My Best Nightmare

Happy New Year

Vedevo la faccia sorridente di Karim,così simile alla mia, vedevo Zayn e Niall che scherzavano con lei, felici come non li avevo mai visti, vedevo Fliss starle vicino, ridere, vedevo che lei provava a tenerli lontano da qualcosa,come me, vedevo negli occhi degli altri oscurità, e nei suoi innocenza, vedevo me in lei. 

Sentii uno sparo, l'atmosfera cambió, tutto diventò grigio, sentivo le urla di Zayn, il pianto soffocato di Niall, vedevo lo sguardo icredulo di Felicity rivolto verso chi aveva sparato,vedevo  il sangue uscire dal corpo della ragazza che si spargeva lentamente a terra.

Riuscivo a sentire il suo dolore.

C'erano ancora Niall e Zayn che urlavano, erano sporchi di sangue, il sangue di quella ragazza innocente. Vidi i suoi occhi perdere vita, il sorriso di qualche minuto prima svaniva, vidi il volto cambiare,ed un tratto sentii l'asfalto dietro la mia schiena, mi ritrovai io dove prima c'era lei.

Ero io quella che stava morendo lì a terra, ma nessuno poteva fare niente. Mi ritrovai sola in un attimo, sentivo la risata fiera di chi aveva sparato, la sentivo soffocata,man mano sempre più lontana, vedevo il sangue uscire e diffondersi sull'asfalto, stavo morendo, e me lo meritavo, per essere entrata in un mondo che non era il mio...

Mi svegliai in piena notte urlando, non riuscivo a respirare e il panico mi avvolse, come se quel sogno fosse stato reale,come se davvero io stessi morendo, perché era stato davvero troppo intenso.

Mi calmai solo dopo qualche minuto, realizzai che era stato un incubo, uno dei tanti che avrei avuto, scoprire che quella ragazza era la sorella di Zayn, e che, forse, il suo omicidio c'entrasse qualcosa con ció che nascondevano mi aveva scosso.

Continuai a pensare che forse era per quello che Niall si era fissato con me il primo giorno, che mi aveva fatto male, gli ricordavo qualcuno a cui aveva voluto bene ma che non esisteva, che era andato perso per colpa sua, pensavo a Zayn e al motivo per qui voleva tenermi lontana, ma io non sarei morta.

Non sapevo per quale ragione Karim fosse stata uccisa, mi illudevo che forse era stato per sbaglio, magari un incidente d'auto, droga, qualsiasi cosa, non volevo pensare che forse la colpa era di quei due.

Ma se così fosse, ciò che nascondevano era davvero tanto pericoloso? Avrei dovuto starne alla larga, ma non potevo, "continueró a scoprire cosa nascondo, li cambieró, io. Quella ragazza non é morta a causa loro" mentii a me stessa.

Era notte fonda, forse erano le 3, le 4 del mattino, se fosse stato un giorno qualsiasi mi sarei rassegnata a rimanere sveglia, ma la sera ci sarebbe stata la festa di capodanno, e non volevo rischiare di addormentarmi e non godermi la serata, così mi alzai rapidamente dal letto e corsi in bagno. Ero ancora un po' scossa per via del sogno e dei mille problemi che mi ero creata, ma ero abituata a trovare una ragione a tutto, così dopo un po' finsi di non importarmene e lasciare stare, se fosse stato possibile.

Accesi la luce del bagno e iniziai a rovistare tutti i mobili per trovare i sonniferi che usava mia madre quando non riusciva a dormire, li trovai in un mobiletto di fianco allo specchio, ne presi uno e tornai nel mio letto, sperando che quei cosi funzionassero e che la mia mente si liberasse un po'.

Non ricordavo nemmeno se provocassero degli effetti collaterali, o per quanto tempo avrei dormito, o altro, ma man mano tutti i pensieri svanirono e caddi un sonno profondo.

Non sognai niente, non ricordavo niente, era come se fossi stata in coma e di colpo fossi ritornata alla realtà.

Guardai la sveglia posta sul comodino e vidi che era mezzogiorno passato, forse ero davvero finita in coma.

Fortunatamente Fliss non si sarebbe fatta viva prima delle otto di sera, così ebbi il tempo di fare qualsiasi cosa, con molta calma.

Accesi la tv e misi su Mtv music, in modo tale da non sentire troppo il silenzio che mi circondava, e misi  in ordine la stanza, anche se non ce ne era affatto bisogno, era sempre impeccabile,mi feci lo shampo, cucinai e chiamai i miei genitori per avvertirli di ció che avrei fatto la sera.