Il cuore mi batteva forte. Non riuscivo a muovermi.
Clarie: "Chi sei? Come sai il mio nome?"
Lui mi guarda e aveva un sorrisetto compiaciuto.
Sconosciuto: "Si giusto scusami. Sono stato proprio maleducato. Mi chiamo Damon Salvatore".
Quando pronunciò il suo nome un brivido mi percorse la schiena. D.S. era lui.
Il proprietario dell'anello. Era lui che avevo visto nella mia visione.
Clarie: "Io so chi sei. Ti ho visto quando ho toccato l'anello che ho trovato nella vecchia casa dietro la chiesa"
Damon: "Si è casa mia. Perché sei andata a curiosare in posti dove non dovresti!?"
Il suo tono di voce mi faceva paura e non riuscivo a scappare.
Clarie: "Non c'era nessuno a casa e non ho curiosato! Era disabitata e poi non sapevo che fosse tuo!"
Damon: "Bene adesso che lo sai ridammelo".
Clarie: "Non prendo ordini da te! Non so nemmeno chi sei!"
Damon: "Si che lo farai ragazzina!"
Clarie: "No, lasciami!"
Mi divincolai e riuscii a scappare. Corsi più veloce che potevo alla ricerca dell'uscita, ma quel bosco era dannatamente tutto uguale e mi persi. Mi nascosi dietro un albero. Avevo davvero paura adesso.
Damon: "Clarie, avanti, vieni fuori. Non voglio farti del male. Ridammi il mio anello e ti prometto che non ti farò del male!"
Non avevo nessuna intenzione ad uscire dal mio nascondiglio ma poi disse una frase che attirò la mia attenzione.
Damon: "Io so molte cose della città, ho vissuto abbastanza a lungo da vedere tante cose. So che sei una strega, conoscevo tua nonna da tempo e anche tua mamma, come si chiama? Ah già Anne. Andiamo ridammi il mio anello e ti risponderò ad ogni domanda che mi farai!"
Rimasi nascosta. Lui si stava avvicinando. Dovevo scappare.
Damon: "Clarie mi sto arrabbiando e non ti conviene farmi arrabbiare!"
Scappai da dietro l'albero e ricomincia a correre più veloce che potevo. Non so come lui riuscì a superarmi e me lo ritrovai di nuovo davanti.
Clarie: "Come diavolo hai fatto, eri dietro di me e adesso..."
Lui mi fissava e sorrideva.
Damon: "Prima l'anello!"
Clarie: "No ce l'ho qua! Ti prego non farmi del male!"
Damon: "Quando iniziano a supplicare è la parte che preferisco!"
Rise.
Che cose c'era di divertente. Non capivo.
Clarie: "Che cosa vuoi da me!?"
Lui sbuffò. Si stava innervosendo.
Damon: "Il mio anello"
Clarie: "Poi te ne andrai?"
Damon: "Si".
Clarie: "Va bene. Ti ridarò il tuo anello! Adesso lasciami andare".
Damon: "Avanti dammelo!"
Clarie: "Non ce l'ho con me, te lo darò domani!"
Mi strattonò per un braccio. Era davvero arrabbiato.
Damon: "Non ho tempo fino a domani. Verrò sotto casa tua stanotte e ti conviene esserci!"
Poggiò le mani sulle mie spalle, mi fissò. Io fissavo i suoi occhi azzurri che cambiarono improvvisamente.
Damon: "Torna alla macchina, chiama i tuoi amici e di che non puoi andare che sei stanca, torna a casa tua ci vediamo lì!"
Mi lasciò e sparì nel nulla. Io ricordavo tutto quello che era successo ma feci tutto come aveva detto. Ero troppo spaventata.
Una volta alla macchina presi il telefono e chiamai Allison.
Allison: "Clarie dove sei finita? Ti stiamo aspettando!"'
Clarie: "Allison, ti spiace se facciamo un'altra volta sono un po' stanca e ancora un po' scossa. Preferisco andare a casa".
Allison: "Si certo Clarie. Ma va tutto bene sembra che tu abbia corso la maratona! Sicura di stare bene?"
Clarie: "Si sto bene tranquilla! Ci vediamo a scuola domani. Ciao!"
Allison: "Va bene Clarie. Ciao!"
Non sembrava molto convinta ma non fece altre domande.
Misi in moto e mi guidai verso casa.
Entrai in casa. Mamma doveva essere già in camera a dormire.
Posai le mie cose e andai in cucina a bere un bicchiere d'acqua. Speravo che fosse tutto un sogno ma mi accorsi che non era così quando vidi dalla finestra di cucina Damon che mi salutava.
Corsi alla porta e aprii. Era già lì sul portico.
Clarie: "Come cavolo fai ad essere già qui ti ho appena visto dalla finestra in cucina?!"
Damon: "Smettila di fare domande e fammi entrare!"
Io non capivo perché mi avesse detto di farlo entrare. Se voleva l'anello e sapeva dove abitavo perché non è mai venuto a prenderselo prima passando da qualche finestra.
Clarie: "Entra!"
Damon: "Bene, grazie! Ha proposito se che hai mentito alla tua amica al telefono! Ti ho sentito! So di non poter soggiogare le streghe!"
Come faceva ad avermi sentito e poi che cose voleva dire con soggiogare le streghe?
Clarie: "Senti io non so chi tu sia e perché vuoi l'anello, ma una volta che te lo sarai ripreso vattene da qui e lasciami in pace!"
Damon: "Si ragazzina! Dove lo nascondi?"
Io gli dissi di aspettare in salone mentre andavo a prenderlo. Mentre salivo le scale per andare in camera non riuscivo a non pensare a quello che era successo nel bosco e alla cosa strana che aveva fatto con gli occhi.
Una volta in camera presi l'anello dalla scrivania e sussultai quando li vidi lì nella mia camera.
Clarie: "Devi smetterla di apparire così. Ti avevo detto di restare al piano di sotto!"
Lo tirai dentro e chiusi la porta sperando che mamma non si svegliasse.
Clarie: "Tieni. Ora vattene e lasciami in pace!"
Gli diedi l'anello, lui lo infilò e sorrise.
Damon: "Bella camera! Mi piace! Proprio adatta a te!"
Clarie: "Ho detto vattene e lasciami in pace. Avevi detto che te ne saresti andato!"
Damon: "Sai Clarie presto ti accorgerai che io non rispetto mai le promesse"
Si sedette sulla finestra.
Damon: "Mi piace qui! Ci ho vissuto per molto tempo, mio nonno abitava qua e poi posso tornare a vivere nella mia casa!"
Clarie: "Tuo nonno abitava qui? Che vuol dire che hai vissuto qua per molto tempo?"
Damon: "Si. I miei mi spedirono qua con mio nonno Christopher quando avevo più o meno la tua età e sono rimasto qua fino alla guerra".
Non mi tornavano dei passaggi, non poteva essere così giovane se la casa era del nonno e era venuto qua prima della guerra.
Damon: "Poi tu sei così carina!"
Clarie: "Lasciami in pace!"
Damon: "Senti, mi dispiace averti spaventato nel bosco prima e mi dispiace essere stato scortese, rivolevo solo il mio anello è un cimelio di famiglia ci tengo tanto!"
Clarie: "Bene adesso che l'hai riavuto puoi anche andartene!"
Gli indicai la porta e lui si alzò.
Damon: "Tu vuoi delle risposte sulla città e su di te. Io posso dartele. Avanti dammi una possibilità".
Clarie: "Non non mi interessa. Se non vuoi lasciare la città almeno lascia in pace me!"
Damon: "Va bene ti lascio in pace. Ma sarai tu che tornerai a cercarmi credimi".
Clarie: "Non ci sperare!"
Aprì la porta della camera, scese le scale e se ne andò.
Mi assicurai che se ne fosse andato davvero prima di mettermi ha dormire. Quella notte ebbi una delle mia visioni. Mi sveglia sudata nel cuore della notte.
Nella visione vedevo un libro, uno con la copertina marrone scuro con sopra una scritta dorata e ricordai di aver preso un libro nella casa la prima volta che ci andai. Non lo avevo mai letto pensando che fosse solo scritto per spaventare le persone. Era quello suoi vampiri.
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Innamorata di un vampiro||-Damon Salvatore #WattpadContest
RomanceClarie si è trasferita dalla Florida a Salem con la madre Anne dopo la morte di sua nonna Audrey. Per Clarie trasferirsi è un trauma: nuovi amici, nuova casa, nuovi posti e nuova vita! Sembra andare tutto bene poi arriva lui un ragazzo bello e mis...