Un altro giorno,
Avrei dovuto affrontare un'altra giornata piena, piena per modo di dire.
Sarei dovuta andare a scuola,tornare a casa e studiare , ma non ne avevo le forze.Non riuscivo proprio alzarmi dal letto per vivere un'altra monotonia. Mi sarei dovuta trovare un lavoro.
Decisi di alzarmi lo stesso, anche se non sarei andata a scuola. Avrei trovato qualcosa da fare.
Si era formato un livido sulla guancia, nel punto in cui Niall mi aveva colpito.
Quando ero più piccola i miei genitori mi davano degli schiaffi, quelli che danno ai bambini per impedirgli di fare altre stupidaggini, tuttavia quello fu lo schiaffo più doloroso che ebbi mai avuto. Non era tanto per la forza con cui l'avevo avuto, ma perché nello stesso momento in cui sentì il rumore della sua mano sulla mia guancia qualcosa in me si ruppe. Faceva più male il cuore, come se quel gesto stesse a testimoniare il fatto che io non contavo nulla, che per quanto mi sforzassi non ero importante per lui.
Il suo atteggiamento bipolare era estenuante, eppure il solo pensiero di stare lontana da lui faceva più male. Mi stavo affezionando a quel biondo in un modo pericoloso, ma dove c'è pericolo cresce anche ciò che salva.
Per quanto debole io potevo sembrare, non mi era mai piaciuta l'idea di dover dipendere da qualcuno, di dover avere qualcuno senza quale non avrei vissuto. Avevo provato quell'esperienza con mio fratello e perderlo ha significato anche perdere una parta di me, non voglio che Niall diventi tanto importante, non se avrebbe fatto la fine di Jay-j.
Erano le 10 am. Mi ero svegliata davvero tardi ma per una ragione plausibile.
La sera precendente ero tornata alle due a casa. Mi ero rifiutata di stare nella stassa macchina con Niall e non avevo abbastanza soldi per prendere un taxi, così avevo fatto la strada del ritorno a piedi, e non era stata proprio una passeggiata rilassante.
Andai in bagno, mi feci una doccia calda e mi vestii rapidamente.
Di solito amavo stare sotto l'acqua, ma quella mattina la mia mente era troppo vuota e stanca per sopportare quella sensazione, strano a dirsi.
Impiegai più tempo del solito per truccarmi. Usai molto fondotinta per ricoprire il livido sulla guancia.
una volta finito decisi di uscire e andare a fare la spesa, e magari a cercare un lavoro.
Uscita di casa, vestita con le mie solite felpe large e un paio di jeans, mi ritrovai in quella che era una classica giornata invernale di Mullingar, la pioggia cadeva sottile e tranquilla sull'asfalto e dei lampi illuminavano a tratti quell'atmosfera grigia e cupa che si era creata.
Quell'atmosfera rispecchiava il mio stato d'animo. Di solito mi svegliavo allegra, o di mal'umore, ma quel giorno mi svegliai vuota. Non sentivo niente, né gioia né dolore, forse perché non ero nella dituazione di provare gioia o dolore.
La mia situazione non aveva nemmeno un nome. Non la potevo descrivere precisamente, sapevo solo cosa non era, non era facile, non era logica, non era adatta a me, ma allora cos'era?
Il freddo era persistente, come sempre. Mullingar di certo non era famosa per il caldo, in realtà non so nemmeno se si poteva considerare famosa, ma era questa la cosa che mi piaceva. Era un piccolo paesino dove, più o meno, si conoscevano tutti, i "nuovi arrivati" si riconoscevano subito, erano troppo distaccati dagli altri.
Mi diressi al piccolo supermercato che si trovava a un isolato da casa mia, mi servivano un paio di cose che avrei preso subito.
"Non sei a scuola, allora ci deve essere qualcosa che non va, o semplicemente Niall ti sta influenzando ahah.

YOU ARE READING
My Best Nightmare
RomanceHope Weasly è una ragazza semplice ma che si ritrova avvolta in un mistero che coinvolge la storia di due ragazzi. Non si era mai interessata alla vita degli altri ma qualcosa quell'anno la cambiò. Voleva conoscere meglio i segreti di quei ragazzi...