Dopo l'incontro con Lauren, tornai a casa.
Corsi.
Andavo di fretta.
L'unica cosa che volevo far in quel momento era sparire, andare a casa, buttarmi sul letto a piangere fino a terminare tutte le mie lacrime, ma una volta arrivata, quando entrai in camera mia, la mia attenzione ricadde su qualcosa che non utilizzavo da parecchio tempo.
Sulla mia scrivania, in mezzo a decine di libri, quaderni, fogli e cose del tutto inutili, vidi un taccuino nero, gran parte delle pagine erano rovinate, consumate, scritte, mentre le restanti erano invece nuove, non utilizzate, senza alcuna scritta. Mi avvicinai alla scrivania ed immediatamente presi quel taccuino, iniziando a rileggere le varie cose che vi avevo scritto negli anni passati.
Avevo sempre avuto la passione per la scrittura, mi dilettavo a scrivere delle canzoni, di cui solo poche persone erano a conoscenza, dato che mi vergognavo di far leggere qualcosa di così privato a persone di cui non mi fidassi completamente; ma di recente, non ero più riuscita a scrivere nulla, non avendo alcuna ispirazione per farlo.
Le canzoni che scrivevo erano solitamente felici, così come era la mia vita, prima di addentrarmi in quello strano mondo chiamato "vita sociale". Prima di Lauren, Shawn, Hayley, Normani e tutti gli altri, la mia vita era diversa, monotona, si, ma sapendo cosa aspettarmi, non andavo a crearmi nessuna falsa aspettativa, quindi non ne rimanevo delusa.
Le mie giornate andavano avanti tra una mattinata passata a giocare con la piccola Sofi, un pomeriggio a casa di Dinah e una cena con la mia famiglia. Niente amici, niente amore, niente casini.
Eppure mi sono sempre sentita vuota.
Sentivo che mancava qualcosa, sentivo che avevo bisogno di altro, qualcosa che mi facesse uscire dagli schemi, di diverso dalla solita monotonia. Con l'arrivo di Lauren, sono uscita fuori dagli schemi, ed è stato bello, finché i miei sentimenti per lei non hanno fatto cambiare tutto.
Se prima pensavo di piacerle, anche solo un minimo, adesso non ne ero più così certa, l'unica cosa di cui ero certa, è che sicuramente non avrò mai più lo stesso coraggio che ho avuto quel pomeriggio.
Come ho già detto, solitamente scrivevo canzoni felici, ma in quel momento, con tutto quello che provavo, non sarei riuscita a scrivere una canzone di quel tipo, anzi. Però ci volevo provare, mi sentivo ispirata, alla vista di quel taccuino i mie occhi si erano come illuminati, avevo voglia di ricominciare.
Presi una penna e mi misi a scrivere, facendomi trasportare dalle forti emozioni che stavo provando durante quei giorni.
Non potevo fare a meno di pensare a Lauren, di pensare al fatto che probabilmente la stavo perdendo e, questa cosa mi faceva soffrire molto.
"i only told the moon, tonight up on the roof, i told her that i'm scared that all my thoughts they look like you, i only told the moon, about the way you moved, i asked her to please tell me if you tell things to her too"In pochi minuti riuscii a mettere assieme queste frasi e solo alla fine mi resi conto che, Lauren era la mia musa. Scrissi quella strofa per lei, parlava di lei. Ormai non riuscivo a togliermela dalla testa e, non sapevo proprio come affrontare tutto questo.
Quella notte non riuscii a dormire, troppi pensieri vagavano nella mia testa, troppe voglie che non potevo soddisfare, la voglia di toccarla, abbracciarla, sfiorare la sua pelle, la voglia di poggiare le mie labbra sulle sue, come avevo fatto quando sua madre era piombata a casa sua e come avevo ormai compreso di voler rifare da ormai un po' di tempo.
La mattina dopo andai a scuola, Lauren mi evitò per tutta la giornata, sentivo come un vuoto senza di lei, ma volevo lasciarle il suo spazio.
Il giorno dopo accadde ancora, ma lasciai perdere, per non risultare pressante.
E fu così anche il giorno dopo.
Quello dopo ancora.
E così via, finché non passarono due lunghe settimane.
Dovevo prendere coraggio, affrontarla, dirle tutto. Non sarei riuscita a portare avanti quel peso ancora per molto. Avevo perso Dinah, la mia migliore amica, una persona parecchio importante per me, non volevo perdere anche Lauren, non ce l'avrei fatta.
Arrivò il momento della pausa, subito Lauren si alzò dal suo banco e si recò in corridoio, io le andai dietro, aspettando che si fermasse da qualche parte. Non appena si fermò, mi posizionai davanti a lei, pronta per dirle tutto cio' che tenevo dentro di me da fin troppo tempo.
-Lauren- le dissi
-Camila- rispose lei con tono freddo
-devo parlarti- le dissi, cercando il suo sguardo
-dimmi- disse lei, guardando dappertutto, pur di non incontrare i miei occhi
-ehm, allora, non è facile...- iniziai a dire, cercando di trovare le parole adatte e ritrovandomi in un silenzio piuttosto imbarazzante. Durante quel momento, le mie guance si colorarono di un colore rossastro, le sentii bruciare, mentre la ragazza dagli occhi color smeraldo aveva finalmente puntato il suo sguardo sul mio.
Nel osservarmi, un lieve sorriso si formò sul suo volto, forse per via del mio imbarazzo.
Lauren aprì bocca, intenzionata a dire qualcosa, ma fu interrotta da Normani e la sua nuova ragazza, Dinah, che si avvicinarono a noi.
-Ma guarda un po', la matta da legare e la bimba mai cresciuta, è da un po' che non vi vedevo assieme- disse Normani, con un sorrisetto stampato in volto.
-ciao Lauren, ciao Mila...- disse Dinah, con aria dispiaciuta, guardando verso di me.
-Kordei, era da un po' che non avevo la sfortuna di parlarti...Che peccato che adesso tu sia qui a disturbarmi- disse Lauren, con aria visibilmente infastidita dalla presenza delle due ragazza.
Osservando Lauren non potei far a meno di notare come al sentire quei due soprannomi, la sua mano si fosse chiusa in un pugno e, questo stava a significare che molto probabilmente stava per venirle un attacco di rabbia, cosa che non succedeva da svariato tempo.
-Dinah, su, andate via, noi due stavamo parlando...-
-Amore...andiamo via da qui...- mormorò Dinah, voltandosi verso la sua ragazza
-Ma stiamo solo parlando amore, perché dovremmo andare via?- disse Normani, facendo spallucce
-Forse non hai sentito bene...Camz ed io stavamo parlando in privato e tu sei venuta qui ad interromperci- disse Lauren, iniziando a farsi prendere dalla rabbia, quindi istintivamente portai la mia mano sulla sua, in modo da farla voltare verso di me, così che i nostri sguardo si incontrassero. E così fu, Lauren si girò ed io le sorrisi lievemente, cercando di trasmetterle tranquillità, sentii come si stava rilassando, quindi accarezzai il dorso della sua mano con il pollice svariate volte.
-Oh, che scenetta romantica. Mi spiace di avervi interrotte. - disse Normani fingendo un tono dispiaciuto, quindi Lauren si voltò verso di lei, guardandola male.
Poi la ragazza di colore aggiunse -Camila, o come ti chiama lei, "Camz ", ti direi di stare attenta, Jauregui è una ragazza piuttosto problematica, se posso permettermi, è pazza da legare...- ad ogni sua parola, vedevo la rabbia di Lauren crescere -potrebbe farti del male, lo sai?-
a quelle parole, qualcosa nella mora scattò, difatti la vidi avvicinarsi velocemente alla ragazza di colore -non azzardarti mai più a dire una cosa simile, io non le farei mai del male- disse spintonando leggermente l'altra ragazza
-e chi lo sa? tu sei imprevedibile, una pazza, imprevedibile, Camila starebbe più al sicuro con qualsiasi altra persona-
nel sentire quell'ultima frase, Lauren si avvicinò bruscamente a Normani, con l'intento di farla smettere di infastidirla con la violenza, ma io presi la sua mano saldamente e la tirai indietro, verso di me.
-che cazzo fai?- chiese lei ancora arrabbiata, guardando Normani e Dinah allontanarsi da noi. -non posso permetterle di dire certe cose.-
-Faccio cio' che dovevo fare da un bel po', Lolo- le dissi avvicinandomi a lei, per poi ridurre completamente le distanze che ci separavano, facendo bruscamente scontrare le mie labbra sulle sue.HI GUYS I'M BACK
so che non aggiornavo da un secolo, ma quest'estate sono stata verameeeente impegnata.
Cercherò di aggiornare almeno una volta a settimana adesso, ve lo giuro, pinky promise.
in ogni casooo
come vi sta sembrando la storia? cosa credete che accadrà adesso?
ps. credo che in questi giorni revisionerò i primi capitoli, dato che diciamocelo, they're garbage, cercando di correggere il più possibile.
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Reps - Lolo and Camz | Camren
FanfictionKarla Camila Cabello è una ragazza che frequenta l'ultimo anno della scuola superiore, i suoi voti sono davvero ottimi, ma la sua vita sociale lo è un po' meno. Nella scuola non è per nulla popolare, alcuni la prendono in giro, altri cercano soltan...