Winter

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21 dicembre, inizio inverno, una delle stagioni che mi piaceva di più osservare, ma non vivere. Insomma la neve, le cioccolate calde, le felpe imbottite e leggere vicino la finestra di camera mia mentre fuori piove, é davvero bello vederlo da dentro camera via, ma viverlo.. troppo freddo per camminnare, guanti,sciarpa,cappello, borsa di scuola, troppo ingombrante, era una stagione strana, affascinante, potevo dirle che era bella, tuttavia, quel giorno non mi piaceva.

Era l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze natalizie, e qui tutto normale, bello, felice, se si escludeva il fatto che per quel giorno avevo 2 interrogazioni e diversi compiti in classe.

Insomma i professori non conoscono la parola "vacanza", ovviamente, non ero preoccupata, infatti, nonostante la mia vita fosse completamente scombussolata, tenevo alla mia istruzione e avevo studiato duramente, in modo da potermi rilassare dirante le vacanze e non dover frequentare quei stupidi corsi di recupero, che a dirla tutta, non servivano a niente.

Quella mattina ero arrivata, stranamente, in anticipo e mi unii ad un gruppo di ragazzi per perde il tempo, in attesa che la campanella suonasse.

Mentre mi guardavo un po' intorno scorsi la figura di Niall, e i nostri occhi si incrociarono, ricaddi di nuovo in quel mare immenso, come se la distanza tra noi non vi fosse, come se fossimo solo a pochi centrimetri di distanza. Rimasi così per un po',poi distolsi lo sguardo, e ognuno di noi continuó a parlare come se nulla fosse accaduto, come se qualche giorno fa quelle parole fossero state solo un illusione, la verità era che non volevo parlarne, volevo concentrarmi sullo studio, avrei pensato dopo a scoprire ció che quel biondo voleva nascondermi.

"Felicity" chiamai notando la ragazza bionda che si stava avvicinando.

Volevo chiarire le cose con Fliss. Insomma mi era stata sempre vicino e le volevo troppo bene per permettere a un voglione di separarci. Mi avrebbe spiegato tutto, ne ero sicura, dovevo solo essere paziente e mettere da parte l'orgoglio, e poi non mi andava di stare sola a natale.

"Hope" mi salutó un po' sorpresa.

"Come va?" chiesi incerta su come mi avredde risposto.

Avrebbe pensato che ero fuori di testa perché prima le rispondevo male e poi le parlavo carina e gentile...

"Bene tu?" disse.

"Bene." risposi sperando che continuasse lei a parlare.

"em. senti, scusa per averti mentito, tutto, ma é difficile ammetterlo perfino a me stessa quello che ho fatto." iniziò abbassando la testa per non guardarmi negli occhi. Fliss era sempre stata una ragazza sicura di se, cosa le stava succedendo?

"si, é vero mi sono arrabbiata,.forse troppo, ma ti voglio bene e prima o poi mi spiegherai tutto" appena finii di dire quelle parole la abbracciai.

Per molti é stupido avere una migliore amica, dicono che la vera amicizia non esiste, che tutti prima o poi se ne vanno, ti dicono che non bisogna affezionarsi troppo alle persone perché possono tradirti, ma io avrei preferito essere uccisa piuttosto che rinunciare a lei.

É più di un'amica, é come una sorella, e con le sorelle si litoga di continuo, ma non si smette mai di volersi bene a vicenda.

"Entriamo dai, che vi aspetta una giornata troppo impegnativa." disse Fliss.

Quel giorno tutti avrebbero avuto test o interrogazioni, e tutti, lo si vedeva benissimi, erano tesi.

Appena entrammo ci dirigemmo verso gli armadietti, cercando di passare in mezzo a tutti quei ragazzi. La scuola non era molto grande, ma in compenso vi erano davvero molti alunni.

My Best NightmareWhere stories live. Discover now