Un'adolescente si vede sovrappeso, si veste quasi sempre di nero, odia tutti e per l'84% del tempo ha pensieri omicidi.
Io non facevo eccezione, dato che, anche se non lo davo a vedere, mi sentivo sempre in quel modo.
Quella mattina, evidentemente, mi alzai dalla parte sbagliata del letto, ma non per quello avrei dovuto rimanere in casa a fare niente. Decisi di alzarmi velocemente dal letto e di andare subito sotto la doccia in modo che mi sarei svegliata sicuramente, in teoria doveva essere così.
Volevo prepararmi velocemente in modo da avere il tempo di ripetere la poesia che la prof di letteratura ci aveva assegnato. Tenevo alla mia carriera scolastica e volevo tener alta la mia media in modo da potermi laureare alla Brown, un'importante college inglese di lettaratura. Era uno dei miei sogni, ma ero una ragazza piena di sogni e ambizioni che rimaneva molte volte incantata ad immaginare come sarebbe stata la sua vita, immaginavo talmente tanto il mio futuro che a volte dimenticavo di vivere e accettare il presente. Sapevo di dover cambiare questo lato di me, ma proprio non ci riuscivo. Forse ero io ad avere qualcosa di sbagliato, non so perchè, ma a volte rimanevo giornate intere a pensare cosa avrei pensato ricordando la mia vita, se la stavo vivendo davvero o semplicemente esistevo, come se fossi un semplice punto in un romanzo pieno di parole. Aspettavo sempre il momento giusto per fare qualcosa, vivevo con la filosofia di "lo farò prima o poi" senza rendermi conto che quel poi non sarebbe mai arrivato. Dovevo far arrivare io il momento giusto, dovevo crearlo io e dovevo crederci. non volevo sprecare gli anni che tutti definiscono "i più belli della vita", quegli anni che rimpiangeremo una volta divenuti adulti.
Questi pensieri continuavano ad invadere la mia testa anche sotto la doccia. L'acqua mi scendeva forte sulla testa otturandomi le orecchie, quasi come a dire 'smetti di pensare e rilassati' ed era quello che dovevo fare. Rilassarmi un po' e smettere di pensare perchè le cose si fanno con i fatti e non con parole a vuoto, che nessuno mai sentirà.
Una volta uscita dalla doccia mi vestì rapidamente, indossai dei Jeans neri attillati, una maglia bordeaux con la scritta hollister color panna in tinta con il mio maglione di lana preferito. Era di due taglie in più, e data la mia statura, era davvero molto grande, ma mi piaceva avvolgermi dentro, quasi come se quello fosse una coperta. Ai piedi misi delle semplici converse bianche. Mi asciugai i capelli e li legai in una treccia larga, mi truccai un po' e misi gli occhiali.
Ero pronta ma mancava ancora molto tempo prima di scendere per andare da Fliss, così presi il libro di letteratura e iniziai a ripetere la poesia.
" Vorrei condurti con le mie parole
per un deserto viale, segnato
d'esili ombre-
fino a una valle d'erboso silenzio, al lago-
ove tinnisce per un fiato d'aria il canneto
e le libellule si trastullano con l'acqua non profonda-
Vorrei che la mia anima ti fosse leggera,
che la mia porsia ti fosse un ponte,
sottile e saldo,
bianco-
sulle oscure voragini
della terra"
Era una poesia davvero bella, parlava, secondo il mio punto di vista, di una persona che voleva aiutare qualcuno ad attraversare un brutto momento, voleva portarlo 'in salvo', fargli capire che lo avrebbe aiutato, che non l'avrebbe ostacolato, che non sarebbe stato un peso, ma un ancora su cui contare.
Rispecchiava un po' la mia situazione attuale.
"Non voglio restare solo Hope"
quelle parole risuonavano nella mia testa dal momento in cui lui mi aveva lasciato in quel vialetto.
YOU ARE READING
My Best Nightmare
RomanceHope Weasly è una ragazza semplice ma che si ritrova avvolta in un mistero che coinvolge la storia di due ragazzi. Non si era mai interessata alla vita degli altri ma qualcosa quell'anno la cambiò. Voleva conoscere meglio i segreti di quei ragazzi...