Stasera Sarah mo ha detto delle cose"
Damon: "Cosa Clarie?"
Clarie: "Mi ha detto che streghe e vampiri non possono stare insieme e che..."
Mi fermò.
Damon: "Si Clarie lo so. Ma io non riesco a starti lontano. So già tutta la storia, so cosa è successo hai vampiri e che i Padri Fondatori li hanno bruciati vivi nelle celle sotto la città. Ma qualcuno è sfuggito o lasciato andare"
Clarie: "Lasciato andare? Che vuol dire? Pensi che fosse d'accordo con qualcuno?"
Damon: "Non lo so ancora per certo ma qualcuno è ancora la fuori e mi sta cercando"
Clarie: "Pensi che voglia farti del male?"
Damon: "Si. È entrato anche a casa mia"
Clarie: "Che cosa?"
Damon: "Si. Quando sono venuto via da casa tua. Sono tornato a casa, mentre ero nel vialetto ho visto la porta aperta e tutta la casa era sottosopra. Soprattutto l'ufficio di mio nonno. Cercava sicuramente qualcosa che era nascosto lì!"
Fu in quel momento che mi venne in mente: la collana.
Clarie: "Vieni con me!"
Presi Damon per mano e lo tirai dentro casa, salimmo velocemente le scale e tornai in camera mia. Aprii l'armadio e dal cassetto della biancheria tirai fuori la collana.
Clarie: "Se cercasse questa?"
Damon: "Come hai fatto a trovarla? E poi non è un bel posto dove nasconderla. Io la troverei subito"
Clarie: "Non mi sembra un bel momento per scherzare e fare battute! Comunque l'ho trovata quest'estate appena sono arrivata qui. La tenevo al collo la sera che ci siamo incontrati nel bosco non l'hai notata?"
Damon: "No. Ero incuriosito da te e non ci ho fatto caso! Era di una persona che conoscevo"
Clarie: "Conoscevi?"
Damon: "Si è morta. O meglio credevo fosse morta!"
Clarie: "Credevi? Pensi che questa persona possa essere scappata e la sta cercando?"
Damon: "Si. Sta cercando la collana! Tengo ha precisare che è una donna che la cerca!"
Clarie: "Una donna? Ma... non capisco!"
Damon: "Si una donna. Lavorava da mio nonno, era una domestica. Io e mio fratello eravamo piccoli, ma io la ricordo molto bene. Si chiama Karla. Era una donna molto elegante nonostante fosse una domestica e la portava sempre al collo. Poi quando portarono via i vampiri dalla città, qualche anno dopo, vennero a prendere anche lei e la collana le cadde dal collo e io la raccolsi e la nascosi nell'ufficio del nonno!"
Clarie: "Era una vampira?"
Damon: "Si credo di si! E questa è il suo talismano. Io ho l'anello e lei aveva questa!"
Clarie: "Le serve per camminare al sole! Non deve trovarlo, potrebbe fare del male a delle persone se è davvero lei che sta facendo vittime non lontano da qui"
Damon: "Non deve trovarla! Finché non sono sicuro che sia lei tu portala sempre con te e stai attenta!"
Clarie: "E tu che farai?"
Damon: "Andrò a cercarla. Partirò dai rapporti della polizia e dal giornale cercando indizi su dove ha fatto vittime e cercherò di trovarla! Non le permetteró di fare del male ad altre persone!"
Clarie: "Ma andrai fuori città e mi lascerai da sola? Non voglio che ti faccia del male! Fammi venire con te!"
Damon: "No, è pericoloso! Ho promesso a tua nonna di proteggerti e non permetterò a niente e a nessuno di farti del male!"
Avevo le lacrime agli occhi. Non volevo che andasse via, non volevo che gli succedesse qualcosa. Era strano che mi sentissi così visto che non lo conoscevo, ma sentivo di essere legata a lui, come se fossimo destinati a stare insieme.
Damon: "No, non piangere Clarie! Non mi succederà niente, stai tranquilla!"
Lo abbracciai fortissimo.
Clarie: "Resta con me stanotte, ti prego!"
Damon: "Si, resto qui stanotte, non ti lascio sola!"
Ci sdraiammo sul letto e lui mi abbracciò e mi diede un bacio sulla fronte.
Damon: "Buona notte Clarie!"
Clarie: "Buona notte Damon!"
Mi addormentai nuovamente così tra le sue braccia.

Innamorata di un vampiro||-Damon Salvatore   #WattpadContestDove le storie prendono vita. Scoprilo ora