Capitolo 6

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Il risveglio del sabato mattina è sempre stato il mio preferito, niente pressioni da parte di mia madre, perché devo prepararmi in tempo per non arrivare a scuola in ritardo; niente sveglia alle sette di mattina, niente ansia, beh insomma, quella è sempre presente dentro di me, ma il sabato mattina è nettamente minore. Mi svegliai alle due del pomeriggio, quel giorno, poiché di notte, cominciai a dire "guardo l'ultimo episodio e poi vado a letto" solo che, si, l'ultimo episodio arrivò, alla fine, ma arrivò alle cinque del mattino.
Dopo essermi alzata, mi recai nel bagno, dove mi feci una doccia piuttosto svelta, per poi ritornare in camera e, dopo un po' di tempo, che avevo utilizzato per scegliere i vestiti, indossarli. Mi vestii comodamente, per poi uscire di casa, dopo aver mangiato un misero panino per pranzo, ed incamminarmi verso casa della mia migliore amica, Dinah, da cui sarei rimasta tutto il pomeriggio. Arrivata davanti alla porta, suonai e, dopo poco la madre di Dinah mi venne ad aprire, salutandomi con un enorme sorriso sulle labbra, che ricambiai con piacere.
La signora Hansen era come una seconda madre per me, dal primo momento in cui ho messo piede in casa sua mi ha sempre trattata con rispetto e, questa cosa non è mai cambiata, dai tempi delle elementari.
Dopo averle parlato per qualche minuto, salì velocemente le scale ed arrivai davanti alla sua camera, quindi presi la maniglia della porta e l'abbassai, spingendola poi in avanti, in modo da aprirla molto velocemente e rumorosamente.
-DJJJJJJJ- urlai addentrandomi nella sua stanza.
-MILAAAAA- rispose, urlando anche lei, per poi curvare le labbra in un ampio sorriso.
Mi avvicinai a lei, che si trovava sdraiata sul letto, così mi misi anche io sopra di esso, sdraiandomi accanto a lei
-In questi ultimi giorni non ci siamo viste per niente- dissi sbuffando appena, per poi appoggiare la testa sulla sua spalla
-Eh già- rispose facendo lo stesso -ma adesso sei qui e siamo insieme- sorrise dolcemente, stringendomi poi appena in un abbraccio
-Hai proprio ragione, DJ- strinsi leggermente la ragazza, per poi staccarmi lentamente dopo qualche secondo.
-Io ho sempre ragione, Mila- affermò, alzando appena le spalle con disinvoltura
-Certo, certo- risposi io con tono visibilmente ironico
-Che cosa stai cercando di dire, Cabello?- inarcò un sopracciglio e si sedette sul letto con le gambe incrociate
-Nulla, nulla, mi è piaciuta la battuta, Dinah Jane- trattenni a stento una risata nel vedere la faccia della bionda a questa mia affermazione.
La ragazza non aggiunse altro, prese semplicemente in mano uno dei cuscini del suo letto, per poi iniziare a prendermi a cuscinate -Hai il coraggio di ripeterlo adesso?- scoppiò a ridere, continuando a darmi delle cuscinate.
Cominciai a ridere anch'io, cercando di farla smettere, ma data la mia corporatura esile, e la sua, tutt'altro che esile, anzi, muscolosa, non riuscì a spostarla neanche di un millimetro.
-Okay okay, Dinah, hai vinto tu, hai vinto tu- le dissi tra una risata e l'altra, arrendendomi -fai finta che io ti stia mostrando una bandiera bianca- le dissi alzando il braccio destro.
-Bravissima, Cabello, hai capito- continuò a ridacchiare, smettendo gradualmente di prendermi a cuscinate, facendomi in seguito un sorriso dolce.
-Mi hai scompigliato tutti i capelli- sbuffai leggermente, ridacchiando appena, mentre cercavo di sistemare i miei capelli che, grazie alle cuscinate di Dinah, mi erano finiti davanti al volto.
-Oh ma sei così bella con i capelli in faccia- disse lei prendendo una ciocca e scompigliandoli ancora un po', ridendo
-Oh, bastaa- dissi ridendo e dopo aver sistemato decentemente i miei capelli, poggiai la testa sul cuscino -ah, DJ-
-dimmi, Mila- rispose lei voltandosi verso di me, con un sorriso sul volto
-Stasera c'è una festa, ci vieni con me, vero?- le chiesi facendole gli occhi dolci, sperando di non ricevere una risposta negativa
-Oddio ma da quando vai alle feste...?- mi chiese, scoppiando poi a ridere -che domanda, certo che ci vengo, dove e a che ora?- chiese accennando un sorriso
-Dalle 23:30 in poi, a casa di Lauren, mi ha invitata ieri mattina a scuola- risposi sorridendole a mia volta ed alzando appena le spalle.
-Uhm...okay- rispose lei con aria fin troppo seria e forse anche un po' scocciata, cosa molto strana per una persona solare e divertente come Dinah -ci vediamo prima e poi andiamo alla festa insieme?- mi chiese
-Certo! verrò qui da te alle 23:15, così poi andremo a casa di Lauren assieme- accennai un piccolo sorriso guardandola.
-Mi raccomando Mila, se dovessi perderti d'occhio non lanciarti sugli alcolici, sappiamo entrambe che non reggi neanche l'acqua frizzante- disse lei, trattenendo a stento una risata
-Ah ah ah, come sei divertente- dissi con finto tono infastidito.

Ero davvero felice che Dinah avesse accettato, io non ero affatto il tipo di persona che andava alle feste e dentro di me sapevo che probabilmente avrei fatto qualcosa di sbagliato o imbarazzante, ma sapendo di avere Dinah al mio fianco ero sicura che non sarebbe successo nulla di che.
Passammo il resto del pomeriggio a parlare e verso le 20 tornai a casa mia; ci misi molto tempo a prepararmi, non sapevo proprio cosa indossare...Alla fine optai per qualcosa di semplice, un abito nero, abbastanza attillato, con un accenno di scollatura e che lasciava leggermente scoperta la schiena nella parte posteriore. Abbinai una borsetta nera al vestito, delle scarpe con il tacco dello stesso colore e, anziché il solito mascara con aggiunta di un po' di eyeliner, decisi di truccarmi seriamente, difatti, dovetti rifare quel trucco almeno 3 volte, prima di essere quantomeno presentabile, in più, avevo steso sulle labbra un rossetto color rosso opaco.
Dopo essermi preparata mi recai da Dinah e dopo averle scritto che mi trovavo fuori da casa sua, cominciai ad aspettarla, lei arrivò dopo qualche minuto. Indossava un vestito di un rosa molto chiaro, quasi bianco, con ai piedi delle scarpe con il tacco, aperte, bianche. Aveva raccolto i suoi capelli e, così facendo, scoperto il suo viso. -Wow- dissi nel vederla -sei stupenda con questo vestito- le sorrisi in modo sincero.
-Anche tu non sei malaccio, Mila- trattene a stento una risata, per poi ritornare seria -scherzo , sei davvero bellissima stasera, Chancho.-
Ci sorridemmo a vicenda, per poi iniziare ad incamminarci entrambe verso l'abitazione di Lauren.

Reps - Lolo and Camz | CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora